editoriale

Sao ed Itelco le vere emergenze occupazionali

mercoledì 16 ottobre 2002
di Fausto Galanello, coord. Cgil
La CGIL di Orvieto esprime seria preoccupazione per la situazione determinatasi presso la società SAO, che va ad aggravare una situazione territoriale già pesante con la lunga crisi dell'azienda Itelco. Preoccupazione per il tipo di reazione e prese di posizioni di diversi esponenti politici locali che invece di entrare nel merito del problema e di portare solidarietà a qualche decina di lavoratori che vedono a rischio il proprio posto di lavoro, puntando soltanto alla propria visibilità attuando un vero e proprio terrorismo psicologico sulla discarica per rifiuti speciali. (purché uguale impegno non è stato messo nella denuncia della grave situazione ambientale determinatasi ad Alviano con le discariche di rifiuti speciali dentro cave dismesse?). Non sarebbe più opportuno aprire un confronto ed un dibattito serio sui problemi del lavoro, dello sviluppo e dell'ambiente in questo territorio?

Noi siamo dell'avviso che necessiterebbe promuovere, su base regionale, forme di cooperazione fra diversi ATO al fine di ottimizzare il sistema gestione rifiuti, tenendo conto anche delle tecnologie e delle professionalità già esistenti in specifici siti, come Orvieto, al fine di non disperdere esperienza acquisite, risorse investite, qualità e sicurezza per l'ambiente e per i cittadini. E' alla luce di queste considerazioni che noi riteniamo comprensibile la riduzione delle attività degli impianti di Orvieto, che qualcuno dice di recuperare, in termini economici, addirittura con l'aumento dei costi per i Comuni e, quindi, per tutti i cittadini del Comprensorio (sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i Sindaci e le persone interessate !), recando un ulteriore colpo ai livelli occupazionali nel nostro territorio, già tra i più bassi su base provinciale e regionale. Come organizzazione sindacale riteniamo urgente e necessario un confronto con la direzione aziendale e con il comune di Orvieto, per portare allo scoperto i piani e le intenzioni reali della SAO per questa realtà. E' auspicabile e necessario un rilancio degli interessi del neonato gruppo Ener Tad, del quale la SAO fa parte, verso Orvieto, a partire da una maggiore presenza nel dibattito locale su queste questioni. Segnali negativi in tal senso ci sono stati nel recente passato con lo spostamento delle attività amministrative a Terni. La CGIL di Orvieto chiede al comune ed alla Regione Umbria la convocazione di un tavolo che veda coinvolte le Organizzazioni sindacali, la Società, le Associazioni interessate e tutti i comuni del Comprensorio, per fare chiarezza sulla situazioni denunciata, ritenendo necessario assicurare che nella complessa gestione dei rifiuti eventuali interessi di parte, non vadano a danneggiare l'occupazione e l'economia di questa zona.