economia

DOP a rischio per l'olio extra vergine di oliva umbro, allarme di Confagricoltura

martedì 14 giugno 2011
DOP a rischio per l'olio extra vergine di oliva umbro, allarme di Confagricoltura

Promozione della DOP a rischio per molti produttori d'olio umbri. A lanciare l'allarme è Confagricoltura Umbria che si dice seriamente preoccupata per la situazione di stallo amministrativo in cui versa il Consorzio di tutela dell'olio extra vergine di oliva DOP Umbria, attualmente con un Cda in scadenza dal novembre 2010, privo del riconoscimento al Mipaf, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, quale Consorzio di tutela.

"Questo vuoto decisionale, - rileva Confagricoltura Umbria, - può determinare una serie di problematiche ai produttori umbri, tutt'altro che secondarie.

Il mancato riconoscimento al Mipaf annulla infatti la facoltà del Consorzio di rilasciare il famoso bollino che certifica le DOP, oggi distribuito dal Parco 3A che è il soggetto certificatore. Ma anche la possibilità di adempiere a tutta una serie di operazioni che sono proprie del Consorzio, come controllare il prodotto lungo tutta la filiera, proporre eventuali adeguamenti del disciplinare di produzione dell'olio extravergine di oliva DOP Umbria anche in funzione di nuove esigenze riguardanti le innovazioni tecnologiche, l'immagine e il consumo; fornire assistenza e informazioni al fine di affermare la qualità e l'immagine dell'olio oggetto di tutela in Italia e all'estero e promuovere direttamente o partecipare a iniziative promozionali a favore dell'olio DOP "Umbria".

A ciò si aggiunge ancora un altro aspetto. I bandi comunitari, - nota Confagricoltura Umbria, - finanziano solo prodotti di qualità. Venendo a mancare un soggetto istituzionale, quale è il Consorzio, che ha il dovere di fare da collettore a questo sistema, sfida la possibilità per i soggetti aggregati di valorizzare l'immagine dell'olio. Sappiamo che il Consorzio di tutela ha provveduto ad inoltrare una istanza di riconoscimento al Mipaf, ma sappiamo anche che questi ha richiesto, per procedere in tal senso, modifiche statutarie."

Confagricoltura Umbria si dice "fortemente preoccupata perché potrebbe esserci un affievolimento della DOP, in quanto verrebbero meno i ruoli di valorizzazione e controllo ascrivibili al Consorzio. Preoccupa infine l'atteggiamento stagnante con cui si rimandano decisioni importanti che potrebbero sbloccare la situazione, quali ad esempio le modifiche del disciplinare e quelle statutarie, al fine di garantire il corretto funzionamento del Consorzio e tutelare gli interessi degli produttori di olive ed olio umbri."