economia

Prorogato il bando di gara ex Piave-ex Ospedale. Buone speranze di chiusura per l'operazione

domenica 29 marzo 2009
di laura
Prorogato il bando di gara ex Piave-ex Ospedale. Buone speranze di chiusura per l'operazione

Sarà prorogato fino all'8 maggio il bando di gara europea per la rifunzionalizzazione integrata dell'ex caserma Piave e dell'ex Ospedale. Lo ha annunciato ufficialmente il sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, in una conferenza stampa svolta nella giornata di sabato 28 marzo insieme al consulente a titolo volontario e gratuito dell'operazione, Gianni Stella. Il rinvio è stato richiesto, come ha spiegato il sindaco Mocio, dai soggetti interessati all'operazione - quattro gruppi in totale, tre di grande prestigio nazionale e uno internazionale - che hanno chiesto un breve lasso di tempo per completare l'iter di presentazione del bando, che richiede il progetto definitivo: una spesa già notevole per chi si perita di rispondere alla gara, di qualche centinaio di migliaia di euro, che dunque - ha sottolineato il sindaco - denota un grande interesse reale che va assecondato.

L'individuazione dell'8 maggio come data della scadenza della proroga, ha ancora spiegato Mocio, permetterà di istituire già prima della scadenza elettorale la commissione che esaminerà le offerte e di consegnare così all'amministrazione successiva (che, ha detto, spero di poter guidare ancora) tutti gli atti perché il nuovo consiglio possa compiere la scelta in merito all'importante rifunzionalizzazione. "La scelta di una data che andasse oltre il 7 giugno - ha tra l'altro affermato il sindaco - avrebbe tranquillizzato politicamente, ma noi abbiamo buoni motivi per pensare che il bando si chiuderà con successo e, dunque, ci è sembrato opportuno, in un momento così critico dell'economia, assecondare ma anche pungolare le holding interessate che stanno lavorando. Se si chiude con successo entro l'8 maggio, il successo dell'affidamento congiunto della rifunzionalizzazione della Piave e dell'ex Ospedale potrà essere un tassello davvero non inconsistente della campagna elettorale".

Come è noto, alla rifunzionalizzazione integrata dei due complessi immobiliari è legato il piano di rilancio del centro storico e una buona fetta dello sviluppo dell'economia orvietana, con la previsione di circa 3/400 posti di lavoro e di una ricaduta positiva su vari operatori economici della città. E proprio in questa ottica il sindaco Mocio ha ribadito la contrarietà assoluta, sua e della sua giunta, alle ipotesi di "inopportuno e demagogico spezzatino" su cui sta puntando, nella campagna per le primarie del PD, la sua competitor Loriana Stella. E' chiaro, infatti, che proprio sulla destinazione ex Piave-ex Ospedale passa gran parte della contrapposizione dei due candidati, con quel che ne consegue per l'economia della città.

Si è parlato anche della scelta della concessione piuttosto che della vendita che, come ha spiegato il consulente Gianni Stella, ha reso più difficile l'operazione, per l'inevitabile, maggiore difficoltà delle holding interessate ad ottenere il credito dalle banche: non solo per la stretta conseguente alla crisi in atto, ma anche per la maggiore difficoltà a reperire risorse su un bene in concessione destinato a servizi, in cui per le garanzie i soggetti interessati dovranno rischiare non il bene stesso, ma le risorse già in loro possesso. Una scelta coraggiosa - ha spiegato Gianni Stella - che farà ancora più onore all'attuale amministrazione se, come si ha motivo di sperare, con quest'ultima proroga il bando si chiuderà.

Mocio ha ribadito a questo proposito le ragioni della scelta della concessione: restare in possesso di un bene che a partire dagli anni '20 è stato fondamentale per l'economia della città, che si appresta ad esserlo con questa riconversione del duemila e che potrà ridiventarlo, tra una novantina di anni, per un'ulteriore riconversione se questo si renderà necessario; e al tempo stesso essere, con i circa due milioni di euro annuali che renderà all'amministrazione, fattore determinante per la stabilizzazione del bilancio comunale. "Il bilancio infatti è stato risanato - ha spiegato il sindaco - non c'è più il cosiddetto 'buco', ma con questo trend di servizi continuerebbe a perdere un milione e mezzo annuale di euro se non arrivano con l'operazione Piave, per cui saremmo costretti a tagliare i servizi ai cittadini".

Gianni Stella ha infine spiegato anche la sua posizione di divergenza rispetto alla questione vendita/concessione, tanto dibattuta in città e sui vari organi di informazione negli ultimi tempi. "Una contraddizione solo apparente - ha spiegato - in quanto un consulente ha il dovere di portare onestamente all'attenzione del cliente che lo interpella, in questo caso a titolo gratuito ma con pari professionalità, la soluzione più facile sul mercato; ma il cliente ha poi la libertà di sceglierne altre per il cui buon esito il consulente ha comunque il dovere di lavorare. E, ripeto, il Comune di Orvieto, che non è un'impresa, ha indubbiamente scelto la soluzione più coraggiosa".

Non resta che aspettare l'8 maggio e, effettivamente, se il bando si chiuderà chapeau! A quel punto, molte realtà cittadine potranno cominciare ad attrezzarsi e riqualificarsi per interagire con il soggetto aggiudicatario e vincere, localmente, la sfida. A questo, se fosse finanziato, potrebbe contribuire anche il PUC. Mocio, o chi per lui, si presenterà alle amministrative molto più forte rispetto a ogni possibile avversario.