editoriale

Ripartire dallo Sdi per rilanciare la sinistra

lunedì 22 luglio 2002
di Evasio Gialletti
Si è svolta ad Orvieto la riunione dei Socialisti Democratici Italiani in concomitanza dell'arrivo del Capogruppo alla camera dei Deputati on. Ugo Intini. La riunione presieduta da Evasio Gialletti, dove tutti gli intervenuti hanno espresso apprezzamento per l'attività politica fin qui svolta come segretario politico. Nel corso della riunione sono intervenuti tra gli altri: Franco Barbabella capogruppo al consiglio comunale di Orvieto, Giusepe Chianella assessore alla provincia di Terni, Raffaele Iannotti membro del consiglio di amministrazione dell'asm di Terni.

Le conclusioni dell'iniziativa politica è stata di Alberto Sganappa presidente del gruppo Sdi provinciale. Sganappa ha evidenziato come i risultati politici ottenuti nelle recenti lezioni amministrative, dimostrano, come l'attività svolta da alcuni militanti ed amministratori della "cosa pubblica", sia l'unico modo per far continuare a vivere l'ideale Socialista e di rafforzare lo SDI. Sempre più oggettivamente si pone il bisogno per il pese dei valori dei socialisti democratici, perché la politica ritrovi un legame con la storia e tradizione socialista. L a mancanza di una vera forza socialista, nel panorama italiano, comporta delle minori attenzioni al meriti e bisogni che sempre più spesso i cittadini rivendicano alla politica.

Gli scivoloni del governo Berlusconi, anche di questi giorni, dimostrano come necessita una cultura di governo ed una capacità di proposta che è alla base della cultura del fare propria dei Socialisti che hanno scelto di continuare a battersi per i valori propri della sinistra. La sinistra deve darsi una nuova e più moderna identità, confermando gli ideali del socialismo umanitario che hanno profondamente inciso nella nostra storia del nostro paese. I principi del socialismo riformista, umanista, laico, libertario ed internazionalista, coerente con la sua tradizione, costituiscono l'antitesi della globalizzazione del capitale finanziario privato e speculativo ed ad esso possono opporsi affermando i contenuti nuovi della solidarietà, della giustizia sociale, della tutela della salute, dell'ambiente e della sicurezza per i cittadini.

Una sinistra legata al neo-conservatorismo corporativo, al neo-protezionismo provinciale, sarebbe condannata a non capire e ad una sconfitta storica. Europa non è solo un'unità monetaria, ma deve poter giocare con urgenza un ruolo politico. Come non essere preoccupato di una situazione dove sono prevalenti la prevaricazione sociale ed economica del capitale finanziario, che assume sempre di più una funzione di guida e che rischia di segnare in negativo gli eventi ed i destini dei popoli.

Caratteristico a tal fine è l'apporto del socialismo italiano da rilanciare quale elemento peculiare e originale di un'alleanza fra tutte le forze politiche della sinistra e dei cattolici democratici.

Ad Orvieto il rilancio di un moderno e consistente partito socialista è la condizione indispensabile per riportare i cittadini e gli elettori all'impegno politico per realizzare insieme un federalismo solidale, una politica coerente per la sicurezza dei cittadini, una scuola pubblica più moderna e funzionale, senza fughe verso la privatizzazione. Una sanità che non deve cedere mai alla logica del profitto. (nella foto Evasio Gialletti)