economia

Fondazione Cro: "Cassa di Risparmio Spa deve permanere punto di riferimento degli Orvietani"

mercoledì 19 aprile 2017
Fondazione Cro: "Cassa di Risparmio Spa deve permanere punto di riferimento degli Orvietani"

"La Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto ha ricevuto, il 12 aprile u.s., una lettera del Comitato Praesidium, destinata ai Soci dell’Ente. In assenza di sottoscrizione, si può sostenere che l’autore della stessa sia riconducibile al Presidente del ricordato Comitato, Ing. Fabio Giovannella. E’ bene immediatamente precisare che l’attuale Consiglio di Amministrazione della Fondazione è stato rinnovato, per quattro quinti, in data 4 luglio 2016.

Senza indugio, il menzionato Organo di Amministrazione ha ritenuto di ribadire il ruolo della Fondazione, come espressione della Città di Orvieto e del conseguente spirito di servizio che deve accumunare coloro che sono chiamati a ricoprire le cariche dell’Ente. Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di definire, non appena superate le prime urgenze, la sua missione e le azioni che sarebbero state poste in essere per rendere concreti i rammentati auspici.

Rammentiamo, solo per una corretta precisazione dei fatti, che la Fondazione ha iniziato un percorso di apertura verso tutti i possibili interlocutori. A riprova, sono gli incontri con le Istituzioni Locali, Regionali ed i Sindacati. Da quanto detto, appare evidente che, su questo punto, non esiste antinomia di posizioni tra la Fondazione e Praesidium. Cosa diversa sono gli interessi che i due soggetti giuridici tutelano: la Fondazione, quelli della Città e del patrimonio derivante dal conferimento nell’Azienda Bancaria, il Comitato Praesidium, quelli dei sottoscrittori le azioni della Banca Popolare di Bari e, quindi, di una quota del risparmio locale. Pur nella diversità dei ruoli, riteniamo che la necessità della Cassa di Risparmio Spa di permanere quale punto di riferimento degli Orvietani, sia un comune obiettivo di primaria importanza.

Al di fuori del precedente inciso, uno dei primi argomenti affrontati dal Consiglio di Amministrazione, e non poteva essere altrimenti, è stato il noto collocamento di azioni, da cui nascono le doglianze di Praesidium. Dispiace che oggi, in presenza della prima richiesta di incontro (si ripete, del 12 aprile 2017), la Fondazione sia tacciata di un’ingiustificata chiusura verso un Comitato, voce di alcuni cittadini, comprensibilmente rammaricati dall’esito di importanti investimenti.

Questo, per affermare che, nel rispetto delle reciproche posizioni, sarà, nel breve, programmato l’auspicato appuntamento, dando seguito all’unica istanza pervenuta in tale senso. Inutile dire che la Fondazione è aperta, da sempre, a valutare progetti ed interventi che favoriscano il tessuto culturale ed economico della Città di Orvieto. Se esistono indicazioni, in proposito, saranno sicuramente esaminate. Ultimate le precedenti affermazioni di principio, è bene rimarcare che il patrimonio della Fondazione è costituito, per una rilevante parte, dalla partecipazione nella Cassa di Risparmio di Orvieto Spa.

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione cerca di tutelare, con gli strumenti a disposizione, questo bene estremamente rilevante per il nostro contesto economico. Sono a cuore dell’Ente le posizioni dei numerosi dipendenti, che la Banca occupa, ed il contributo che un Istituto di Credito locale può dare all’area di interesse. Passando ad elementi più concreti, la Fondazione esprime tre membri del Consiglio di Amministrazione della Banca, che si muovono in autonomia, e può sensibilmente intervenire in presenza di operazioni straordinarie.

Nessun intervento ostativo al collocamento delle più volte ricordate azioni poteva, pertanto, essere coltivato dalla Fondazione, né, peraltro, quest’ultima è stata informata della citata operazione, per un parere consultivo. Da ultimo, siamo dolenti di dover prendere atto delle affermazioni dell’Ing. Fabio Giovannella, in merito ad un pacchetto di azioni della Banca Popolare di Bari, asseritamente cedute dalla Fondazione in prossimità degli eventi che hanno inciso sul valore dei titoli. Il Presidente del Comitato, senza indulgere nei termini, condiziona detta cessione alla preventiva conoscenza, da parte della Fondazione, della prossima caduta del corso delle azioni. Ad oggi, non abbiamo letto nessuna smentita dell’Ing. Fabio Giovannella. Non nascondiamo che un intervento in tale senso, o una correzione del testo reso pubblico, sarebbe fortemente gradita.

Sul punto, basti dire che la delibera di abbandono dell’investimento, in argomento, è stata assunta dalla Fondazione nella riunione consiliare del 7 novembre 2014. La Banca Popolare di Bari ha effettuato il collocamento dell’aumento di capitale dal 24 novembre 2014 al 24 dicembre 2014. In data 8 gennaio 2015, è stato comunicato, dalla Fondazione alla Cassa di Risparmio Spa, l’ordine di vendita delle azioni della Banca Popolare di Bari.

E’ bene rammentare che, stante la vigorosa richiesta dei più volte ricordati titoli, dal 25 maggio 2015 al 12 giugno 2015 è stato effettuato un nuovo collocamento di azioni, a seguito di una riapertura dei termini per esaudire le prenotazioni non soddisfatte. Rammentiamo che durante le operazioni di collocamento di nuovo capitale, opera il blocco delle vendite di azioni, con la conseguenza che solo il successivo 7 agosto 2015, è stato evaso il citato ordine di vendita emesso dalla Fondazione (valuta 11 agosto 2015)".

 

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO
PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
IL PRESIDENTE
(Vincenzo Fumi)