economia

Anche Orvieto firma il protocollo d'intesa per la candidatura del merletto a patrimonio Unesco

martedì 21 luglio 2015
Anche Orvieto firma il protocollo d'intesa per la candidatura del merletto a patrimonio Unesco

Nell’ambito del cluster di Cittaslow International che fino al 31 agosto presenta all’Expo Universale i progetti delle CITTASLOW per un Pianeta Sostenibile, questa mattina presso il PADIGLIONE S1-KIP SCHOOL-FAO-ONU nello spazio LABORATORIO ORVIETO CITTASLOW che sarà presente fino al 22 luglio, è stato firmato il Protocollo d’Intesa delle Comunità aderenti al progetto di Candidatura del Merletto Italiano a Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.

Il Protocollo d’Intesa è stato sottoscritto dai rappresentanti dei Comuni di: Bologna, Bolsena, Cantù, Chiavari, Forlì-Meldola, Gorizia, L’Aquila, Latronico, Orvieto, Varallo Sesia e Venezia che portano avanti questa tradizione. La “rete” dei Sindaci delle città è coordinata dal Sindaco di Bolsena, Paolo Equitani, mentre la “rete” delle 18 Fondazioni bancarie che vi hanno aderito è coordinata dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Vincenzo Fumi.

Nel documento, si stabilisce di costituire una “rete” e di aderire, promuovere, sostenere, anche finanziariamente, il Progetto di Candidatura del Merletto Italiano a Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. In particolare, i Comuni si impegnano a promuovere eventi, incontri, manifestazioni a supporto del Progetto, secondo quanto espresso dalle direttive UNESCO. La “rete” dei Comuni si impegna, inoltre, ad effettuare quanto altro è necessario, compreso anche l’apporto amministrativo, per l’esito positivo del Progetto.

La formalizzazione ed il coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali sono considerati necessari ed indispensabili, per l’iter del Progetto, in quanto l’UNESCO, tiene in grande considerazione le Amministrazioni locali detentrici della storia, delle tradizioni e della cultura del territorio delle Comunità.
Di qui l’esigenza di un lavoro comune e della stretta collaborazione tra le Istituzioni, indispensabile per dare visibilità, non solo nazionale, alle attività del settore, finalizzate alla divulgazione, salvaguardia, tutela e promozione del Merletto Italiano.

All’interno del progetto che fa capo al Comune di Bolsena e portato avanti da almeno due anni dalla Prof.ssa  Maria Vittoria Ovidi, Presidente dell’Associazione “Bolsena Ricama”, ha confluito anche l’Osservatorio dei Mestieri d’Arte di Firenze, che insieme alla Fondazione Cologni Mestieri d’Arte, segue da vicino l’iter del progetto che è espressione del grande patrimonio artistico italiano legato al merletto ed espressione del “savoir faire” femminile nella storia delle Arti Decorative Italiane.

La firma del Protocollo d’Intesa è stata preceduta dalla conferenza di presentazione del progetto a cui sono intervenuti il Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, il Sindaco di Bolsena, Paolo Equitani, la Prof.ssa Maria Vittoria Ovidi, e i rappresentanti dei Comuni di Comuni di Cantù e Chiavari, Francesco Pavesi e Maria Stella Mignone. Da parte sua il Sindaco Germani ha posto l’accento sull’accoglienza di Cittaslow ed ha ringraziato tutti i Sindaci, lo staff organizzativo coordinato da Luisa Borgna del Comune di Orvieto, sottolineando che “la rete delle città che vantano una lunga tradizione nella lavorazione del merletto è importante per risvegliare quest’arte antica molto radicata nei territori italiani”.

Inoltre, ha formulato “l’auspicato che le Città aderenti possano lavorare presto insieme, per realizzare eventi annuali da tenersi nelle singole città, ma tutte improntate a tenere alta l’attenzione su questa importante lavorazione artigianale, espressione tipica della creatività femminile”. Il Sindaco ha infine ringraziato il Consorzio dei Vini di Orvieto che ha offerto il brindisi ed ha sostenuto con la sua presenza le tre giornate di Orvieto all’interno del Padiglione.

La Prof.ssa Maria Vittoria Ovidi ha ringraziato a sua volta le 18 Fondazioni Casse di Risparmio italiane che hanno aderito al progetto ed ha ribadito l’esigenza di una vera struttura territoriale che lavori in stretta sinergia, sul modello di alcune esperienze straniere. Ovidi, ha ricordato che il progetto ha mosso i primi passi circa due anni fa, quando a Parigi ha incontrato Mme Marie-Hélène Bersani, direttrice del Mobilier National, che ha in carico anche l’atelier del Merletto di Alencon, Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.

“Di qui - ha detto – l’idea di lavorare ad un progetto che permettesse anche all’Italia di fregiarsi di questo importantissimo riconoscimento. Ho messo insieme le Comunità di cui conoscevo le responsabili, ho contattato la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ho presentato la richiesta al Presidente Prof. Giovanni Puglisi e, nel luglio scorso, la Commissione ha accettato la richiesta ed ha passato il Progetto al MiBact per l’istruttoria. Le Comunità si sono riunite a Bolsena il 6 e 7 settembre 2014, poi il 26 e 27 marzo 2015, poi ancora il 21 maggio a Venezia, a Palazzo Mocenigo. Una data, quella del 21 maggio, suggerita dalla Commissione UNESCO non solo per ricordare il 10° anniversario della giornata mondiale per le diversità culturali, ma anche con il grande appuntamento internazionale delle Giornate Europee dei Mestieri d’Arte che in tutta Europa danno rilievo e visibilità all’Artigianato d’Arte”.

“Al fine di supportare il Progetto dal punto di vista amministrativo e garantire un aiuto finanziario – ha aggiunto - è stata creata la ‘rete’ dei Sindaci delle città coinvolte e quella delle Fondazioni bancarie. Oggi, su proposta del Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, che ringrazio, presentiamo questa idea a Milano EXPO. Il prossimo appuntamento delle Comunità sarà a Bolsena per ‘Bolsena Biennale’ dal 17 al 20 settembre che inserirà nel programma anche la ‘pièce’ teatrale ‘Il filo senza tempo: le merlettaie raccontano...’ realizzato a Venezia con la regia di Maria Chiara Serravalle. Questo per rafforzare i legami che devono creare intesa tra le nostre città. Inoltre, nel prossimo mese di ottobre parteciperemo alla Biennale del Merletto di Cantù, mentre nella prossima primavera, si organizzerà un evento a Bologna, ai Musei Civici. In giugno, contiamo di avere un altro evento ad Orvieto”.

“Spero che questo progetto sia aiutato da tutti coloro che credono nel grande patrimonio artistico italiano legato al merletto – ha concluso - espressione del ‘savoir faire’ femminile nella storia delle Arti Decorative Italiane. Una tradizione plurisecolare che ha fatto dell’Italia la grande maestra europea sia nel merletto ad ago che in quello a fuselli. Occorre puntare molto sulla formazione, in questo senso, con il Dirigente scolastico di Bolsena, d’accordo con la D.ssa Antonella Cassisi, responsabile della Scuole Associate UNESCO, il prossimo anno scolastico a Bolsena nella classe terza elementare, inizierà la Scuola di Merletto che, in accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione, dovrebbe passare in via sperimentale in tutte le Comunità. Dunque c’è molto da fare e c’è desiderio di una collaborazione fattiva ed entusiasta per portare a buon fine questo progetto. Di scuro l’intesa tra i Sindaci, è un intervento formale e risolutivo per il complicato iter burocratico ancora da percorrere”.

Francesco Pavesi, Vice Sindaco del Comune di Cantù ha sottolineato dal canto suo che “il merletto non deve scomparire ma deve essere valorizzato” ed ha annunciato che dall’11 al 25 ottobre prossimo si terrà la Biennale del Merletto dove saranno esposti preziosi esemplari storici di questa antica arte. “Il merletto è ancora oggi una realtà importante e un punto di forza per valorizzare il presente” ha aggiunto, parlando della proficua esperienza realizzata dal Comune di Cantù in collaborazione con il Politecnico di Milano per la promozione di progetti di valorizzazione del merletto legato ai grandi nomi del design.

Anche Maria Stella Mignone, Assessore alla Cultura del Comune di Chiavari dove si produce il macramé e grana di riso punto di forza dell’arte del merletto ha ribadito che “la riscoperta del merletto ha un valore economico. Produce economia perché ricrea una offerta rispetto ad una domanda ancora sopita. Naturalmente la tradizione non si industrializza anche se si contamina con il design”. “Il percorso che oggi iniziamo – ha aggiunto – è molto importante. A Cantù è nato un piccolo museo del macramé che potrebbe ospitare eventi importanti”.

A chiudere gli interventi è stato il Sindaco di Bolsena, Paolo Equitani che ha ricordato “il nostro Comune sta lavorando da molti anni a questo progetto che ora si realizza grazie all’ottimo lavoro della Prof.ssa Ovidi. Il merletto può creare lavoro e scuole di formazione. E’ una patrimonio che produce cultura ed economia. Le Amministrazioni sono chiamate perciò a fare un grande lavoro anche perché le eccellenze producono cultura ed economia. Giudico ottima la sinergia instaurata fra tutti i Comuni che oggi sottoscrivono il Protocollo d’Intesa, a nome delle comunità che hanno nel loro patrimonio l’arte del fare. Desidero ringraziare il Sindaco di Orvieto, Germani che ha dato l’opportunità di presentare questa iniziativa all’interno dello spazio di Orvieto Cittaslow ad Expo Milano 2015”.

In chiusura, Luciano Gonnella responsabile del PADIGLIONE S1-KIP SCHOOL-FAO-ONU ha affermato che “un’idea da sviluppare nell’ambito del progetto della Città Italiane del Merletto è quella che riprende l’esperienza realizzata in Ecuador dove è stata costituita una Università dei Mestieri che lancia la RETE INTERNAZIONALE DEL FARE”. A tale riguardo, il Sindaco, Germani ha aggiunto che “i Fondi POR 2014/20 hanno una quota importante da spendere per la formazione, quindi i progetti potrebbero essere sostenuti finanziariamente anche in questo contesto”.

Fonte: Comune di Orvieto