economia

L'Italia che non finisce di stupire. Assurda la proposta Fieg sulla tassa Internet per finanziare l'editoria

venerdì 23 aprile 2010
L'Italia che non finisce di stupire. Assurda la proposta Fieg sulla tassa Internet per finanziare l'editoria

L'Associazione Nazionale della Stampa Online interviene sull'assurda, ultima trovata in merito ai finanziamenti all'editoria e alle proposte degli editori della carta stampata. "La proposta di Carlo Malinconico Castriota Scanderbeg, presidente FIEG, di tassare le connessioni Internet per finanziare l'editoria che versa in uno stato di crisi profonda, è fuori dal tempo - dichiara ANSO -. Le testate della carta stampata possono contare già su cospicui finanziamenti statali. Privilegio non concesso a chi fa informazione in maniera libera, indipendente e innovativa come i giornali online. Tassare l'innovazione per finanziare un sistema di potere che appartiene al passato è tipico di chi non riesce a guardare avanti. Sono interventi come questo che fanno dell'Italia un Paese "vecchio", governato da una classe dirigente che guarda indietro invece di cogliere l'evoluzione dei tempi. Tassare Internet, anche "del costo di un caffè al mese", come chiede Malinconico, avrebbe conseguenze disastrose sul panorama tecnologico italiano. Non è possibile difendere posizioni ormai superate, come quelle della FIEG, ignorando che c'è chi, come i giornali online, riesce ad informare, a dare lavoro, ad offrire servizi innovativi ai lettori senza contributi statali".

ANSO sottolinea, inoltre, due incongruenze in cui ritrova anche l'assurdità della proposta della FIEG: "Tassare il web per finanziare una parte di editoria, grandi editori che hanno il loro maggior interesse sulla carta, sembra follia. E alla fine dei conti anche una scorrettezza: se di finanziamenti si deve parlare, bisogna trovare un modo per finanziare l'editoria tutta, anche quella che opera esclusivamente online, oppure - meglio ancora - niente per tutti. Ritornando alle assurdità della proposta FIEG, non si considera affatto che dovrebbe pagare questa tassa anche chi in Internet non sceglie di leggere informazione online".

Come da tempo chiede, ANSO sottolinea sì l'importanza di una riforma dell'editoria, ma che tenga seriamente conto dell'enorme importanza che l'informazione online ricopre: soprattutto quella locale, che conta milioni di utenti/lettori.

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