economia

Centro Studi Città di Orvieto verso il rilancio, approvato il consuntivo 2015

giovedì 21 luglio 2016
Centro Studi Città di Orvieto verso il rilancio, approvato il consuntivo 2015

Il CdA della Fondazione Centro Studi Città di Orvieto ha approvato giovedì 14 luglio il consuntivo 2015 che si chiude con un risultato economico positivo di 31.502 euro. “Dato che dimostra come le risorse generate direttamente dalle attività ordinarie consentono al Centro Studi non solo di sostenere i costi caratteristici della gestione corrente - spiega il presidente Matteo Tonelli (nella foto) - ma anche di far fronte al pagamento della quota annuale di ammortamento del debito pregresso su cui questo CdA è intervenuto per consentire il rilancio del Centro Studi.  E’ però una situazione fragile che non permette di ‘volare’. Come è noto, infatti, la quota annua di ammortamento è il risultato del consolidamento e dilazione nel medio-lungo termine delle passività pregresse che rallenta la capacità di nuovi investimenti in attività formative e culturali e determina un impegno finanziario ulteriore rispetto alla gestione ordinaria, ma che grava comunque su di essa”.

“Il 2015 – aggiunge - è stato caratterizzato dal versamento del contributo ordinario del Socio Comune di Orvieto di 20.000 euro dopo molti anni di assenza, aspetto importante che segna, speriamo definitivamente, l’impegno reale dell’Amministrazione Comunale nel rilancio del CSCO.  A questo proposito, non dobbiamo ignorare che in assenza di prossime attività in grado di generare risorse straordinarie, tale quota di copertura delle passività pregresse assorbirà prevedibilmente ancora per i prossimi anni le risorse generate dagli utili della gestione corrente.

In conclusione, il bilancio 2015 del Centro Studi, considerato nel suo complesso, è pienamente rappresentativo delle linee guida, dei valori e degli obiettivi che il Consiglio di Amministrazione ha fatto propri sin dal suo insediamento: il lavoro costante e l’attenzione quotidiana che garantiscono il corretto funzionamento della struttura; la gestione rigorosa ed oculata delle risorse economiche e finanziarie non soltanto necessaria per poter affrancare in tempi brevi il CSCO dal peso della sua storia recente, ma quale elemento fondamentale di trasparenza e gestione virtuosa che vogliamo sia individuabile come il primo segno distintivo della nostra azione.

Merita anche sottolineare che – almeno allo stato attuale - permane un’evidente sproporzione tra la liquidità generata dalla gestione tipica e quella necessaria al soddisfacimento degli obblighi patrimoniali. Tutto ciò si riverbera almeno su due aspetti: 1) potrebbe essere necessario attingere a ulteriore capitale di debito per saldare il deficit di cassa; 2) potrebbe essere fortemente ostacolato il processo d’investimento tendente anche a diversificare opportunamente le fonti di fatturato”.

Sui dettagli del Consuntivo 2015, il Presidente del CdA del Centro Studi aggiunge:
Gestione ordinaria. Il risultato della gestione corrente non presenta elementi e poste di particolare significatività, nel senso che rappresenta una situazione economica positiva in un contesto di budget limitato nei valori di componenti economici positivi e negativi. Ciò è il risultato dell’oculata programmazione economica nella gestione della Fondazione, con particolare attenzione al contenimento dei costi di gestione sempre rigorosamente mantenuti entro valori compatibili con le entrate derivanti dalla gestione ordinaria.

Sotto il profilo finanziario tutto questo ha consentito di onorare regolarmente il pagamento degli impegni correnti (retribuzioni, contributi e imposte, fornitori), inoltre ha consentito di rispettare le rateazioni degli impegni pregressi e precisamente, per l’esercizio 2015, le retribuzioni arretrate ante 2013 come concordate con i dipendenti in sede di accordo sindacale (alcune delle quali interamente saldate), la rateazione concordata con i fornitori e la rateazione concordata con l’Università di Perugia.

Partite straordinarie. Il bilancio dell’esercizio 2015 non presenta partite straordinarie significative e ciò per effetto della revisione analitica ed approfondita effettuata nella chiusura del bilancio dell’esercizio 2014 dove i saldi patrimoniali furono oggetto delle opportune rettifiche che hanno generato un Fondo Rischio Sopravvenienze di importo significativo, capace perciò di assorbire l’eventuale manifestarsi di eventi negativi non conosciuti e non prevedibili.

Al riguardo, all’inizio del 2016 si è manifestata una sopravvenienza di 9.000 euro determinata dalla necessità di transigere una causa di lavoro intentata contro il Centro Studi sin dal 2009. La scelta della soluzione transattiva è stata decisa dal CdA dopo un’attenta valutazione dello stato del contenzioso e a fronte del rischio concreto di soccombenza per un importo di molto superiore alla cifra concordata. Tale sopravvenienza non impatta negativamente sul conto economico proprio grazie al Fondo Rischio Sopravvenienze creato nel bilancio del 2014, che ha completamente ammortizzato l’importo di 9.000 Euro corrisposto a seguito della transazione, importo che ha però evidentemente avuto effetto sotto il profilo finanziario in questo inizio del 2016 essendo stato interamente corrisposto.

La situazione e l’andamento finanziario. Dal punto di vista finanziario va sottolineato il fatto che il risultato positivo della gestione economica, senz’altro significativo soprattutto se rapportato al complessivo budget quantitativamente limitato, non è ancora sufficiente a sostenere da solo l’onere determinato dai noti impegni finalizzati al risanamento patrimoniale della Fondazione.

Nel 2015 abbiamo avuto a disposizione risorse per complessivi 34.554 euro di cui 14.554 di utile finanziario e 20.000 da quota associativa del Comune di Orvieto, a fronte di impegni per il pagamento di posizioni preesistenti ante 2013 di circa € 50.000 nello stesso anno 2015.
Tenuto conto di questa necessità contingente è stato acceso un finanziamento di 15.000 euro con rimborso triennale, che ci ha consentito di rispettare tutti i pagamenti in scadenza e mantenere a pareggio la gestione finanziaria. La decisione di accendere un nuovo finanziamento è stata valutata attentamente dal Consiglio di Amministrazione, sulla base della ragionevole certezza di un costante incremento delle attività, e conseguente miglioramento del risultato economico già dal 2016 e per i prossimi esercizi in misura sufficiente a consentirne il regolare rimborso. A tale proposito, le rate del finanziamento scadute sino ad oggi sono state puntualmente rimborsate.

Fondo di Dotazione della Fondazione, come è noto fu estinto nel 2012 per effetto delle azioni esecutive promosse dai creditori. Nell’esercizio 2015, seppure con la somma simbolica di 1.000 euro, il Consiglio di Amministrazione ha voluto ripristinare. Si tratta evidentemente di un valore simbolico, ma proprio in questo senso il CdA ha voluto che nel bilancio 2015 fosse nuovamente presente una somma depositata a Fondo di Dotazione, per dare un segnale concreto di inizio di un nuovo ciclo virtuoso per il prossimo futuro del Centro Studi, segnale che in questo modo si è voluto rendere percepibile anche dalla lettura del bilancio”. Il Bilancio e i documenti ad esso allegati sono pubblicati sul sito della Fondazione a questo link.

Da parte sua il sindaco Giuseppe Germani esprime soddisfazione e si congratula per i risultati raggiunti. “La decisione di continuare a mantenere il Centro Studi, presa trasversalmente qualche anno fà dal Consiglio Comunale di Orvieto con l’allora sindaco Concina – osserva - era la decisione giusta. Decisione che oggi inizia a dare i risultati sperati. La strada da fare per il rilancio e il completo risanamento è ancora lunga, ma vi sono tutte le premesse e le possibilità per raggiungere il risultato di consolidare il fatto che il nostro CSCO è uno degli asset fondamentali della nostra Città. Un ringraziamento particolare a tutto il CdA e al personale della struttura”.