economia

Protesta del latte. Aics: "Prezzo adeguato difende principalmente i consumatori"

lunedì 18 febbraio 2019
Protesta del latte. Aics: "Prezzo adeguato difende principalmente i consumatori"

Continua la lotta degli allevatori sardi per l'ottenimento di un giusto prezzo di cessione del proprio latte all'industria della trasformazione in prodotti caseari. E continuano le iniziative di solidarietà che oltre ad esprimere vicinanza emulano la protesta, così come è avvenuto sabato 16 febbraio a Viterbo. La Coop, intanto, ha fatto sapere che riconoscerà agli allevatori 1 euro per il litro di latte di pecora. Non arriva per prima, così come rivendicato da NaturaSì, ma in termini dimensionali rappresenta un'adesione che può fare la differenza per molti allevatori. 

"La morale - afferma Andrea Nesi responsabile ambiente di AICS - è che si può effettivamente pagare questo prezzo. E la battaglia che si consuma, a nostro avviso, è tutta a danno o favore del consumatore. Difatti mettere sotto pressione il produttore con prezzi troppo bassi può portare anche a distorsioni della qualità che ricadranno infine sull'utente finale. Il consumatore deve poter contare su un prodotto sano ad un giusto prezzo, vale per il pecorino sardo e per qualsiasi altro prodotto di filiera.

Mettere in relazione il prezzo alla produzione con la volontà del consumatore di avere un prezzo basso, serve solo a garantire lo status quo di tutti i passaggi che si consumano tra i due attori principali. Se i consorzi di tutela non svolgono con efficacia il proprio ruolo vanno abbandonati senza riflettere un solo attimo. I produttori ed i consumatori devono potenziare il percorso di avvicinamento già iniziato.

Sempre più spesa in azienda del territorio, sempre più acquisti coscenzioni in grande distribusione organizzata (bollini di garanzia - Produttore felice, Qualità garantita!) che dovrà seguire l'esempio di NaturaSì e COOP. AICS nell'interesse principale dei propri 1.200.000 soci sportivi ha già iniziato un percorso di qualificazione di aziende virtuose che compensano con la qualità le ridotte dimensioni. Presto la proposta di un albo pubblico dei patti virtuosi in ambito agroalimentare".