editoriale

Il gatto Cimicchi ed i sorcetti senza dignità che lo spalleggiano.

venerdì 2 agosto 2002
di Coordinamento Forza Italia
Vergogna!

È bastato un rientro affrettato del ‘gatto’, il compagno sindaco, per richiamare all’ordine quei sorcetti della maggioranza che ingenuamente avevano aperto la possibilità di un dibattito sul futuro culturale ed economico di Orvieto e del suo territorio; un dibattito su quel piano regolatore della città, voluto e sostenuto da un vero e proprio gruppo di potere, in vista delle scadenze elettorali del 1999, e che fa acqua da tutti i lati. Gruppo di potere rappresentato dalle ‘famiglie’ che controllano i DS ed i loro alleati (come sostiene Enrico Petrangeli jr.) e che gettano un’ombra sinistra sulla vita della città di Orvieto.

Quei sorcetti (qualcuno anche attempato) alleati dei DS dovrebbero soltanto vergognarsi; chiediamo e vogliamo che sia reso pubblico il dibattito scaturito in seno alla Commissione 3a del Comune sul piano regolatore e sulla c.d. ‘Porta di Orvieto’, il futuro ipermercato che sarà costruito nei pressi del casello autostradale, sui terreni ex Veralli-Cortesi, oggi di proprietà Despina srl, il cui amministratore unico è il segretario dei DS Giuseppe Ricci, titolare della Rupe snc, (in quota nella Despina) e vice presidente della Banca del Trasimeno …. Ma il conflitto d’interesse vale solo per il Presidente Berlusconi.

Chiediamo e vogliamo che siano resi pubblici i verbali della Commissione, insieme a quelli del dibattito in Consiglio Comunale del 1°agosto 2002, così da rendere manifesto, una volta per tutte, chi è che asfissia la città di Orvieto ed il suo territorio.
Certo oggi, alla luce di quanto accaduto in Consiglio Comunale (1° agosto 2002) appare più chiara la dichiarazione rilasciata dal sindaco in un’intervista al mensile orvietano la Città (giugno 2002): «Senza la coalizione non si va da nessuna parte ed è lì che vanno prese le decisioni. (…) Chi non pensa in questa maniera dovrebbe ricordarsi i danni (soprattutto alle persone!) che certi modi di fare politica hanno causato nel passato.

A buon intenditore, poche parole!». Chi ha avuto paura? Chi è stato il ‘Don Abbondio’ della situazione? La realtà è che cambiano i partiti (almeno sulla carta) ma certi modi di fare, certe strategie, certe alleanze, restano tra vecchi compagni, fino a rinnegare progetti ormai dimenticati o dichiarazioni rilasciate in Commissione Comunale appena due giorni prima!

vergogna!
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