editoriale

Una legge per ripopolare i piccoli Comuni

venerdì 17 gennaio 2003
di Daniele Di Loreto
Per i Comuni fino a 5 mila abitanti, che rappresentano il 72% dei Comuni italiani, il Parlamento sta preparando una legge ad hoc. Si tratta di un pacchetto legislativo fatto di incentivi e agevolazioni fiscali per salvaguardare e valorizzare il territorio, il patrimonio storico-culturale e le attività produttive.

Ermete Realacci (Margherita), primo dei firmatari della prima iniziativa legislativa, commenta con grande soddisfazione l'iter parlamentare finora percorso dalla proposta di legge, cui si è aggiunta quella a firma di Italo Bocchino (Alleanza Nazionale) ed altri. Ampia è stata la convergenza delle forze politiche e significativo il contributo dei due relatori Giorgetti (Lega Nord) e Lupi (Forza Italia), nonché la partecipazione dei numerosi enti, 110 Comuni, 12 Comunità Montane, 5 Enti Parco, che hanno sostenuto il progetto con la propria adesione. Nel nostro comprensorio solo il Comune di Allerona figura tra i sottoscrittori dell'iniziativa. Scarsa l'adesione sia nella Provincia di Terni, ove oltre ad Allerona ha sottoscritto l'iniziativa solo il Comune di Lugnano in Teverina, sia in quella di Perugia dove solo due Comuni, Campello sul Clitunno e Castel Ritaldi, hanno aderito.

La prima delle due proposte di legge è stata firmata da 120 deputati, tra i quali l'on. Katia Bellillo del nostro Collegio. L'iniziativa nasce per la volontà di sostenere la cosiddetta "Italia minore", o come diversamente denominata l'Italia dei "Comuni polvere", che vive oggi una condizione di forte disagio dovuta alla preoccupante rarefazione dei servizi territoriali: scuole, presidi sanitari, uffici postali ed esercizi commerciali.

La proposta è sostenuta anche dal Presidente Ciampi, che ha definito i piccoli Comuni parte integrante della nostra identità, luogo adatto tra l'altro per iniziative di giovani imprenditori soprattutto nei tempi attuali con lo sviluppo dell'informatica e delle tecnologie che possono favorire questo processo. I piccoli Comuni rappresentano un presidio di civiltà che deve essere mantenuto ed incoraggiato, ha recentemente commentato il Capo dello Stato.

La proposta di legge, che porta il numero 1174A ed è il risultato dell'unificazione dei due progetti, ha ricevuto il parere favorevole delle Commissioni Bilancio ed Ambiente ed ha avviato il suo iter in aula. La proposta si compone di 11 articoli e prevede una serie di misure di intervento concreto. I piccoli Comuni potranno utilizzare la rete telematica dei Monopoli di giochi e scommesse per pagare imposte, tasse, acqua, gas, energia elettrica. Ad essi si applicherà la legge che incentiva le pluriattività previste per i Comuni montani. Verranno in essi istituiti centri multifunzionali che raccoglieranno una molteplicità di servizi ed attività. Dovrà essere garantita la qualità e l'efficienza dei servizi essenziali, in particolare istruzione, sanità, trasporti, servizi socio-assistenziali e postali, questi ultimi anche con uffici mobili.

Per alcuni giorni al mese gli artigiani potranno mostrare e vendere in apposite aree i loro prodotti anche senza permesso commerciale. Incentivi finanziari e premi di insediamento sono previsti per chi da un Comune più grande trasferisce nel piccolo Comune residenza, dimora abituale o attività economica, a patto che si impegni a restare nel piccolo Comune per almeno dieci anni. Questi incentivi potranno essere concessi anche ai residenti per il recupero edilizio o l'avviamento di un'attività economica. Precedenza nell'accesso ai finanziamenti pubblici avranno i progetti informatici riguardanti la realizzazione di e-Government.

A garanzia degli impegni che con questa legge lo Stato si assumerebbe è prevista una copertura finanziaria di 20 milioni di euro l'anno dal 2003 al 2005 con la quale si costituirà un apposito Fondo.

Questa notizia è correlata a: