editoriale

E' lo Stato il primo a discriminare coloro che cadono per servirlo

mercoledì 17 dicembre 2003
di Paola Melone

Sono profondamente onorata e commossa dal pensiero espresso dal Sindaco, Stefano Cimicchi, di intitolare una via alla memoria di mio marito il Mar. Capo Stefano Melone, che proprio qui, nel Comprensorio Orvietano, precisamente a Canale, ha creato una Cooperativa edilizia militare perché amava molto Orvieto ed aveva deciso, nonostante la distanza dal suo reparto, di far crescere i nostri figli in questa cittadina che offre ancora la possibilità di poter vivere tranquillamente.

 Mi dispiace, ma sono in totale disaccordo su quanto scritto da Claudio Lattanzi riferendosi alla proposta, bocciata, di voler ricordare simbolicamente con un albero le “nostre vittime” di Nassiriya e dimenticandosi di chi è stato già vittima due anni fa di una sorte così crudele ed ingiusta. Non per una discriminazione verso i militari morti in Iraq, ma anche mio marito credeva veramente nel valore della Patria e alla divisa che indossava. Vorrei fare un’ulteriore precisazione all’indomani di questo tragico evento : ho avuto una testimonianza così tangibile del valore, l’onore  e l’attaccamento del Popolo Italiano verso chi rappresenta la Nostra Patria all’estero.  Ho notato anche la sensibilizzazione e la mobilitazione generale nel cercare di dare subito un sostegno materiale nei confronti dei familiari delle vittime di Nassiriya.

Su questo, mi dispiace, sono profondamente amareggiata perché non possono essere distinte vittime dello Stato di Serie A e di Serie B. Io e la mia famiglia siamo stati totalmente dimenticati dallo Stato, cosa che stanno facendo anche alcune fazioni politiche di Orvieto. Sono ormai due anni che sto lottando per avere ciò che mi spetta di diritto, una pensione privilegiata che il Ministero della Difesa doveva concedere a mio marito in tempi brevi, ma che per colpa del disinteresse e dell’insensibilità degli organi competenti,  ancora sto aspettando. Intanto io e i miei figli stiamo andando avanti con un anticipo di pensione provvisoria, che sinceramente, non ci permette di arrivare alla  fine di ogni mese.

Per concludere questa mia personale esternazione, sono concorde con quanto è stato espresso dal Sindaco Stefano Cimicchi, in maniera così sensibile e umana perché ha voluto esporsi personalmente a voler ricordare una persona, un militare, di così grande valore dal punto di vista umano, e che ha lasciato a tutti coloro che lo hanno conosciuto un ricordo e un segno di rettitudine e serietà.

 

Con rispetto,

 


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