economia

Confcommercio e Federalberghi: "inopportuno analizzare la ricettività orvietana senza dati di settore"

giovedì 26 maggio 2011

In merito ad alcune dichiarazioni apparse sulla stampa locale (ndr, non su questa testata), nelle quali Giuliano Santelli, delegato Comunale della Protezione Civile, avrebbe, dati alla mano, dato conto di una ricerca effettuata sulla ricettività orvietana, Confcommercio e Federalberghi comprensorio Orvietano "manifestano il loro stupore, - si legge in un comunicato stampa appena diffuso, - nel constatare come ad Orvieto scalino gli onori delle cronache personaggi che si improvvisano ricercatori e analizzatori del sistema turistico."

"Esprimendo valutazioni, - continua la nota, - senza spiegare come hanno svolto le loro analisi, chi e cosa hanno contattato, ma soprattutto con quali capacità professionali e con che tipo di strumenti possano essere arrivati a certe considerazioni. Vorremmo comprendere a che titolo il signor Santelli abbia deciso di mettersi in cattedra portando i suoi inopportuni riscontri. Per effettuare analisi di mercato occorre stabilire variabili, dati fissi, saper fare comparazioni di un certo tipo, in un dato momento: insomma bisognerebbe avere la qualifica del settore specifico e presentare una ricerca seria e avallata."

"Un po' come se Confcommercio e Federalberghi effettuassero delle analisi estemporanee, senza conoscere le dinamiche e le modalità con cui opera la protezione civile, per esempio, nei casi di straripamento del Paglia che spesso mette in scacco un'intera città nonostante previsioni di maltempo annunciate dalla tv con largo anticipo. Nessun dirigente facente capo alle nostre organizzazioni si permetterebbe senza le opportune conoscenze di inventarsi improvviso ricercatore e quasi sicuramente nessuno riceverebbe spazio sulla stampa.
Ormai va di moda dire che gli hotel a Orvieto costano cari, nessun Orvietano probabilmente soggiorna in tali hotel non avendone bisogno eppure i discorsi sono sempre gli stessi.

Nessuno dice che da qualche anno a questa parte le tariffe si mantengono inalterate, - prosegue il comunicato, - nessuno valuta che magari a Siena e Urbino esistono università di gran fama che garantiscono un indotto non indifferente anche grazie al circuito di arrivi legato alle lauree, ai parenti, ai visitatori, ecc."

"Da qualche anno a questa parte le tariffe si mantengono inalterate - interviene sull'argomento anche Raffaele Galanello membro Fiavet Umbria (Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo) e rappresentante di una storica agenzia di viaggi Orvietana - nonostante Orvieto attragga esclusivamente un turismo mordi e fuggi, anche perché centro satellite tra roma e Firenze, dove i tour passano ma non soggiornano. E' grazie alla disponibilità degli alberghi e degli operatori turistici orvietani che la città viene scelta da anni come sede fissa di importanti convegni nazionali. Per alcuni di questi vengono ancora oggi praticate le stesse tariffe del 2004."

Conclude Galanello: " Rispetto al passato, non esiste un vero e proprio controllo sulla regolarità delle attività turistiche, basta andare a vedere decine di siti web stranieri dove vengono commercializzate strutture ricettive "fantasma" che non risultano cioè negli elenchi ufficiali e sconosciuti quindi anche al fisco. Nella zona di Orvieto ce ne sono a decine e vengono commercializzate anche a prezzi piuttosto alti"

"Queste indagini di cui parla Santelli, dunque, come sono state svolte? Ci sorge il dubbio, - dicono dalle associazioni di categoria, - che tutti questi meticolosi confronti non avvengano tramite telefonate struttura per struttura con annotazione della tariffa comunicata seduta stante, probabilmente certi raffronti sono effettuati sui portali turistici come booking, expedia, venere, dove in tempo reale si possono visionare molte strutture di diversi paesi, che però in quel caso stanno promuovendo su quel sito un'offerta specifica!!"

"Per anni ho lavorato nel mondo turistico e delle prenotazioni - evidenzia il Presidente Federalberghi Riccardo Cristofari - e molte volte mi è capitato di sentire di presunte differenziazioni di prezzo valutate in base a certi siti. Chi ha un hotel con cento camere può permettersi di "svenderne" qualcuna promuovendola sui portale. Questi prezzi non sono effettivi ma illusori, a numero chiuso e per qualche fortunato. Invito personalmente il Sig Santelli in sede - per effettuare- tutti insieme, telefono alla mano, chiamando struttura per struttura un sondaggio, per capire quali siano queste profonde differenziazioni".

"Ognuno di noi operatori ha interesse a mantenersi concorrenziale - continua Cristofari- e ci aggiorniamo noi in primis sulle tariffe dei nostri "vicini" per essere vendibili, addirittura abbiamo confrontato 4 stelle della riviera romagnola con nostri 4 stelle e abbiamo verificato prezzi pressoché speculari ma su questo non abbiamo mai fatto un articolo proprio perché frutto di nostre ricerche e quindi non meritevole di interesse per nessuno, poiché, probabilmente senza valore scientifico".

"Credo sia utile e opportuno che Santelli faccia un passo indietro recandosi per davvero negli hotel orvietani verificando con mano i messaggi che gli stessi turisti ci lasciano, anche per iscritto, su quanto siano stati trattati bene e su quanto gli sia convenuto, per la loro gita, pernottare nella nostra città piuttosto che, magari, a Roma". "Non ci interessano bagarre di basso spessore - conclude Cristofari- a noi interessa il futuro della città: neanche le stesse strutture Orvietane che hanno ovviamente diversi listini recriminano fra loro i prezzi e non accettiamo quindi che lo faccia qualcuno preposto ad occuparsi della nostra sicurezza invece che delle nostre tariffe".

"Concludendo, riteniamo che per poter effettuare osservazioni di questo tipo si debba aver il coraggio di mettersi in gioco, il coraggio cioè di fare impresa come gli associati Confcommercio, Federalberghi, Fiavet.