economia

Lo sviluppo dell'olivicoltura in Umbria. Convegno a Collelungo di San Venanzo

lunedì 31 ottobre 2011
di Roberto Gonnellini
Lo sviluppo dell'olivicoltura in Umbria. Convegno a Collelungo di San Venanzo

"Il futuro dell'olio e di quello umbro in particolare sta nelle sue proprietà organolettiche. Ci stiamo avviando ad una produzione sempre più di qualità, dove a contare sarà l'elemento territoriale".

Lo ha detto Gianfranco Montedoro professore emerito alla facoltà di Agraria Università di Perugia  intervenendo al convegno organizzato a Collelungo di San Venanzo (Tr) dall'oleificio Pian delle Vigne. Occasione il 50°anniversario della società cooperativa agricola nata nel 1961 grazie all'azione di 140 soci.

Nel corso del convegno si è parlato di strategia di sviluppo dell'olivicoltura umbra per la salvaguardia di un prodotto di grande valore alimentare. Per Montedoro "esiste un decalogo per l'olivicoltore, ma anche per il frantoiano. Esistono cioè diversi accorgimenti di lavorazione (dai sistemi variabili di frangitori al denocciolatore) per migliorare la qualità del prodotto".

"In Umbria, - ha spiegato Montedoro, - va introdotta la potatura meccanica e occorre inserire nuovi sistemi di coltivazione" ha detto Giuseppe Fontanazza già Direttore ricerche olivicoltura CNR di Perugia. L'olio è di buona qualità ma va valorizzato anche in una logica di conservazione del nostro paesaggio."

Per Franco Andreoli presidente dell'oleificio, "l'attività svolta in questi anni dimostra come il legame tra il frantoio e il territorio sia divenuto inscindibile non solo per una valenza economica ma anche soprattutto per un carattere sociale, culturale e paesaggistico."

L'incontro è stato moderato dal giornalista Mino Lo Russo.

(fotografie Roberto Gonnellini)