economia

Infrastrutture e Profer System le problematiche prioritarie per il Consorzio Crescendo

venerdì 24 ottobre 2008
L’Assemblea dei Soci del Consorzio Crescendo, riunitasi il 21 ottobre, ha approvato all’unanimità il bilancio preventivo e il programma di attività per il 2009. L’ammontare complessivo degli impieghi è previsto in € 9.629.818 su cui pesano in particolare la realizzazione degli ampliamenti delle aree produttive di Fontanelle di Bardano ad Orvieto e di Fornole ad Amelia, oltre all’urbanizzazione delle aree artigianali di Montecchio e di San Venanzo, la realizzazione di un nuovo opificio industriale presso l’area produttiva di Baschi, la ristrutturazione dello stabile ex Centrale Cantine Cooperative di Bardano, il completamento della rete wireless, la realizzazione di impianti fotovoltaici e l’attivazione dello Sportello Unico per le Attività Produttive a servizio di tutti i Comuni Soci. Le fonti di finanziamento, per complessivi 9.820.110 euro sono rappresentate dalla cessione di alcuni lotti delle aree produttive urbanizzate, dalle locazioni delle proprie strutture, a partire dalla ex Mabro di Bardano, dai contributi pubblici Docup Ob 2 e da finanziamenti da contrarre con gli Istituti di Credito per la copertura totale dei costi degli interventi. Per una visione più complessiva e dettagliata degli interventi del Crescendo per il 2009 e sull’attività di questo biennio, dall’insediamento dell’attuale C.d.A. ad oggi, si possono consultare i documenti pubblicati sul sito internet: www.consorziocrescendo.it. Relativamente all’ampliamento dell’area industriale di Fontanelle di Bardano, considerato anche il dibattito che è scaturito nel Consiglio Comunale di Orvieto in fase di approvazione del progetto, relativamente alle problematiche infrastrutturali a partire dalla viabilità, l’Assemblea Crescendo ritiene ormai inderogabile una accelerazione degli interventi sulle infrastrutture viarie con il duplice obiettivo di alleviare l’impatto veicolare sulle aree abitate del suburbio urbano e di potenziare l’attrattività insediativa di quest’area. Il consorzio ritiene pertanto necessario procedere rapidamente alla realizzazione degli interventi da tempo progettati quali la complanare, la variante di Sferracavallo ed il secondo casello autostradale in località Ponte Giulio, nonché il miglioramento della viabilità all’interno dell’area anche attraverso la realizzazione di un collegamento tra le aree di Ponte Giulio e Fontanelle di Bardano, dando priorità ai progetti che presentano una più rapida fattibilità per una più immediata risposta a queste importanti problematiche. L’Assemblea del Crescendo ribadisce inoltre l’importanza strategica del secondo casello autostradale Orvieto nord che, oltre alla valorizzazione dell’area industriale, può essere un importante fattore di sviluppo per i territori dei Comuni di Allerona, Castel Viscardo e Castelgiorgio, oltre ad offrire nuove opportunità per l’intera area orvietana che deriverebbero dal rafforzamento dei collegamenti verso il viterbese. L’Assemblea è stata anche occasione per analizzare la situazione di crisi della Società Profer System di Baschi che, da alcuni giorni, vede il blocco produttivo con una pressoché totale incertezza sui tempi di una possibile soluzione e, conseguentemente, sul futuro di oltre un centinaio di lavoratori tra gli stabilimenti di Baschi e di Arezzo. Una crisi improvvisa, inspiegabile relativamente alle notizie che sino ad ora sono state date dalla proprietà, ritenendo contraddittoria la dichiarata mancanza di liquidità con un portafoglio ordini di diverse decine di milioni di euro. Una situazione quindi che richiede innanzitutto chiarezza sulle ragioni della crisi, da cui poter ripartire per la rapida riattivazione dello stabilimento. “L’Assemblea del Crescendo, pertanto – dichiara il Presidente Fausto Galanello - nell’esprimere solidarietà alle maestranze in lotta e nel richiamare le pesanti responsabilità aziendali per questa situazione, conferma l’impegno dei propri organi per contribuire, insieme a tutti i soggetti istituzionali interessati, tra cui il Comune di Baschi, la Regione Umbria e le Agenzie Regionali Sviluppumbria e Gepafin, ad una soluzione che veda l’immediata ripresa produttiva degli stabilimenti e la salvaguardia dei livelli occupazionali”. “Infine intendiamo anche denunciare – conclude Galanello - taluni tentativi di sciacallaggio politico su presunte responsabilità delle istituzioni, a partire dallo stesso Crescendo che aveva proceduto all’urbanizzazione dell’area di Baschi per conto del Comune, prive di qualsiasi fondamento e di senso, oltrechè dannose in una fase in cui necessita il massimo di unità possibile nell’interesse più generale dei lavoratori, delle aziende coinvolte e del territorio”.