economia

Il Pozzo della Cava tra i primi partner del concorso Wiki Loves Monuments

lunedì 17 settembre 2012
Il Pozzo della Cava tra i primi partner del concorso Wiki Loves Monuments

Il Pozzo della Cava è il primo monumento di Orvieto ad aver aderito alla campagna di diffusione delle immagini dei beni culturali attraverso Wikipedia; lusinghieri risultati anche su TripAdvisor e Facebook.

La gestione del complesso archeologico del Pozzo della Cava ha siglato nei giorni scorsi un accordo con cui concede a tutti i partecipanti al concorso fotografico Wiki Loves Monuments di poter fotografare ogni ritrovamento, mobile o immobile, presente nel percorso di visita del pozzo e di poter poi pubblicare le immagini con licenza Creative Commons CC-BY-SA 3.0.

Tutti, orvietani e turisti, potranno fotografare e condividere le immagini delle grotte del Pozzo della Cava, sia di archivio che nuove, iscrivendosi al sito Wikilovesmonuments.it. Wikimedia Commons, titolare di Wikipedia, la più famosa e consultata enciclopedia on line, ha infatti lanciato da poche settimane un concorso fotografico denominato "Wiki Loves Monuments", che coinvolge i cittadini e li invita a documentare il patrimonio culturale italiano con scatti da pubblicare sul web.

La disponibilità del Pozzo della Cava, già da anni molto ben segnalato su Wikipedia, arriva tra le
prime adesioni di musei e complessi monumentali italiani, in netto anticipo rispetto alla maggioranza
dei facenti capo al MiBAC e tra i pochissimi dell'Umbria.

Già da qualche tempo, poi, il Pozzo della Cava è presente in rete al di là del sito internet, sia su
Twitter che su Facebook, dove la sua pagina ufficiale ha totalizzato in pochi mesi quasi tremila fans.

Lusinghiera anche la posizione tra le "cose da fare" ad Orvieto di TripAdvisor, che colloca il Pozzo
della Cava tra i primi monumenti da visitare. Non meno interessante il consistente aumento di visitatori
sul sito partner Orvieto.info dal momento dell'inserimento del widget di InOrvieto, il progetto web in
perpetuo divenire finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.