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Domenica 30 ottobre il Giro Automobilistico d'Italia passa per Orvieto sul tracciato della Castellana

mercoledì 26 ottobre 2011
Domenica 30 ottobre il Giro Automobilistico d'Italia passa per Orvieto sul tracciato della Castellana

Il Giro Automobilistico d'Italia torna nel territorio orvietano. Come già accaduto in altre cinque occasioni, la manifestazione partita da Torino, ha scelto un percorso orvietano per l'ultima giornata di gara, sui 283 km da Arezzo a Vallelunga. Una prova speciale e decisiva che darà un assetto pressoché definitivo alla classifica, prima della chiusura all'autodromo di Vallelunga.

L'appuntamento è per Domenica 30 ottobre sulla S.S. 79, nel tratto di strada compreso fra l'abitato di Prodo e la colonnina indicante il Km 9, per una lunghezza complessiva di 9 Km e 450 m. Un percorso a ritroso, rispetto a quello della Castellana, ch'emette alla prova le qualità dei piloti. Il percorso verrà chiuso alle ore 09.00, la prima macchina prenderà il via alle 11,17 (orario teorico).

L'Associazione "La Castellana" a cui l'organizzazione della manifestazione automobilistica ha affidato il compito di approntare l'allestimento del percorso e della logistica, metterà in campo una task force composta da 70 commissari ed altri 20 addetti.

Nell'interesse dei protagonisti e del pubblico saranno particolarmente severe le misure di sicurezza. Sono previste apposite postazioni per gli spettatori delimitate da bandelle di colore verde. La più attrezzata quella allestita nell'abitato di Colonnetta di Prodo dove verranno anche posizionate le telecamere di Sky Sport e la postazione di Radio Montecarlo, partner ufficiali della manifestazione.

In gara, cinquanta auto destinate a raddoppiarsi nell'edizione del 2012 già ufficializzata, e tante le emozioni che susciteranno: dalla più piccola la Fiat 500 Abarth colorata di rosso, giallo e arancio affidata alle mani esperte di Arturo Merzario per le prove su strada e a Jimmy Ghione in quelle in pista. Tra le altre, un pacchetto di Ferrari 430, due Lamborghini Gallardo, la Porche GT 3 di Rosaio, la Seat Leon Super Copa e una Nissan 350Z. Come vettura nuovissima, la "Montecarlo BRC" dotata di un motore 12 cilindri Audi, che eroga oltre 570 cv, sempre alimentato a GPL (a norma di regolamento una vettura costretta al ritiro per guasto meccanico, se riparata in tempo, potrà essere schierata al via il giorno seguente).

Il Giro d'Italia Automobilistico è il ritorno in grande stile di una competizione nata nel 1973 da un'idea dell'Automobile Club Torino, che all'epoca volle realizzare una gara del tutto particolare. Un misto di rally e velocità, con i trasferimenti dei concorrenti su strade normali, controlli orari e prove a cronometro in circuito e su strada. Dopo la partenza che, allora come oggi, avveniva da Torino in circa 5 giorni la carovana si trasferiva verso i più importanti circuiti dell'epoca, come Monza, Varano, Imola, Misano, Mugello e Vallelunga. Lungo il percorso, i piloti affrontavano prove stradali cronometrate sui percorsi delle cronoscalate Cesana-Sestriere, Parma-Berceto, Arezzo-Passo dello Spino e Rieti-Terminillo. All'arrivo finale, i concorrenti avevano percorso oltre 2.000 Km. Insieme al Tour de France Auto, il Giro d'Italia Automobilistico, si impose come un test completo di guida sportiva, richiedendo ai piloti capacità velocistiche e di improvvisazione, in pista e nelle prove stradali, sull'asciutto e sul bagnato, di giorno e di notte. Nelle edizioni che si svolsero dal 1973 al 1980 presero parte al Giro i piloti più famosi: Villeneuve, Patrese, Alboreto, Regazzoni, Schekter, Merzario, Munari, Alen, Biasion, Rohrl, Cerrato.