economia

Slow Food per "Orvieto con Gusto". Il consumatore co-produttore e il valore dei piccoli mercati

giovedì 3 maggio 2012
Slow Food per "Orvieto con Gusto".  Il consumatore co-produttore e il valore dei piccoli mercati

Si è conclusa il primo maggio l'Ouverture di Primavera che prelude all'edizione autunnale della rinata manifestazione "Orvieto con Gusto". Nell'ambito dell'iniziativa A spasso con gusto, che da sempre costituisce il momento clou della manifestazione, domenica 29 aprile la Condotta Slow Food di Orvieto, partner di questa tredicesima edizione, si è fatta promotrice di un piccolo mercato di produttori e allevatori locali, organizzato secondo la filosofia dei Mercati della Terra di Slow Food: mercati contadini come luoghi di incontro, dove i produttori locali presentano prodotti di qualità direttamente ai consumatori, a prezzi giusti e garantendo metodi di produzione sostenibili per l'ambiente, con lo scopo di preservare la cultura alimentare delle comunità locali e contribuire a difendere la biodiversità.

Non è stato certo esaustivo, come afferma la fiduciaria della Condotta Carla Lodi, rispetto alle aziende presenti nel nostro territorio, che fortunatamente sono molto più numerose, ma è stata comunque una prima occasione per cercare di valorizzare il lavoro dei nostri agricoltori/allevatori, che cercano di mantenere un alto livello di qualità dei prodotti offerti nel rispetto dell'ambiente e del paesaggio, sempre più vituperato.

"Lo scontro con la concorrenza sfrenata della grande distribuzione, che poco ha a cuore la qualità dei prodotti - spiega Carla Lodi - e l'ingente e farraginosa mole di regole per la trasformazione e la vendita, pensata solo per la grande distribuzione, spesso non li mette nella condizione di sopravvivere come aziende. La Condotta e i produttori hanno quindi inteso presentare il mercato come un luogo d'incontro dove scambiare esperienze, dubbi, conoscenze tra produttori e consumatori, o meglio co-produttori: ossia consumatori che, nella filosofia slow food, vanno oltre il ruolo passivo che generalmente viene loro assegnato, che si interessano a quanti producono il loro cibo e a come lo producono, ai problemi legati a questo processo, diventando sempre di più soggetti attivi".

Per questa prima esperienza Slow Food Orvieto ha scelto aziende che offrono anche una visione del valore sociale dell'agricoltura, che utilizza i fattori produttivi dell'azienda agricola per garantire servizi alla persona, intervenendo a sostegno delle fasce più deboli della popolazione: soggetti con disabilità fisiche e psichiche, giovani in difficoltà.



Segue l'elenco delle aziende presenti al mercato di domenica 29 aprile, corredato da brevissime note esplicative, con l'invito, da parte di Slow Food, di andarle a conoscere direttamente nei luoghi di lavoro.

Azienda agricola Danilo Basili Loc Padella 38
L'azienda conduce un allevamento semi estensivo ovini (200 capi) alimentati solo al pascolo, ha una gestione familiare: padre e figlio. Le trasformazioni del latte in pecorino umbro e ricotta, sono condotte con metodo tradizionale: riscaldamento a fuoco, premitura a mano, stagionatura in locali naturali. L'azienda offre, inoltre, una produzione di olio extra vergine di oliva da oliveti estensivi e secolari.

Fattoria Il Secondo Altopiano Loc. San Quirico
L'azienda ha un allevamento semi-estensivo di capre da latte che conta circa 70 riproduttori di camosciate delle alpi di elevato pregio genetico. I metodi di allevamento sono rigorosamente naturali e hanno come primo obiettivo il benessere degli animali. I formaggi caprini sono ottenuti dalla lavorazione su modello francese di latte crudo,

Azienda agricola La Goccia Loc. Poggente 37
È un'azienda di circa 7 ettari, la coltivazione del terreno è fatta con i metodi naturali. I sette ettari sono suddivisi tra l'oliveto, un vasto e variegato frutteto e l'orto. Sono allevate 7 mucche della razza bruna alpina il cui latte è destinato alla produzione di formaggi a latte crudo con caglio vegetale.

Azienda agricola Ma'falda Loc. Prodo ss.bis 79
Nella fattoria sono presenti maiali di cinta senese, pecore scure della razza ouessant, di taglia piccola, provenienti dall'omonima un'isola della costa bretone, che forniscono carne di ottima qualità. Dall'allevamento delle capre camosciate delle alpi viene il latte destinato alla lavorazione dei formaggi, lavorazione che avviene nel piccolo ma attrezzato laboratorio della fattoria al termine di ogni mungitura.

Azienda agricola Poggio delle Ginestre Loc.Canonica 16
E' un'azienda di 23 ettari che produce nel proprio laboratorio marmellate e confetture i cui ingredienti sono principalmente prodotti nei terreni dell'azienda. L'azienda produce anche miele di acacia e millefiori e nocciole.

Azienda agricola Casa Parrina Loc. San Giorgio
E' un'azienda a conduzione familiare, di circa 11 ettari. E' una presenza ormai consolidata nel nostro territorio da oltre 20 anni. Il principale prodotto è il miele e i suoi derivati. Tutta la lavorazione è svolta artigianalmente.

Piccola fattoria degli Sgobbit Via Morrano Vecchio 152
La "piccola fattoria degli SGOBBIT" sorge nel 2003 con l'intenzione di focalizzare sull'agricoltura e sul cibo le attività dell'associazione, che ospita gruppi di ragazzi a rischio d'emarginazione sociale. Hanno scelto di costruire con materiali naturali e di riciclaggio; illuminare con energia proveniente da pannelli solari e pale eoliche, acqua calda da collettori solari. Offrono delle opportunità ormai quasi scomparse nelle città, muovere le mani in cerca di una soluzione, conoscendo l'origine delle cose di uso comune: com'è simpatico un maiale vivo, come si intreccia il vimini o il telaio, impastare l'argilla per fabbricare qualcosa di uso quotidiano, quali sono le erbe selvatiche commestibili e quali no, riconoscere i condimenti dai profumi, guardare sorgere la luna e vedere le stelle illuminarsi.

Cooperativa di solidarietà Oasi
E' una cooperativa di solidarietà che nasce nel 2004 con l'intento di recuperare oliveti abbandonati nella Selva di Meana, circa 600 piante. Attualmente sono state recuperate solo 200 ma sta continuando l'opera di recupero. Ad oggi la produzione è piuttosto limitata, circa 4 quintali di olio, la coltivazione è svolta con metodi assolutamente naturali. Le varie fasi lavorative, guidate da un esperto del settore, sono condotte insieme a persone con svantaggio accompagnate da operatori della cooperativa. Vicino al lavoro svolto direttamente sul campo sono organizzati laboratori integrati di sperimentazione per la conoscenza delle varie fasi della coltivazione dell'olivo.