economia

Siglato l'accordo sulla zonizzazione turistica del territorio comunale di Orvieto

lunedì 18 ottobre 2010

Nella riunione dell'11 ottobre scorso, la conferenza dei servizi tra Comune, Provincia e Regione ha concretizzato l'accordo per la zonizzazione turistica del territorio orvietano, iniziata il 7 settembre.
La nuova normativa regionale prevede che siano automaticamente classificati come "zone turistiche" i centri storici e i borghi del territorio urbanisticamente classificati come tipo "A".

Dalla conferenza è emerso che sono a vocazione turistica anche i piccoli borghi e i nuclei rurali. Mentre, pur non avendo di per sé una forte attrattività turistica ma costituendo l'ingresso al centro storico ed essendo dotato di un consistente numero di servizi e di attività ricettivo-alberghiere, Orvieto Scalo è stato considerato "zona turistica" limitatamente al periodo che va dal 15 marzo al 31 luglio.
Questa zonizzazione avrà valore triennale fino al 2013.

"Si è trattato - dice l'Assessore al Commercio e Turismo Marco Sciarra - di un lavoro lungo e complesso che ha visto confrontarsi sigle sindacali, associazioni di categoria e dei consumatori. In particolare, è stato difficile ottemperare alle disposizioni della nuova legge sul commercio che limita fortemente le libere aperture degli esercizi commerciali. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che la dichiarazione di turisticità di una zona è l'unico modo per consentire alle attività commerciali che vi sono ubicate la possibilità di aprire anche nelle giornate festive, e non soltanto nelle quattordici domeniche previste annualmente a livello territoriale. La situazione di Orvieto, il cui territorio per molti anni è stato considerato completamente a vocazione turistica e la vicinanza a regioni come la Toscana e il Lazio molto meno restrittive dell'Umbria in quanto alle aperture domenicali, ha costituito un ulteriore elemento di riflessione".

"Siccome la Regione impone di non considerare tutto il territorio per l'intero l'anno a vocazione turistica, non senza qualche contraddizione con il bando TAC2 - aggiunge l'Assessore - il Comune ha dovuto restringere le iniziali richieste che prevedevano anche i quartieri di Sferracavallo, Segheria e Ciconia e allungavano il periodo della turisticizzazione fino alla metà di ottobre. Il fatto che la definizione di turismo contemplata dalla legge regionale sia quella del decreto ministeriale del 1998 e quindi non preveda il cosiddetto 'turismo commerciale' ha complicato ulteriormente i lavori, costringendo tutti i soggetti presenti al tavolo a normare anche le esigenze dell'utenza locale con strumenti spesso inadeguati. Nonostante tutto, l'unanimità finale con cui è stato firmato l'accordo è il frutto di una condivisione delle differenti esigenze di commercianti e consumatori, residenti e turisti".