economia

Anche Confindustria esprime un netto "No" contro l'introduzione a Orvieto della tassa di soggiorno per i turisti

venerdì 20 maggio 2011
Anche Confindustria esprime un netto "No" contro l'introduzione a Orvieto della tassa di soggiorno per i turisti

"L'introduzione della tassa di soggiorno per i turisti che arrivano a Orvieto rischia di essere il colpo mortale e definitivo sul possibile rilancio della vocazione turistica della nostra città". Così si esprime il Presidente della Sezione Territoriale di Orvieto di Confindustria Terni, Danilo Mira, in merito alla presunta volontà da parte dell'amministrazione comunale di introdurre una tassa ai visitatori di Orvieto. Le presunte entrate, che secondo le linee guida date dalla Regione rispetto alle disposizioni centrali non dovrebbero superare i tre euro a turista, dovrebbero contribuire ad aumentare le entrate del critico bilancio del Comune di Orvieto, ma lo stesso assessore al Turismo Marco Sciarra avanza, rispetto alla misura, qualche perplessità.

"Non c'è nessuna strategia che accompagni questa misura - afferma Mira allineandosi con i duri giudizi già espressi da Federalberghi e Confesercenti - . Si tratta solo di un nuovo balzello, introdotto per risanare le casse comunali. La situazione del turismo di Orvieto è drammatica, le strutture ricettive lavorano a tassi di occupazione insostenibili, inferiori al 25% e ben al disotto del 42% dichiarato dall'amministrazione locale, e tale situazione rischia di compromettere seriamente la loro sopravvivenza. Gli alberghi sono stati costretti a ridimensionare in maniera significativa i dipendenti e molti stanno seriamente pensando di chiudere l'attività. In assenza di una seria politica di marketing territoriale, di comunicazione e di posizionamento di Orvieto come meta turistica, non ha senso parlare di economia del turismo. Un territorio che non comunica e che non riesce a farsi conoscere è destinato a rappresentare una meta marginale dei flussi turistici che visitano le aree limitrofe, con gravissime conseguenze per tutte le attività direttamente ed indirettamente legate al turismo".

"Inoltre - continua il presidente di Confindustria Orvieto - occorre che il Comune, come più volte richiesto, vigili con maggiore attenzione sull'attività del comparto extralberghiero, in cui si registrano gravi irregolarità a discapito delle strutture che operano nel pieno rispetto della normativa e che pagano regolarmente le tasse. Quello che è più grave, in aggiunta, è che servizi di accoglienza poco professionali possono nuocere seriamente all'immagine della città. Occorre recuperare un approccio scientifico al rilancio del turismo, un'idea di come l'intero territorio debba funzionare e muoversi rispetto all'obiettivo di rilanciare il comparto turistico "e per farlo, proprio adesso, non serve alcuna tassa - conclude Mira - solo un cammino nuovo, fatto di idee e di progetti condivisi".