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Si chiude con il Concerto del Sabato Santo in Duomo il Festival di Pasqua. In programma il Credo di Vivaldi e lo Stabat Mater di Rossini

mercoledì 20 aprile 2011
Si chiude con il Concerto del Sabato Santo in Duomo il Festival di Pasqua. In programma il Credo di Vivaldi e lo Stabat Mater di Rossini

Ultimo appuntamento della 1a edizione del Festival di Pasqua "Città di Orvieto" sabato 23 aprile, alle ore 17, in Duomo con il Concerto dell'Orchestra e Coro del Teatro dell'Opera di Roma diretto dal M° Jesus Lopez Cobos e dal Maestro del Coro Roberto Gabbiani. I solisti Maria Grazia Schiavo, José Maria Lomonaco, Antonio Poli e Dmitry Beloselsky si esibiranno su musiche di Antonio Vivaldi "Credo per coro misto", archi e organo e di Gioacchino Rossini "Stabat Mater" per soli, coro e orchestra.

Il Festival di Pasqua "Città di Orvieto", da sabato scorso, sta animando l'offerta culturale orvietana nel periodo che precede la Pasqua e coincidente con l'avvio alla stagione turistica della città. Un festival frutto del nuovo rapporto di collaborazione tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, l'Opera del Duomo e il Teatro dell'Opera di Roma, una grande occasione per promuovere e valorizzare Orvieto e la sua la cattedrale e contribuire con questo evento a raggiungere un obbiettivo comune: lavorare per cultura, la crescita e lo sviluppo della città di nel panorama culturale nazionale.

Una settimana di concerti sui palcoscenici del Duomo, dell'Auditorium di palazzo Coelli e della Chiesa di San Francesco, ma anche il convegno di studi sul compositore orvietano Luigi Mancinelli che, sabato 16 aprile, ha aperto la settimana del Festival di Pasqua. Un ricco cartellone di concerti sinfonici per mettere in luce la tradizione musicale classica e le opere dei compositori contemporanei siriani, accanto ai classici italiani della musica sacra. Protagonisti: il Coro e l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma, la Giovane Orchestra, l'Orchestra nazionale Siriana, ma anche i Solisti del Teatro dell'Opera e gli allievi dell'Accademia del Teatro dell'Opera per un Festival di Pasqua "Città di Orvieto" caratterizzato dal dialogo tra le culture diverse, attraverso la musica e la religione.

Il concerto di sabato 23 corona e conclude il Festival di Pasqua "Città di Orvieto" che, con un programma dedicato, l'emittente televisiva LA7 manderà in onda sabato 30 aprile alle ore 12 e a mezzanotte.
Il medesimo concerto con musiche di Antonio Vivaldi e Gioacchino Rossini, sarà riproposto il 5 maggio prossimo nella "Sala Nervi" in Vaticano per il concerto offerto dal Presidente della Repubblica al Santo Padre.

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L'Orchestra del Teatro dell'Opera
L'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma nasce nel 1880 insieme al Teatro Costanzi. Protagonista delle prime esecuzioni di Cavalleria rusticana, L'amico Fritz, Iris e Tosca, nei primi anni del secolo vede sul podio musicisti come Pietro Mascagni, Igor Stravinskij e Riccardo Zandonai. Da quando, nel 1928, il Costanzi diventa Teatro Reale dell'Opera di Roma, l'Orchestra riceve uno straordinario impulso qualitativo dalle direzioni stabili di Gino Marinuzzi, Tullio Serafin e Gabriele Santini. Da non dimenticare, tra le altre, la prima esecuzione italiana nel 1942, con la direzione di Tullio Serafin, del Wozzeck di Alban Berg. In tempi più recenti hanno ricoperto la carica di direttore stabile Bruno Bartoletti e Gianluigi Gelmetti. Tra i direttori che negli anni hanno felicemente collaborato con l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma si ricordano, tra gli altri, Arturo Toscanini, Victor de Sabata, Gianandrea Gavazzeni, Herbert von Karajan, Carlo Maria Giulini, Zubin Mehta, Leonard Bernstein, Georges Pretre, Georg Solti, Thomas Schippers, Giuseppe Sinopoli, Jeffrey Tate ed in tempi recentissimi Riccardo Muti.

Il Coro del Teatro dell'Opera
Quando nel 1935 l'illustre direttore d'orchestra Tullio Serafin prese l'incarico di direttore artistico del Teatro Reale dell'Opera formò un coro di novanta elementi, organico mantenuto nel numero dall'attuale. Questo complesso è da sempre parte fondamentale della vita artistica del Teatro e della città di Roma, dando lustro alle grandi stagioni del '900, a quelle estive di Caracalla iniziate nel 1937, fino agli eventi importanti dei giorni nostri tra i quali la celebrazione del centenario di Tosca di Giacomo Puccini, trasmessa da Rai Uno il 14 gennaio 2000. Impegno principale del Coro del Teatro dell'Opera è il repertorio operistico che spazia dal '700 alla musica contemporanea, tuttavia non ha mancato di distinguersi in pregevoli esecuzioni del panorama sinfonico e sacro, grazie alle collaborazioni con i più celebri direttori d'orchestra quali Arturo Toscanini, Victor De Sabata, Gianandrea Gavazzeni, Herbert von Karajan, Carlo Maria Giulini, Giuseppe Patanè, Zubin Mehta, Leonard Bernstein, Georges Prêtre, George Solti, Giuseppe Sinopoli, Daniel Oren, Gianluigi Gelmetti con il quale ha inciso Iris di Pietro Mascagni e La fiamma di Ottorino Respighi. Durante le stagioni 2008 e 2009 Riccardo Muti ha diretto il complesso nelle opere Otello e Iphigenie en Aulide. Tutte di prestigio le tournée in Giappone, a Hannover per l'Expo 2000, al Cremlino nel 2003, a Sydney nel 2004 con la Messa di Requiem di Giuseppe Verdi diretta dal maestro Gelmetti, con i complessi della Sidney Opera House. Il livello di questa compagnia è sempre stato assicurato dalla preparazione di rinomati direttori di coro come Roberto Benaglio, Giuseppe Conca, Gianni Lazzari, Tullio Boni, Augusto Parodi, Giuseppe Piccillo, Alfredo D'Angelo, Vittorio Rosetta, Ime Meister, Romano Gandolfi, Norberth Balatsch, Marcello Seminara. Dall'ottobre del 2000 all'agosto 2010 ne è stato direttore il Maestro Andrea Giorgi e a partire da settembre 2010 ha assunto la direzione il Maestro Roberto Gabbiani.

Jesús López Cobos
Nato a Toro (Zamora), dopo la laurea in Filosofia all'Università di Madrid ed in Composizione al Conservatorio di Madrid, studia Direzione corale ed orchestrale all'Accademia di Musica di Vienna. Premiato nei Concorsi di Besançon e Copenhagen (Nikolai Malko), debutta a Praga come Direttore Sinfonico ed a Venezia come Direttore d'Opera. Nel 1971 viene invitato dall'Opera di Berlino dove rimarrà sino al 1990 (nel 1981 ne viene nominato Direttore Generale). Con l'Opera di Berlino viaggia a Washington; poi in Giappone dove esegue per la prima volta in questo paese la tetralogia completa di Richard Wagner. Nel 1975 debutta a Los Angeles ed a Londra con le rispettive Orchestre Filarmoniche. È per sei anni Principale Direttore Ospite della Filarmonica di Londra. È regolarmente invitato a dirigere tutte le grandi orchestre europee ed americane, oltre a partecipare ai più prestigiosi Festival internazionali, come Edimburgo, Salisburgo, Berlino, Praga, Lucerna, Montreux, Tanglewood, Ravinia, Hollywood Bowl, ecc.
È stato Direttore Artistico dell'Orchestra da Camera di Lausanne (1990-2000) e dell'Orchestra Sinfonica di Cincinnati (1986-2001) che lo ha nominato recentemente Direttore Musicale Emerito. È stato anche Responsabile Artistico dell'Orchestra Francese dei Giovani per tre stagioni e Direttore dell'Orchestra Nazionale di Spagna (1984-1988). Il Mº López Cobos è stato il primo Direttore spagnolo a salire sul podio della Scala di Milano, del Covent Garden di Londra, dell'Opera di Parigi e del Metropolitan di Nuova York. Dirige regolarmente opere collaborando, fra le altre, in cinque produzioni dell'Opéra Bastille di Parigi; al Metropolitan di New York con Manon Lescaut e Thaïs, a Chicago, al Festival di Orange, ecc., oltre alle produzioni al Teatro Reale dell'Opera di Madrid, di cui è Direttore Musicale dal 2003 al 2010, essendo allo stesso tempo Direttore Titolare dell'Orchestra Sinfonica di Madrid. Da allora, il Mº López Cobos ha numerosi progetti, sia nell'ambito operistico che sinfonico: al Theater an der Wien y Staatsoper di Vienna e all'Opéra Bastille di Parigi. Dal 2010/11 è Direttore Principale Ospite dell'Orchestra Sinfonica di Galizia. La sua abbondante discografia comprende un importante numero d'incisioni per la Philips, Decca, Virgin, Teldec, Telarc, Denon, Claves, Cascavelle, ecc. Con la sua Orchestra di Cincinnati, ha inciso in esclusiva per Telarc diverse opere di Falla, Ravel, Bizet, Franck, Mahler, Respighi, Villa-Lobos, Šostakovič, ecc. e la sua ultima incisione lo porta alla nomination del Grammy 2003. Realizza anche un ciclo di Sinfonie di Bruckner e, con l'Orchestra da Camera di Lausanne, ha inciso per Denon un ciclo di Sinfonie di Haydn e, per la Teldec, una serie di opere di Rossini, delle quali sono già pubblicate Il barbiere di Siviglia e L'italiana in Algeri. È stato il primo direttore a ricevere il Premio Principe di Asturias delle Arti ed è Membro d'Onore del Teatro dell'Opera di Berlino. Il Governo tedesco gli ha concesso la più alta onorificenza civile, la Croce al Merito di Prima Classe della Repubblica Federale Tedesca, per il suo contributo alla cultura del Paese. L'Università di Cincinnati lo ha nominato Dottore Honoris Causa delle Arti. Dal Governo spagnolo, inoltre, è stato insignito con la Medaglia d'Oro al Merito delle Belle Arti ed il Governo francese gli ha concesso il titolo di "Officier de l'Ordre des Arts et des Lettres".

Roberto Gabbiani
Nato a Prato, dopo gli studi umanistici si è diplomato in pianoforte e composizione al Conservatorio L. Cherubini di Firenze. Giovanissimo è stato chiamato al Teatro Comunale di Firenze, già sotto la guida del Maestro R. Muti, che, nel 1974, lo nomina maestro del coro del Maggio Musicale Fiorentino. Negli anni passati a Firenze, ha collaborato con i più illustri direttori d'orchestra di livello mondiale quali Claudio Abbado, Myung-Whun Chung, Sir Colin Davis, Valeri Gergiev, Carlo Maria Giulini, Carlos Kleiber, L.orinMaazel, Kurt Masur, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Sezi Ozawa, George Pretre, Thomas Schippers, Georg Solti, J. Temirkanov, C. Tielemann. Durante i 20 anni al Maggio Musicale ha contribuito con propri programmi musicali alla realizzazione delle stagioni sinfonico teatrali e dei festival a fianco dei Direttori Artistici che si sono succeduti alla guida del teatro quali L. Alberti, F. D'Amico, Bruno Bartoletti, Luciano Berio, Massimo Bogiankino, Roman Vlad. Ha diretto l'orchestra ed il Coro del Maggio Musicale in più concerti ed ha firmato prime esecuzioni mondiali di musiche di Aldo Clementi, Berio, Luigi Nono, Goffredo Petrassi. Nel 1990 Muti gli affida la direzione del coro del Teatro alla Scala, dove rimane fino al 2002, contribuendo alla realizzazione degli spettacoli affiancando direttori d'orchestra e registi di fama internazionale, e dove, oltre alla realizzazione dei programmi sinfonici ed operistici, ha diretto l'Orchestra della Scala, il Coro Filarmonico della Scala e l'orchestra Verdi di Milano in concerti sinfonico-corali. Per la spiccata attenzione verso l'arte contemporanea propone alla Direzione Artistica la commissione annuale di una composizione dedicata al coro. È così direttore delle prime mondiali per coro e orchestra de La morte di Lazzaro di Azio Corghi, Sacer Sanctus di Fabio Vacchi, la Passione secondo Matteo di Adriano Guarnieri. La passione per il mondo corale antico gli fa anche riscoprire opere dimenticate come la Passione di Pietro Aretino, eseguita in forma scenica nella Basilica di S. Marco e musiche di autori a noi più vicini e poco conosciuti, ma di alto valore artistico come Giovanni Cavaccio, Maurizio Cazzati ed altri, allargando il repertorio del coro verso fronti rinascimentali, barocchi e contemporanei dando una specifica impronta di eclettismo. Come Maestro del Coro della Scala ha compiuto diverse tournèe sotto la direzione del Maestro R. Muti, per il Ravenna Festival con concerti a Sarajevo, Beirut, Mosca, Gerusalemme, Erevan, Istanbul e partecipato alle tournée del teatro in tutto il mondo, nonché, come Maestro del Coro Filarmonico della Scala, ha diretto concerti per importanti cerimonie di risonanza internazionale. Dal 2000 collabora col Coro di Radio France col quale ha eseguito significativi concerti diretti dal maestro Muti e varie direzioni di concerti a cappella del coro per la stagione autunnale di musica da camera di Radio France nella Chiesa di Notre Dame du Travaille e Sacer Sanctus di Vacchi per il Festival Presence. Alla fine degli anni ‘90 è chiamato all'Accademia di Santa Cecilia di Roma per varie collaborazioni fra le quali le incisioni, accanto al maestro M.W. Chung, dei Requiem di Fauré e di Duruflé e del compact giubilare Te Deum (musiche di Charpentier, Mozart, Verdi, Pärt). Dal 2001 il maestro L. Berio, allora Presidente dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia, lo vuole Direttore del coro. Inizia così una collaborazione che dura fino al 2006, con progetti tesi a valorizzare del coro e la creazione di una stagione annuale per la scoperta di musiche polifoniche di tutti i tempi. Di particolare importanza è stata l'incisione del Missarum Liber Primus del 1554 di G.P. da Palestrina. Negli ultimi anni è stato invitato dal Nomori Festival di Tokio (Spring Festival a Tokyo) per Requiem di Verdi (2006) e Stabat Mater, Te Deum di Verdi e Stabat Mater di Rossini (2007), Carmina Burana di Orff (2010), con la direzione del Maestro R. Muti, Die Schöpfung di Haydn (2009) e Parsifal di Wagner (2010). L'incontro col maestro Nicola Sani, Presidente della Fondazione I. Scelsi, porta alla formazione dell'ensemble vocale Giacinto Scelsi, che ha portato all'inaugurazione della mostra dedicata a Rothko ed a Kubrick al rinnovato Palazzo delle Esposizioni di Roma con un concerto di musiche incentrate sui due artisti nel 2007. Il concerto è stato replicato al Ravenna Festival nel 2008. Dal 2008 è Direttore del Coro del Teatro Regio di Torino, chiamato dal Direttore Musicale Gianfranco Noseda, col quale sviluppa un lavoro di crescita artistica culminante nelle incisioni dell'Aleko di Rachmaninoff (2009) e dei Quattro Pezzi Sacri di Verdi (2010). Dalla stagione 2010-11 è Direttore del Coro del Teatro dell'Opera di Roma.

I Solisti:
Maria Grazia Schiavo
Napoletana, diplomata al Conservatorio S. Pietro a Majella sotto la guida del M° R. Passaro, inizia giovanissima l'attività concertistica e teatrale specializzandosi nel repertorio di tradizione con Bianca Maria Casoni e nel barocco con Roberta Invernizzi.Vince numerosi concorsi internazionali tra cui Santa Cecilia di Roma e Clermont Ferrand. Il suo debutto operistico avviene giovanissima nella compagnia teatrale di Roberto De Simone, portando in scena il ruolo titolo ne La Gatta Cenerentola, debuttando nei principali teatri italiani ed esteri. Si impone giovanissima come uno dei soprani italiani di riferimento nel repertorio classico e barocco. Tra gli impegni di spicco dell'ultimo periodo citiamo: Amital nella Betulia Liberata di Mozart al Festival di Salisburgo diretta da Riccardo Muti; Almirena nel Rinaldo di Händel al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi con Ottavio Dantone; Dalinda nell'Ariodante di Händel al Theater an der Wien con Christoph Rousset; Zerlina nel Don Giovanni con Lorin Maazel per l'inaugurazione del Palau de las Arts di Valencia; ruolo titolo ne La Partenope di Händel a Beaune; la Fida Ninfa di Vivaldi al Festival Opera Rara di Cracovia diretta da Spinosì. Grande specialista del repertorio napoletano del 18° secolo canta il ruolo protagonista di Dircea nel Demofoonte di Jommelli al Festival di Salisburgo, Opèra di Parigi e al Ravenna Festival diretta da Riccardo Muti, regia Cesare Levi, e sempre diretta dal M° Muti canta il Veni Creator Spiritus di Jommelli al Teatro San Carlo di Napoli.
Ricopre ruoli principali ne Il Pulcinella vendicato di Paisiello, La Finta Giardiniera di Pasquale Anfossi, La Didone abbandonata di Piccinni, Motezuma di Di Majo e La Partenope di Vinci.
Nel repertorio seicentesco italiano canta Euridice, La Musica e Proserpina nell'Orfeo di Monteverdi al Teatro Real di Madrid con William Christie e Pier Luigi Pizzi; Venere ne La Didone di Cavalli con Fabio Biondi al Teatro La Fenice; Floralba ne La Statira di Cavalli al Teatro San Carlo di Napoli con Antonio Florio. Nel repertorio sacro citiamo la Messa per l'Incoronazione di Napoleone di Paisiello al Festival di Saint Denis; L'Exultate Jubilate di Mozart al Teatro Real di Madrid.
Ha inciso, per Naïve Pulcinella vendicato di Paisiello, La Statira di Cavalli, Coralità e Devotione di Francesco Provenzale e per Eloquentia lo Stabat Mater di Pergolesi con Stéphanie D'Oustrac sotto la direzione di Antonio Florio. Di recente uscita una raccolta di autori veneziani sugli Ospedali con il Vocal Concert Dresden e il disco solista Arie di furore di Terradellas con Dolce Tempesta e Le cantate Italiane di Händel con La Risonanza per Glossa.

Josè Maria Lo Monaco
Nata a Catania, si diploma in Pianoforte nella città natale ed intraprende lo studio del canto guidata dal mezzosoprano Bianca Maria Casoni. Giovanissima vince i seguenti concorsi internazionali: Concorso Premio Caruso, Riccardo Zandonai, G.B. Viotti, Iris Adami Corradetti (Premio Speciale L.V.Terrani) ed il Concorso Internazionale di Musica Sacra Pio IX di Roma. Debutta al Teatro alla Scala di Milano in Dido and Aeneas di Purcell diretta da Christopher Hogwood e nella Petite Messe Solennelle di Rossini diretta da Bruno Casoni ed al Rossini Opera Festival di Pesaro nel Viaggio a Reims di Rossini ed in Italiana in Algeri, diretto da Donato Renzetti, regia Dario Fo.
Tra gli impegni dell'ultimo periodo, il ruolo di Timante nel Demofoonte di Jommelli diretta dal M° Riccardo Muti, regia Cesare Levi al Festival di Salisburgo, Opéra de Paris e al Ravenna Festival ed il debutto del ruolo principale in Cenerentola al Teatro Petruzzelli di Bari e Reggio Emilia diretta da Evelino Pidò, regia Daniele Abbado. Dorabella nel Così fan tutte accanto a Barbara Frittoli a Mahon, direttore Callegari; ruolo principale Orfeo ed Euridice di Gluck al Teatro Massimo di Catania. Nel 2008 è scelta per interpretare il ruolo della Marchesa Melibea nel Viaggio a Reims di Rossini in un'importante produzione che coinvolge in ben tre anni, sedici teatri d'opera di Francia. Canta il ruolo di Neris nella Medea di Cherubini al Teatro Bellini di Catania diretta da Pidò; Pippo nella Gazza Ladra di Rossini al Teatro Comunale di Bologna e a Reggio Emilia diretta da Michele Mariotti; Smeton nell'Anna Bolena di Donizetti al Teatro Massimo di Palermo con la regia di Graham Vick, al Teatro Donizetti di Bergamo diretta da Fabrizio Maria Carminati ed in tournèe in Giappone. Al Festival Pergolesi di Jesi e all' Opera di Montpellier canta il ruolo di Alessandro nella Salustia di Pergolesi diretta da A.Florio regia di Jean-Paul Scarpitta.
Svolge un'intensa attività concertistica e, accanto ai ruoli operistici, si dedica al repertorio sacro e barocco. Tra i concerti recenti ricordiamo: Giuditta ne La Betullia Liberata di Mozart al Musikfest Bremen e Tito Manlio di Vivaldi al Barbican di Londra diretta da Ottavio Dantone; Arianna nell'Arianna a Naxos di Haydn con la Netherlands Bach Society; Nerone nell'Agrippina di Handel diretta da Fabio Biondi a Cracovia. Di Monteverdi ha cantato il ruolo di Speranza e Messagiera nell'Orfeo al Festival Monteverdi di Cremona diretta da Andrea Marcon, a Milano diretta da Jordi Savall ed in tournèe europea e registrazione con la Venexiana (Gramophone Award 2008). Ha cantato il ruolo di Ottone in Incoronazione di Poppea al Teatro la Coruna diretta da Alberto Zedda. Nel 2010 ha registrato sempre con La Venexiana di Claudio Cavina il ruolo di Ottone nell'Incoronazione di Poppea. Di recente ha cantato il ruolo di Agnese in Beatrice di Tenda di Bellini al Teatro Massimo di Catania nel diretta dal M° Antonio Pirolli regia di Henning Broackaus, il ruolo titolo di Cenerentola di Rossini, direttore Hubert Soudant, regia Daniele Abbado al Teatro Lirico di Cagliari ed il ruolo di Emilia nell'Otello di Rossini diretta dal M°Evelino Pidò all'Opèra di Lyon e Théâtre de Champs Elysées.

Antonio Poli
Nato a Viterbo, studia all'Accademia di Santa Cecilia di Roma e attualmente studia con il Maestro Romualdo Savastano. Vince vari concorsi internazionali, incluso il Primo Premio e il Premio del Pubblico nella Hans Gabor Belvedere International Singing Competition a Vienna nel luglio 2010. Nell'estate 2010 prende parte al progetto per giovani cantanti del Festival di Salisburgo. Sempre nel 2010 canta nel ruolo di Arturo in Lucia di Lammermoor a Valencia, e come ospite interpreta Hirte e Ein Junger Seemann in una nuova produzione di Tristan und Isolde diretta da Gianluigi Gelmetti a Genova. A Graz fa il suo acclamato debutto come Don Ottavio in Don Giovanni. Nel 2008, come membro della Ensemble giovanile della Semperoper Dresden, interpreta Arthur in una rappresentazione in forma di concerto di Lucia di Lammermoor al Concertgebouw di Amsterdam. Nel 2006 debutta nella parte di Alessadro (Il re pastore) con la Roma Sinfonietta diretta da Marcello Panni, nel 2007 interpreta il figlio di Bruschino (Il Signor Bruschino di Rossini) con l'Orchestra Nazionale di Santa Cecilia diretta da Carlo Rizzari e la regia di Daniele Abbado. Canta in concerti quali Requiem di Mozart a Forlì e Rieti con il London Symphony Chorus, la Maderna Orchestra e l'Orchestra Giovanni Europei diretta da Paolo Olmi; all'Auditorium Parco della Musica di Roma e per il K festival con l'Orchestra Nazionale di Santa Cecilia diretta da Paul McCreesh; a Palermo con l'Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Lothar Koenig. Inoltre canta nel Vesprae Solennes de confessore e nella Krönungsmesse diretta da Andreas Engelhardt, nelle Cantate Massoniche K471 e K623 con l'Orchestra di Roma e del Lazio diretta da Lu Jia e nel Magnificat di Johann Sebastian Bach diretto da Martin Weber. A Toronto canta nella Petit Messe Solennelle di Rossini nel 2009. Nel 2010 è presente nel programma del Salzburg Festival a Londra in due concerti. Ad Amburgo ha cantato Polish Requiem di Pendercki diretta dal compositore al Reale Festival (Roma) e Petite Messe Solennelle di Rossini. Nel marzo 2011, al Teatro dell'Opera di Roma, è Ismale nel Nabucodonosor con la direzione di Riccardo Muti.

Dmitry Beloselskiy
Nato a Pàvlograd (Ucraina), si diploma all'Accademia di Musica Gnesin di Mosca e durante questo periodo è invitato come solista nel Coro Accademico da camera di Mosca. Nel 2007 è vincitore del II premio al XIII Concorso internazionale Čajkovskij. Attualmente è solista del Teatro Bol'šoj di Mosca dove nello scorso maggio debutta nel ruolo di Zaccaria in Nabucco di Giuseppe Verdi. Recentemente è stato Zaccaria anche nella produzione al West Palm Beach Opera. I prossimi impegni lo vedranno a Salisburgo in Macbeth di Verdi, al Metropolitan di New York in Nabucco, a Zurigo in Principe Igor di Aleksandr Borodin, a Vienna in Attila di Verdi. Ha partecipato, nel ruolo protagonista, alla registrazione di The tale of the priest and his worker, Balda di Dmitrij Šostakovič. Ha collaborato con direttori quali Vladimir Spivakov, Yuri Bashmet, Vladimir Fedoseyev, Jan Latham Koenig, Ion Marin, Thomas Zanderling, Mikhail Pletnev. Nel marzo 2011, al Teatro dell'Opera di Roma, è Zaccaria nel Nabucodonosor con la direzione di Riccardo Muti.