Sulla tassa di soggiorno interviene anche Assocommercio Orvieto: "Si può imporre solo se l'amministrazione si impegna a sostenere il turismo"
Sulla ventilata imposizione della tassa di soggiorno per i turisti che toccheranno Orvieto interviene anche il presidente di Assocommercio Carlo Perali. "Sarà possibile applicare la tassa di soggiorno prevista dal decreto sul federalismo - afferma - solo a patto che l'Amministrazione faccia una politica a sostegno del turismo e si realizzi un sostanzioso incremento dell'indice di utilizzazione delle strutture ricettive.
E' fuori discussione che per raggiungere certi risultati si dovrà procedere a un consistente recupero delle quote di mercato con incentivi finalizzati ad assicurarci flussi turistici in tutti i periodi dell'anno.
Sarà quindi obbligatorio pubblicizzare la città e rilanciare l'immagine di Orvieto. Una città che vuole farsi conoscere ed apprezzare dai suoi visitatori non lo potrà fare solamente con le mostre e gli eventi ma con la capacità di sapersi imporre sui mercati, con la propria personalità e le risorse culturali che possiede.
Ciò vuol dire reclamizzare l'arte e la città, per promuovere l'economia e i posti di lavoro, facendola conoscere a quanti ci passano davanti.
Si potrebbe divulgare l'immagine con una cartellonistica di quattro metri per due posizionata nei due sensi dell'autostrada dove passano venti milioni di autovetture all'anno.
È una grande possibilità che non abbiamo mai sperimento ma che potrebbe portare a grandi risultati incluso quello di metterci d'accordo e di pagare anche più tasse, purché vengano pagate da tutti i soggetti interessati e che alle imposizioni delle tasse si accompagni lo sviluppo".