editoriale

Lopes, Leoni, Cimicchi e la faccia sporca della politica

mercoledì 23 ottobre 2002
di Fausto Cerulli
Non conosco il dr. Lopes, e dunque mi ero ripromesso di non intervenire nella vicenda. Lo faccio ora, basandomi sulle poche notizie che ricavo da Orvietones, perché mi sembra che la questione stia assumendo toni di carattere pubblico. Avevo letto l'intervento di Pier Luigi Leoni, come al solito sereno e distaccato, capace di sollevarsi dalla meschina " querelle" pseudo-politica per attenersi al dato umano.

A rischio di andare controcorrente rispetto alle forze politiche che in qualche modo ha scelto di rappresentare. Sul forum di Orvietonews Pier Luigi Leoni è stato attaccato, con l'infamia dell'anonimato, da personaggi evidentemente di destra, che lo accusano di aver tradito la causa e di essersi venduto a Cimicchi; e il tradimento sarebbe stato motivato dalle ragioni più diverse. Si va dal desiderio che l'amico Leoni nutrirebbe di venirsene a fare il Segretario Comnale ad Orvieto, al più inquietante desiderio di compiacere il capo della maggioranza, in una sorta di inciucio strapaesano.

Per quello che ne sapevo, Leoni aveva intenzione di fare il Sindaco, ad Orvieto. Se deve fare il Segretario Comunale, mi permetto di interpretare il suo pensiero, meglio farlo a Bolsena, con il lago, il pesce buono, la gente che lo conosce e che lo apprezza, e una assoluta o quasi indipendenza nel prendere decisioni o consigliarle autorevolmente.

Quanto all'inciucio, il ragionamento non fila: sia Leoni che Cimicchi sanno che ad Orvieto, tutto sommato, un inciucio non servirebbe a nessuno dei due. Sono ben altri, e li ho chiamati per nome e per cognome, quelli che inciuciano.Uno la può pensare come vuole, di Leoni e Cimicchi.

Ma per quello che so della loro storia personale, è gente che non trama nell'ombra. Se posso esprimere la mia opinione, Leoni e Cimicchi, pur da sponde diverse, hanno una concezione del potere politico che li accomuna.Cimicchi è di scuola leninista, Leoni di scuola cattolica: in nessuna delle due scuole si è mai insegnato il potere per il potere.

Che poi sarebbe il poteruccio, il governo del sottogoverno. Nel bene o nel male, a voi la scelta, sia per Leoni che Cimicchi il potere ha un senso quando ha un senso. E chi vuole intendere intenda. Chi non vuole intendere, mi accusi pure di servire i potenti, cosiddetti. Quello che mi pare di aver capito è che a qualcuno, di destra di sinistra oppur di centro, abbia dato fastidio il fatto che Leoni e Cimicchi si siano trovati d'accordo su una questione di principio; nessuno può essere considerato colpevole fino a sentenza definitiva. Non lo dico io, lo dice l'art.27 della Costituzione Italiana. Io non presterei a Previti neppure un libro di quarta mano, ma non per questo mi sento di dire che è colpevole di aver corrotto magistrati. Questo può dirlo la Boccassini, è il suo mestiere.

Ma anche i difensori di Previti fanno il loro mestiere. Può piacere o non piacere, ma è la Costituzone, signori. Leoni, tra l'altro, è stato accusato, almeno sul forum di Orvietonews, di aver reagito alla crocifissione del dr. Lopez anche per una sorta di spirito di corpo. Mentre di Cimicchi si è farfugliato che avrebbe scelto il dr. Lopez perchè gli piace di circondarsi di pregiudicati. Chiariamo una volta per tutte che il Dr. Lopez non è un pregiudicato, ma soltanto un cittadino condannato in primo grado e che, come tale, in linea di fatto e di diritto, non può essere considerato colpevole.

E quindi Leoni e Cimiccchi, fino a prova contraria, hanno soltanto tenuto fede ad un principio di alto valore costituzionale. Cimicchi insediando a Direttore ( o Segretario che sia... non mi intendo di incarichi) una persona che si deve presumere innocente, Leoni rifiutandosi di aderire strumentalmente ad una campagna diffamatoria intrisa di giustizialismo di basso rango. I problemi di Orvieto, problemi politici e culturali, sociali ed occupazionali, sono ben altri: e buon senso vorrebbe che gli opposti schieramenti su tali problemi si confrontassero. Utilizzare la falsa questione del dr. Lopez per confondere le idee, e magari confondersele, dimostra una bassissima concezione della politica e dell'amministrazione. Leggo ora l'intervento del Sindaco sulla questione Lopez. E mi permetto di dissentire dal primo cittadino per una questione di forma.

E provo a spiegarni: capisco che Cimicchi sia scocciato dalla evidente montatura di un caso inesistente, e come tale riconosciuto anche dal leader della opposizione locale. Ma non condivido il suo prendersela con i mezzi di infornazione. E' un metodo, questo, che ricorda da vicino il D'Alema meno elegante. I mezzi di informazione fanno il loro dovere, che è quello di informare. Il caso Lopes, per dirla tutta, non l'hanno inventato i mezzi di informazione, ma precisi ambienti politici, cosiddetti.

E, per non sbagliare, ritengo che questi ambienti siano in qualche modo ambienti trasversali. Stefano, te lo debbo spiegare io, digiuno di politica, che i nemici non stanno mai in un solo fortino?