editoriale

E' giusto difendere il diritto al dissenso della Stella

domenica 29 settembre 2002
di Gianni Cardinali
Gentile Sig. Presidente, come Lei saprà, indipendentemente dagli impegni sociali di “ambientalista”, cerco di svolgere anche un’azione personale di stimolo e di critica alla politica locale più generale, quando ritengo che ci sia la necessità.

Questa azione, ormai da molti anni, è stata fortemente sollecitata da un modo di governare la città di Orvieto, la mia città, che amo profondamente con tutto il suo territorio, piuttosto discutibile. In occasione delle recenti vicende urbanistiche incentrate sull’ipotesi di un nuovo “centro commerciale” ho tentato una delle mie iniziative il cui “gradimento” è verificabile dal materiale che Le allego.

Oggi, leggendo la stampa locale, ho occasione di verificare che i modi autoritari che guidano le azioni amministrative del Sindaco di Orvieto, tentano di intaccare anche posizioni istituzionali sancite da regole che sono state elaborate e decise in luoghi meno ristretti di alcune stanze del Comune della nostra città.

Non ci risulta che la nomina di Assessore ai lavori pubblici e di Vice Presidente della Provincia sia stata decisa dal Sindaco di Orvieto, come non ci risulta che, in democrazia, non si possa dissentire anche e soprattutto, all’interno di un partito. Indipendentemente dalla condivisione delle posizioni della Signora Stella, ritengo che le illazioni, tutte virgolettate e così puntigliosamente riportate dai giornali, siano fortemente preoccupanti per una sorta di deriva che nessuno sa dove possa portarci.

La nobiltà che sta alla base di una pur difettosa democrazia, non può e non deve far passare il principio secondo cui, il dissenso, tra l’altro altamente giustificabile nel contenuto, possa favorire altre forze diverse da quelle con le quali si lavora e si collabora. E’ un discorso che ho sentito molte volte e da molti anni, ormai: il convincimento che il valore delle idee e l’acutezza delle argomentazioni, dovessero essere superiori a qualsiasi forma di ricatto morale tendente a fermarmi, mi spinge a scriverle per difendere e sostenere il diritto al dissenso della Signora Stella.

Per questo auspico e spero che il “ricatto” non abbia seguito e che la Signora Stella rimanga nella sua posizione di Assessore e Vice Presidente della Provincia.