economia

Ristrutturazione di Equitalia. Essenziale il mantenimento del servizio sul territorio: un odg del Consiglio provinciale

martedì 18 novembre 2008
“Il processo di razionalizzazione di Equitalia deve essere finalizzato al rafforzamento della presenza sul territorio provinciale oggi penalizzato dalla chiusura delle sedi di Narni, Amelia, Acquasparta, San Gemini e Montefranco e dal ridimensionamento di quella di Orvieto”. Lo auspica il Consiglio provinciale che dopo aver ascoltato nei giorni scorsi i sindacati di categoria, ha approvato ieri sera all’unanimità un ordine del giorno proposto dalla Conferenza dei Capigruppo sul problema della ristrutturazione del servizio riscossione dei tributi di Terni e Perugia su base regionale. “In questo processo – si legge nell’odg – debbono essere coinvolte tutte le amministrazioni comunali e provinciali per salvaguardare le attività istituzionali e cautelari di maggiore impatto ed efficacia sull’evasione fiscale e contributiva, ma anche quelle relative ad una migliore assistenza al contribuente”. L’Assemblea di Palazzo Bazzani invita pertanto il Presidente e la Giunta “ad adoperarsi per promuovere, nell’ambito del già costituito tavolo istituzionale, un incontro con Regione, vetrici di Equitalia e le due società di Terni e Perugia per esprimere la condivisone del progetto di società regionale rappresentando però la necessità che tale processo sia improntato alla massima razionalizzazione esprimendo un’adeguata presenza sul territorio e rafforzando l’attività in provincia di Terni sia dal punto di vista delle funzioni svolte che da quello occupazionale”. “Il Consiglio provinciale – ha spiegato il Presidente Giuseppe Ricci – per mezzo della Conferenza dei Capigruppo, ha ritenuto fondate e ragionevoli le istanze poste dai sindacati di settore, con i cui rappresentanti la Conferenza si è incontrata recentemente, laddove si condivide il percorso di razionalizzazione delle sedi, ma nello stesso tempo si chiede ad Equitalia il mantenimento delle sedi sul territorio provinciale sia per salvaguardare un essenziale servizio per il cittadino e sia per fugare i dubbi e i timori su possibili ripercussioni a livello occupazionale”.