editoriale

Adesso la sinistra orvietana ha davvero toccato il fondo

venerdì 2 agosto 2002
di Alleanza Nazionale
Con l'approvazione della mega struttura comemrciale nella zona "ex Veralli Cortesi", la sinistra ha partorito una delle pagine piu' tristi e nefaste della politica orvietana.

La maggioranza, su dicktat del sindaco, ha incredibilmente stravolto una decisione presa all'unanimità dalla commissione consiliare appena 24 ore antecedenti al dibattito in consiglio. In quella commissione, su proposta di un consigliere Ds e successivamente avallata da tutti gli altri, si era deliberato di rinviare il punto all'ordine del giorno del Consiglio Comunale per ulteriori approfondimenti tecnici in merito ai problemi di viabilità.

Con un colpo di mano, calpestando le democratiche scelte prese da una commissione consiliare, la sinistra (Ds, Rifondazione, Sdi ed il consigliere Roberto Meffi) smentendo sè stessa ha voluto discutere l'ordine in oggetto. Dopo un lungo dibattito, i paladini della democrazia ed i garanti delle regole istituzionali hanno approvato la costruzione di migliaia di metri quadrati destinati ad uso commerciale mentre solo 60 metri quadrati sono ad uso turistico.

Ricordiamo che sul Piano regolatore quell'area era stata denominata la porta di Orvieto e che quindi era stata individuata come prioritaria la destinazione ad uso turistico. Tra l'altro, in una prima previsione, la zona destinata alla ricettività turistica doveva essere ubicata a ridosso della strada principale, ma, guarda caso, con un'inversione a dir poco sconvolgente sul fronte strada troveremo migliaia di metri quadrati di commerciale.

Questo gravissimo colpo di mano della sinistra evidenzia sia la volontà scientifica di mortificare e depotenziare le piccole e medie attività commerciali sia il fallimento nelle scelte urbanistiche fatte (come si fa ad autorizzare la costruzione di numerosi centri commerciali in un raggio di poche centinaia di metri!!).

Con questa operazione l'amministrazione della città ha dimostrato ancora una volta di quanto sia infarcita d'ipocrisia (il conflitto d'interessi docet) e di come sia, per sua chiara ammissione, condizionata in alcune scelte dagli enormi interessi economico - imprenditoriali in campo.

Alleanza Nazionale si appella in questa circostanza alla coscienza di tutti i cittadini orvietani affinchè sappiano ben interpretare l'inarrestabile scadimento della politica della sinistra al governo della città traendone le doverose conseguenze!