economia

"Lazio, terra di matrimoni". In crescita il turismo del wedding

giovedì 7 febbraio 2019
di Davide Pompei
"Lazio, terra di matrimoni". In crescita il turismo del wedding

"Se oggi i castelli medievali, i parchi, i giardini e le ville storiche del Lazio rappresentano le location più ambite al mondo per matrimoni romantici, lo si deve all'impegno per il recupero e la valorizzazione del grande patrimonio culturale e ambientale regionale lasciato da tempo all’incuria e all’abbandono. Dalla riqualificazione del Castello di Santa Severa, oggi una delle mete più gettonate per weekend romantici, al progetto di recupero della Rete delle Dimore Storiche in tutti i territori, al sostegno di Civita di Bagnoregio, la città che muore, oggi candidata al Patrimonio Unesco, sono tanti gli esempi e le storie di successo, motivo di attenzione per wedding planner e tour operator".

L'intenzione della Regione Lazio di continuare ad investire in questa direzione è supportata dalla convinzione che "il nostro patrimonio di bellezza è la base per lo sviluppo del territorio, dell’economia e del turismo". Lo ha ribadito l'assessore regionale Lorenza Bonaccorsi, sue le deleghe al turismo e alle pari opportunità, in occasione di "Roma Sposa 2019". Il contesto del 31esimo Salone Internazionale della Sposa, la mostra di settore più importante d’Italia rivolta ad un target attento ed esigente proveniente da tutto il Paese – oltre 40.000 i visitatori contati a "La Nuvola" di Fuksas, insieme a 300 espositori ed oltre 2000 brand presenti – non ha presentato solo la più aggiornata panoramica sul mondo del wedding.

Ma è servito anche a ribadire quanto intorno al "mercato" che ruota intorno al "giorno più bello" e che lo rende tale siano legate nuove forme di turismo. E quanto la crescita del settore sia legata alla strategia di sviluppo a 360 gradi che le strutture del territorio sono in grado di offrire a chi, facendo i conti con il portafoglio, prima ancora che con i sentimenti, decide di promettersi amore eterno, come il fascino di certe location. Non è un caso se a gennaio l'Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae, per rispondere alle numerose richieste, ha stipulato una convenzione con il Comune di Tivoli per celebrare i matrimoni civili sia nei due siti Unesco che nel complesso monumentale del Santuario di Ercole Vincitore.

Perché "la celebrazione di un matrimonio, nonché la costituzione di un’unione civile, sono tra le massime espressioni del rapporto tra le istituzioni e i cittadini ed è intento delle Villae, contribuire alla valorizzazione di questi momenti, mettendo a disposizione luoghi che facciano da prestigiosissima cornice. Allo stesso tempo, esse arricchiscono i siti, conferendo loro una maggiore forza comunicativa ed emozionale". E non è un caso neanche che nella vetrina che promuove l’intera filiera produttiva, nello spazio laziale fossero presenti le migliori realtà creative dell’artigianato artistico, 14 aziende e 47 imprese del territorio, dai talenti della moda in bianco o da cerimonia, della gastronomia, dell’audiovideo e dei servizi. 

Tutto quello che serve (?) per dirsi "Sì".