economia

I numeri di Orvieto Food Festival. Cimicchi incoraggia a continuare sulla strada di sinergia intrapresa

lunedì 22 novembre 2010
I numeri di Orvieto Food Festival. Cimicchi incoraggia a continuare sulla strada di sinergia intrapresa

l maltempo non ha certo favorito al meglio Orvieto Food Festival ma, nonostante la pioggia battente di questi ultimi giorni, la manifestazione sembra aver centrato il segno. A dirlo, specie considerando che si tratta dell'edizione numero zero, sono i numeri forniti dagli organizzatori.

Non tutti i convivia hanno funzionato - sono stati disertati, ad esempio, forse perché non corrispondenti al target giovanile a cui erano rivolti, due su tre di quelli dedicati all'Open Office - ma nel complesso, negli undici ristoranti che hanno ospitato i convivia, i coperti registrati sono stati oltre mille. Nei sei locali dove sono stati proposti gli aperitivi a "KM 0", sono stati oltre seicento i visitatori che hanno apprezzato la logica e la qualità della filiera corta. Bene gli incontri che hanno visto alternarsi, nei vari appuntamenti, Stefano Rodotà e Eugenio Scalfari, Heinz Beck e Vauro, Marco Baldini e Filippo Rossi, Monsignor Scanavino e Antonio Vassallo, figlio di Angelo Vassallo. Lusinghiere anche le presenze per NotturnOFF, performances di arte, poesia e creatività nei luoghi della meditazione e del gusto, in cui circa cinquecento spettatori hanno assistito, tra venerdì e sabato, agli spettacoli.

In totale, secondo i numeri forniti, le presenze di visitatori registrate durante la quattro giorni sono state oltre 5.000. Rispetto alla promozione, che per ragioni organizzative fuori del circuito locale è stata certamente tardiva, l'utilizzo del web per l'interazione con il pubblico si è rivelato importante: circa trentamila i visitatori del sito, da cui era possibile riservare le prenotazioni nei ristoranti. Realizzata, per OFF, anche un'apposita applicazione per iPhone, per poter seguire e scegliere, anche con questo strumento, la nutrita offerta del programma.

Oltre ventiquattro i giornalisti che hanno partecipato all'evento, con più di una presenza straniera. Negli alberghi della Rupe, l'incremento rispetto allo scorso anno è stato di circa il 30%. "Numeri che ritengo ci abbiano fatto guadagnare 'sul campo' - commenta il commissario dell'Agenzia di promozione turistica dell'Umbria Stefano Cimicchi - un'investitura per il turismo lento, che unisce cultura, cibo e arte di un territorio ricco come il nostro. E' importante ora che i privati, attraverso le associazioni alberghiere e dei ristoratori, sappiano lavorare insieme alle amministrazioni su questa prospettiva".
"Orvieto Food Festival - continua Cimicchi - ha celebrato il territorio in un momento ritenuto di bassa stagione che invece offre il meglio delle atmosfere e delle eccellenze alimentari dell'Umbria. E soprattutto passando attraverso la cultura e la solidarietà internazionale. Siamo appena all'inizio e c'è ancora molto da fare ma per la prima volta siamo riusciti - conclude il commissario dell'APT - con la decisa collaborazione della città, a inserire nel medesimo spartito il mondo dei produttori, dei ristoratori, degli albergatori, del volontariato e anche, in modo significativo, della cultura. In definitiva tutta l'Umbria, dentro OFF".

Nella foto: Il figlio di Angelo Vassallo, Antonio, riceve un riconoscimento dal sindaco di Orvieto Toni Concina alla presenza di Stefano Rodotà e del presidente del consiglio comunale Marco Frizza.