economia

Privatizzazioni dei servizi pubblici. Gnagnarini: "Nessuna volontà vessatoria"

giovedì 1 dicembre 2016
Privatizzazioni dei servizi pubblici. Gnagnarini: "Nessuna volontà vessatoria"

Il consiglio comunale ha trattato mercoledì 30 novembre la questione relativa alla esternalizzazione di parte dell’Ufficio Tributi sollevata dall’interpellanza di Stefano Olimpieri, capogruppo di "Identità e Territorio", che ha chiesto all’Amministrazione Comunale “per quali ragioni si è depotenziato l’Ufficio Tributi e poi si è ricorso ad una società privata che costa ai contribuenti 43.920 euro in due anni”.

"Il consigliere - ha replicato l'assessore alle Finanze e al Personale, Massimo Gnagnarini - esordisce parlando di incarico di esternalizzazione alla Dogre srl poi però precisa che è un pezzo del processo di accertamento dei tributi ma solo a supporto dell’ufficio tributi che, da circa un anno, gestione ‘in house’ il servizio precedentemente esternalizzato. Sorvolo sui giudizi politici ma vado alla parte finale dell’interpellanza ovvero il perché si è ricorso al soggetto privato. L’Amministrazione Comunale non ha affatto depotenziato l’Ufficio Tributi, perché se è vero che una unità dell’ufficio è stata spostata in altro servizio, in realtà è stato anche costituito un gruppo di lavoro ‘ad hoc’ con di funzioni di verifica.

La società Dogre specializza sul mercato elettronico possiede un know-how sulla delocalizzazione delle attività, che è utile alla conoscenza precisa del nostro territorio comunale finalizzata alla costituzione di un data base. La ditta non tocca denaro perché tutta la gestione è in capo agli uffici comunali. In anteprima, comunico che dal lavoro da essa finora effettuato emerge che, rispetto ai vecchi data base, abbiamo trovato una situazione che quantomeno è di 1 a 2; vale a dire che su due rilievi effettuati, il Comune era a conoscenza soltanto di una posizione. Non c’è dunque alcuna volontà vessatoria del Comune ma il puro intento di ridurre le tariffe di suolo pubblico e imposta di pubblicità improntato al pagare meno ma pagare tutti”.

Insoddisfatto della risposta, Olimpieri."La delibera - ha detto - parla anche di riscossione da parte del soggetto individuato. Il gruppo ‘ad hoc’ significa: o la mancanza di fiducia nell’apparato comunale o una pura vendita di fumo. Non vorremmo che questa società faccia il gendarme per compensare eventuali mancati pagamenti e quindi mancati incassi da parte del Comune, quando il Comune stesso fa concessioni".