economia

Lavoratori in somministrazione. Dopo la manifestazione, l'incontro in Prefettura

lunedì 22 luglio 2019
Lavoratori in somministrazione. Dopo la manifestazione, l'incontro in Prefettura

Delegazione dal prefetto

Un'ora e mezza di confronto con il prefetto di Terni Paolo De Biagi. E' quella che hanno avuto nel pomeriggio di lunedì 22 luglio i rappresentanti sindacali di Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Umbria, dopo la manifestazione dei lavoratori in somministrazione presso Eskigel, azienda agroalimentale leader nella produzione di gelati, tenutasi nella mattinata.

"All’incontro con il prefetto - riferiscono dai sindacati - abbiamo posto l’attenzione sulla rigidità del Decreto Dignità in merito alla stagionalità dei lavoratori in somministrazione. Il prefetto ha dimostrato disponibilità e sensibilità in merito alle richieste sindacali, impegnandosi per l’apertura di un tavolo tra le parti sociali, Randstad ed Eskigel.

Scopo della manifestazione sotto la Prefettura di Terni, "dare continuità occupazionale ai lavoratori impegnati con contratto in somministrazione (attraverso l'agenzia interinale Randstad), che devono avere diritti equiparabili ai colleghi contrattualizzati con contratto collettivo nazionale agroalimentare".

Al presidio, al quale sono intervenuti i rappresentanti nazionali delle categorie (Giuseppe Cillis, Mattia Pirulli e Pasquale Lucia), hanno partecipato in segno di solidarietà anche sindacalisti delle categorie degli agroalimentaristi (Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil) e delle confederazioni regionali e territoriali di Cgil, Cisl e Uil.


Nella foto: Mattia Pirulli, Pasquale Lucia, Giuseppe Cillis

"La manifestazione unitaria - hanno detto Luca Solano (Nidil Cgil), Rocco Ricciarelli (Felsa Cisl), Roberta Giovannini (Uiltemp) - ci vede sostanzialmente impegnati per unico obiettivo per rappresentare il disagio di lavoratori stagionali. Chiediamo per questo la revisione dell’aumento contributivo dello 0,5 per cento, introdotto dal Decreto Dignità, ad ogni rinnovo contrattuale.

Questo rischia di penalizzare ulteriormente i lavoratori più deboli e paradossalmente quelli con più anzianità lavorativa. Ciò potrebbe comportare per l’azienda una perdita di professionalità maturate nel tempo e ingenerare un pericoloso meccanismo di turn over. Il nostro auspicio è quello di trovare soluzioni condivise attraverso strumenti concertativi con Agenzia e Eskigel per salvaguardare la continuità occupazionale”.