editoriale

I piccoli comuni contribuiscano alle spese dell'Atc

lunedì 20 gennaio 2003
di Stefano Mocio
Il Trasporto Pubblico Locale funziona come tutti gli altri servizi a rete e viene attuato per iniziativa degli Enti proprietari che, nel caso specifico, sono i quattro Comuni principali della provincia cioè: Terni, Orvieto, Narni, Amelia per il trasporto urbano e la Provincia di Terni su delega della Regione Umbria relativamente al trasporto extra-urbano. L'ATC è, invece, la Società a cui è affidata la gestione vera e propria sulla base di progetti di rete che, annualmente, vengono codificati nel cosiddetto 'contratto di servizio'; anche quest'anno, i quattro Comuni proprietari verranno chiamati a sottoscrivere l'accordo di servizio.

Per quanto riguarda i servizi extraurbani, la Provincia di Terni di fronte alla inevitabile analisi del rapporto costi/ricavi deve decidere se accollarsi tutti i costi oppure chiedere un contributo ai Comuni, anche i più piccoli.

Questa precisazione era doverosa perché il provvedimento che sarà in vigore dal 18 gennaio prossimo, riguarda solo il settore extra-urbano e non il settore del trasporto urbano che, anche ad Orvieto, resterà invariato rispetto al progetto di rete che ci siamo dati. Il problema dei tagli operati dalla Provincia di Terni, a nostro parere si potrebbe risolvere se, oltre allo sforzo della Provincia stessa, ci fosse una compartecipazione dei piccoli Comuni che vengono attraversati dalle corse del servizio extra-urbano, pur riconoscendo le difficoltà che essi hanno a livello di bilanci.

Nel caso ci fosse questa compartecipazione, il Comune di Orvieto sarebbe disponibile a fare qualcosa di più della propria parte, nel frattempo l'Amministrazione Comunale sta studiando un piano per la gestione del cosiddetto 'servizio a chiamata' che permetterà un collegamento tra le varie zone del territorio che dovremmo poter attivare entro l'anno 2003.

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