economia

Il procedimento contro BNL arriva in Camera di Consiglio. Il Tribunale di Orvieto deciso a procedere per danno e truffa al Comune

domenica 10 febbraio 2013
Il procedimento contro BNL arriva in Camera di Consiglio. Il Tribunale di Orvieto deciso a procedere per danno e truffa al Comune

Si discute questa settimana in Camera di Consiglio, presso il Tribunale di Orvieto, la causa intentata dal Comune di Orvieto, per iniziativa della Giunta Concina, contro BNL per i titoli derivati (comunemente noti come swap) contratti a suo tempo dalla Giunta Mocio.

Sono due i procedimenti che pendono avverso BNL: un procedimento civile intrapreso dall'amministrazione orvietana e un procedimento penale attivato d'ufficio dalla Procura della Repubblica di Orvieto. Come aveva a suo tempo precisato il sindaco Concina, la sentenza n. 25516 della Corte di Cassazione che il 29 giugno 2012 aveva in sostanza confermato l'annullamento del sequestro delle somme disposto dal PM (dichiarando inammissibile il ricorso del PM avverso l'ordinanza del Tribunale di Terni che aveva accolto la richiesta di riesame presentata nell'interesse della Banca BNL avverso il decreto di sequestro preventivo emesso nei confronti dello stesso istituto di credito), nulla ha aggiunto o tolto al procedimento in sé.

E infatti i giudici di Orvieto - nonostante una sentenza della Cassazione che nell'ambito delle indagini sui contratti derivati stipulati dalla BNL con i Comuni di Messina e di Taormina, nel dichiarare illegittimo e infondato il sequestro preventivo di 17 milioni che il PM del Tribunale di Messina aveva ordinato a carico di Bnl, si pronuncia anche sulla non sussistenza del danno e della truffa - sono intenzionati a continuare sulla linea del procedimento penale e civile per danno e truffa al Comune da parte di BNL, sulla scorta della storica sentenza del Tribunale di Milano che nel dicembre 2012 ha comminato multe, confische e condanne.

Per l'amministrazione Concina, impelagata nell'ennesima crisi di giunta e in complicate e forse illegittime questioni interne nei rapporti tra amministratori e uffici, almeno questo potrebbe essere un successo.