economia

Cro, anche la Commissione Capigruppo apprezza l'iniziativa della Fondazione

venerdì 8 marzo 2019
Cro, anche la Commissione Capigruppo apprezza l'iniziativa della Fondazione

Al plauso delle rappresentanze sindacali, avevano fatto seguito le perplessità ora ridimensionatesi del sindaco. Un nuovo sviluppo si è avuto, infatti, giovedì 7 marzo nella Sala delle Quattro Virtù del Palazzo Comunale con la Commissione Capigruppo che ha ascoltato in audizione Marco Fratini, in qualità di componente indicato dal Comune nel Consiglio di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Oggetto dell’incontro, la decisione intrapresa giovedì 28 febbraio sia dal CdA che dal Consiglio di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e resa pubblica dal presidente Gioacchino Messina sabato 2 marzo di proporre a Banca Popolare Bari l’acquisizione della loro partecipazione di maggioranza della banca locale orvietana.

In questa sede, Fratini ha più volte confermato ai capigruppo presenti - Andrea Taddei (Pd), Roberta Tardani (FI), Stefano Olimpieri (IeT/Lega), Lucia Vergaglia (M5S) ed il presidente Angelo Pettinacci (Pd) - la forte e decisa volontà della Fondazione CRO di voler essere attore protagonista del futuro dei destini della Cassa di Risparmio di Orvieto e per far questo il primo obiettivo è appunto quello di riprendersi la partecipazione di controllo della banca medesima.

Il rappresentante della Fondazione, inoltre, sollecitato dai consiglieri comunali presenti, ha voluto sottolineare più volte che l’operazione formalizzata non deve considerarsi un’operazione spot di comunicazione, bensì una vera e propria operazione finanziaria ponderata da mesi dalla Fondazione stessa e supportata da attente analisi normative, finanziarie ed economiche.   Alle domande dei consiglieri, Fratini ha confermato che l’operazione è già all’attenzione sia dell’attuale socio di maggioranza della CRO (Banca Popolare di Bari) che monitorata da Banca d’Italia e Ministero dell’Economia (MEF).

Fratini ha voluto, infine, togliere alcuni dubbi che erano circolati in città sulla fattibilità giuridica dell’operazione stessa a supporto della quale ha portato in commissione sia riferimenti normativi che esempi concreti di banche/casse risparmio che ad oggi risultano essere ancora controllate dalle Fondazioni bancarie. Una su tutte, ad esempio, CR Volterra dove la proprietà è al 75% della Fondazione, 20% Credit Agricole e 5% di altra Fondazione del territorio di riferimento della banca.

Al termine della riunione, i capigruppo, nel ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio Orvieto per la disponibilità concessa e con la promessa di potersi aggiornare non appena ci saranno novità di rilievo a riguardo, si sono espressi all’unanimità apprezzando positivamente l’iniziativa intrapresa dalla Fondazione che “va nell’interesse del territorio, dei clienti della Cassa, del personale della banca e di tutto il tessuto economico locale composto di molti piccoli e medi artigiani, commerciati ed imprenditori agricoli”.