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Dal 25 giugno al 2 luglio 2011 al Centro Studi mostra espositiva "Aeroporto di Orvieto - Un rudere sull'Alfina"

lunedì 27 giugno 2011
Dal 25 giugno al 2 luglio 2011 al Centro Studi  mostra  espositiva "Aeroporto di Orvieto - Un rudere sull'Alfina"

Pier Luigi Nervi, uno dei più noti ingegneri italiani, progettò e costruì in un area compresa tra i comuni di Orvieto, Castel Viscardo e Castel Giorgio quattro aviorimesse con le più avanzate tecniche costruttive del tempo.

Proprio in occasione del 120° anniversario della nascita dell'Ing. Pier Luigi Nervi avvenuta il 21 giugno 1891 a Sondrio (scomparve a Roma il 9 gennaio 1979), questo territorio gli dedica una esposizione.

Si tratta della mostra intitolata "Aeroporto di Orvieto - Un rudere sull'Alfina" che si terrà dal 25 giugno al 2 luglio 2011 presso la sede del Centro Studi "Città di Orvieto" in Piazza Duomo n. 20. L'evento è promosso dal Comitato per l'ex Aeroporto di Orvieto e patrocinata dal Comune / Assessorati alla Cultura e Alta Formazione, dal Centro Studi Città di Orvieto e dall'Agenzia Regionale di Promozione Turistica dell'Umbria.

I contenuti e le finalità dell'esposizione sono stati presentati proprio oggi 21 giugno 2011, nell'annunciata Conferenza Stampa svoltasi presso la Sede Comunale alla presenza del sindaco di Orvieto, Antonio Concina di Marco Marino Assessore alla Cultura, Roberta Tardani Assessore ai rapporti con l'Università e il Centro Studi Città di Orvieto, Diego Frascati Promotore del Comitato, Federico Fabiani Coordinatore eventi ed iniziative del Comitato, Stefano Talamoni Direttore del CSCO, Claudio Bizzarri Direttore scientifico del PAAO/Parco Archeologico e Ambientale dell'Orvietano, Tiziana Barcaroli curatrice dell'allestimento, Maria Luigia Borri Assessore alla Cultura Comune di Castelviscardo.

"Pur conoscendo tutti il rudere dell'aeroporto militare dell'Alfina in realtà non ne conosciamo molto e questa esposizione è una occasione importante per conoscere l'opera di Pier Luigi Nervi"-  ha detto il Sindaco Antonio Concina nel presentare l'esposizione. "Proprio oggi - ha aggiunto - sarebbe stato il 120° compleanno. Io non lo ho conosciuto ma ho conosciuto tutta la sua famiglia su cui si riverberata molto la figura di questo geniale progettista. Sono molto contento che il Centro Studi Città di Orvieto sia all'interno di questa iniziativa che si configura come un progetto semplice, bello e territorialmente valido".

"Conosco le opere di Pier Luigi Nervi dagli anni degli studi - ha affermato l'Assessore alla Cultura Marco Marino - sorprendono le soluzioni ardite da lui applicate alle opere di ingegneria e architettura. A me preme valorizzare il territorio e tutto ciò che lo esalta. Dietro a quel rudere c'è una grande storia e noi dobbiamo guardare al nostro passato per proiettarci verso il futuro. Il nostro territorio racchiude molto opere sconosciute che devono diventare patrimonio per tanti giovani. Le iniziative volta alla valorizzazione di questo patrimonio quindi sono bene accette dall'Amministrazione Comunale e come assessorato sarò sempre vicino ad esse".

"Non nascondo che mi sono appassionata a questa iniziativa dai racconti entusiasti che mi sono stati fatti dagli operatori del Centro Studi Città di Orvieto - ha detto l'Assessore ai rapporti con l'Università e il C.S.C.O. Roberta Tardani - l'amministrazione è molto vicina al Centro Studi perché esso è un veicolo importante di diffusione della conoscenza della storia anche locale e delle figure di spicco che ne sono state protagoniste".

"Il Centro Studi Città di Orvieto - ha detto il Direttore Stefano Talamoni - è il luogo che accoglie questa esposizione che costituisce la prima tappa di un percorso. Non solo la ospita ma è anche partecipe di un lavoro corale che vede in gioco molte competenze professionali, associazioni, il PAAO proprio a sottolineare la dimensione di area vasta di questo progetto. In questo modo si ritiene di assolvere ad una delle prerogative del CSCO, che è quella di concorrere con le proprie competenze e specificità alla valorizzazione delle potenzialità e significati del nostro territorio. Questo cantiere evoca il work in progress con successivi momenti. Infatti, da questo lavoro si potranno innestare in un prossimo futuro anche delle occasioni di formazione. Dunque una azione di valorizzazione e sviluppo integrato della realtà locale".

"L'Amministrazione comunale di Castel Viscardo è orgogliosa di questa esposizione - ha dichiarato l'Assessore alla Cultura Maria Luigia Borri - anzi auspichiamo che si possa andare oltre l'esposizione in cantiere promovendo anche la realizzazione di una ricerca sociologica su quello che fu il ruolo dell'aeroporto militare nel tessuto sociale della zona visto che da bambini ne abbiamo sempre sentito parlare. La nostra amministrazione inoltre, ha segnalato la presenza del rudere dell'ex Aeroporto all'interno del costituendo Eco Museo dell'alto Orvietano, con la prospettiva di attivare dei percorsi guidati. In questo senso abbiamo riscontrato molto interesse anche da parte dei curatori del museo. Il nostro comune collabora a pieno e con piacere all'iniziativa della valorizzazione di questo sito anche attraverso la propria biblioteca che da tempo sta facendo una ricerca dei documenti fotografici e non solo attraverso gli anni. Oggi possiamo contare su un bell'archivio, inoltre vorremmo procedere alla ristampa il volume di Alessandro Di Nicola. Dopo Orvieto, la mostra sarà riproposta a Castelviscardo probabilmente agli inizi di agosto".
Nel riassumere i tanti collaboratori e sostenitori del gruppo, Diego Frascati promotore del Comitato per l'ex Aeroporto di Orvieto, ha ringraziato in particolare il Comune e la Biblioteca di Castel Viscardo che nel tempo hanno raccolto materiale documentale e fotografico, l'Associazione A.D.A., l'Istituto Comprensivo "M. Cappelletti", il Comune di Orvieto / Ufficio Cultura e Ufficio del PRG, l'Archivio di Stato di Orvieto e la società Speleotecnica per le ispezioni ipogee.

foto: Davide Pompei