economia

Precariato nel servizio sanitario regionale, la Cisl chiede una completa risoluzione

martedì 19 dicembre 2017
Precariato nel servizio sanitario regionale, la Cisl chiede una completa risoluzione

Il Coordinamento per le politiche socio-sanitarie della Cisl dell’Umbria d’intesa con le due categorie professionali della Cisl Medici e della FP Cisl chiede alle Aziende Sanitarie ed alla Regione dell’Umbria di provvedere con urgenza alla stabilizzazione del precariato (Dirigenza Medica, Sanitaria e Comparto), quale elemento fondamentale per garantire professionalità e continuità nei servizi sanitari della Regione.

La Cisl sottolinea come ad oggi ormai ci siano tutte le condizioni giuridiche ed amministrative (D. Lgs. 75/2017 e relativa Circolare Ministeriale) che permettono di sanare tutte le posizioni di precariato esistente in sanità sia della Dirigenza che del Comparto. "Ora - scrive in una nota - per le aziende non ci sono più alibi ed è opportuno che la Regione indichi percorsi univoci per garantire omogeneità ed evitare che ogni azienda proceda con tempi ed interpretazioni delle norme differenti, creando disparità tra il personale".

"La Cisl dell’Umbria e delle sue categorie - rincara il segretario generale regionale Cisl Umbria, Ulderico Sbarra - chiede con determinazione la stabilizzazione del personale precario della sanità dando piena ed integrale attuazione a quanto previsto dalla recente normativa e di ritenere prioritaria la stabilizzazione prima di procedere a qualsiasi altra nuova selezione del personale delle aziende sanitarie e dell’istituto zooprofilattico".

 


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