economia

Un'affollata partecipazione saluta l'avvio della progettazione del PUC2 nel Centro Storico

mercoledì 23 aprile 2008
Sarà pubblicata il 30 aprile la delibera regionale relativa al bando del PUC2, ma il Comune di Orvieto brucia i tempi e, sulla scorta degli incontri tecnico-amministrativi che si sono svolti nei giorni scorsi in Regione, si è già attivato dando il via alla fase della partecipazione prevista dall’iter procedurale dei Piani Urbani Complessi che, come è noto, mettono insieme soggetti pubblici e privati per la riqualificazione di determinate aree, in modo di poter adire agli appositi finanziamenti. Era previsto per ieri sera, presso la Palazzina Comando dell’ex caserma Piave, l'incontro partecipativo che apre con largo anticipo il lavoro preparatorio per rispettare le scadenze che indicherà il bando regionale. Un'affollata platea ha così accolto il Sindaco, Stefano Mocio, il Vicesindaco, Marino Capoccia, l’Assessore all’Urbanistica, Nazareno Desideri, Rossano Pastura dell’Assessorato Regionale ai Centri storici e riqualificazione urbana, Sirio Bartolucci dell’Area “Ambiente – Territorio – Infrastrutture” della Regione Umbria, Mario Angelo Mazzi, Dirigente dell’Area Tecnico e Urbanistica del Comune, e Rocco Olivadese, Responsabile del Settore Urbanistica del Comune; tra il pubblico erano presenti abitanti, rappresentanti di associazioni di categoria, imprenditori, cooperative ed associazioni interessate e professionisti. Tre le criticità da rimuovere nel centro storico, secondo il Vice Sindaco Marino Capoccia: l’invecchiamento della popolazione, la scarsa attrazione per i giovani, la sofferenza delle attività economiche ed artigianali. “Le scelte fatte dall’Amministrazione Comunale sul patrimonio pubblico sono note – ha affermato tra l'altro Capoccia - e hanno l’obiettivo di incrementare la residenzialità e l’attrattività del centro storico. Relativamente al PUC2, il Comune di Orvieto si è attivato per tempo, il lavoro urbanistico è in itinere, ora il lavoro fondamentale riguarda le categorie produttive e dovrà concretizzarsi in un protocollo tra pubblico e privati”. “Con il processo della partecipazione, espressamente indicata come elemento qualificante del PUC stesso – ha osservato l’Arch. Rocco Olivadese - inizia la formazione del PUC2, strumento che la Regione Umbria mette a disposizione per accrescere la competitività del sistema regionale, promovendo lo sviluppo di azioni integrate volte all’incremento dell’attrattività e della qualità delle città e dei lori centri storici, mediante la formazione di programmi integrati di sviluppo urbano di seconda generazione. L’obiettivo principale del programma è quello di elevare la qualità del contesto urbano compreso il centro storico e la sua vivibilità, promuovendo il potenziamento delle attività economiche e dei servizi e il reinserimento dei residenti, migliorando la fruibilità degli spazi disponibili e l’accessibilità, garantendo la sostenibilità ambientale degli interventi e la preferenza per i contenuti tecnologici innovativi degli stessi. Con il percorso di partecipazione si lascerà traccia di tutto quello che verrà proposto, condiviso e scelto. Il perimetro del PUC2 non è ancora definito e sarà il Consiglio Comunale ad approvarlo. L’Amministrazione Comunale ha inteso, tuttavia, dare una prima indicazione che riguarda tutto il centro storico ed una parte al di fuori di esso che è quella riguardante l’area della Funicolare e il raddoppio del parcheggio a valle della stessa, in considerazione del fatto che questa parte del centro storico dopo un secolo tornerà ad essere fondamentale per la riqualificazione dell’intero centro cittadino e quinti attrarrà nuovi flussi.” Olivadese ha spiegato che, in questo contesto, il ruolo dei soggetti privati è fondamentale per costruire obiettivi condivisi ed azioni integrate rispetto ad una serie di interventi ammissibili. E’ possibile pensare ad una operazione di marketing urbano prevista dal PUC2 che, in questo caso, per la prima volta si fonda anche sulla rivitalizzazione economica delle città in termini di commercio, artigianato, attività turistico-ricettive, servizi alle imprese e ai cittadini. Il programma prevede una vasta gamma di interventi e mette a disposizione risorse e contributi. Peraltro, è il primo programma nel quale il Comune beneficiario sarà chiamato a gestire gli interventi sia pubblici che privati dei soggetti assegnatari”. La Regione dell’Umbria ha salutato favorevolmente la velocità della proposta pervenuta da Orvieto che ha già maturato una esperienza con i PUC. Smuovere l’interesse dei soggetti privati che attivino a loro volta forme di recupero, è ora la questione principale. Per agevolare il più possibile l’interesse dei privati ed il lavoro di coordinamento dei Comuni interessati, la Regione dell’Umbria sta pensando all’attivazione di una task force per aiutare queste azioni congiunte. Sono 19, infatti, i Comuni dell’Umbria con popolazione superiore ai 10.000 abitanti che possono partecipare al bando regionale: la qualità delle proposte e la loro rispondenza alle finalità del PUC2 ed anche il metodo condiviso sono requisiti primari nella selezione. Il perimetro che sarà oggetto di approvazione del Consiglio Comunale dovrà essere individuato entro il 30 settembre, va quindi stimolato e facilitato il rapporto costante tra Comune e soggetti privati. La parola d’ordine è “Progettare Insieme aprendo una vera metodologia di partecipazione e presentando idee”. Nel corso del dibattito sono stati numerosi gli interventi di soggetti portatori di interesse che hanno chiesto dettagli tecnici in ordine alle tipologie dei finanziamenti per interventi residenziali e produttivi, ai vincoli e alle limitazioni sulla proprietà, ai criteri di definizione del perimetro del centro storico; tra questi Leandro Porcacchia, Direttore provinciale di Confcommercio che ha sottolineato la rapidità con la quale Orvieto è la prima città ad attivarsi per concretizzare un risultato. “Questa sensibilità colpisce positivamente – ha detto – è una partita aperta dove non sono stati prefigurati punti di arrivo. Per questo auspichiamo che venga fatto un passo ulteriore, ovvero che ci sia capacità di animazione economica fra Comune e Associazioni di categoria poiché, se ci sono imprenditori che hanno disponibilità nel fare interventi sui contenitori di pregio, questo possa tradursi anche in servizi commerciali”. A chiusura del dibattito, il Sindaco Stefano Mocio ha dichiarato che “Orvieto ha tutte le qualità per centrare questo obiettivo” ed ha spiegato le ragioni della scelta del PUC2 per il Centro Storico. “Questa scelta – ha detto – nasce da una lunga riflessione in seno alla Giunta Comunale che ha inteso affermare il principio dell’equilibrio fra i territori, infatti, gli altri provvedimenti nel recente passato hanno riguardato Sferracavallo e Orvieto Scalo, mentre il centro storico ha beneficiato prevalentemente per il patrimonio monumentale solo della Legge Speciale. E’ stato scelto il centro storico perché questo PUC è più tagliato per le esigenze che il centro storico esprime e può completare una linea di investimenti in atto proprio sulla parte del pianoro che insiste nell’area di Vigna Grande, oggetto oggi di una grande riconversione che sta prendendo forma con interventi pubblici localizzati - il Palazzo delle Istituzioni e il Palazzo della Salute - ma che da tempo è in grande sofferenza in termini di attività commerciali e artigianali. Pensare di allungare la previsione dell’intervento del PUC2 fino al grande parcheggio di interscambio di Orvieto Scalo diventa necessario in conseguenza dei forti flussi che verranno attratti da questa operazione complessiva, per i quali è indispensabile andare al raddoppio del parcheggio della Funicolare”. “Da parte dell’Amministrazione Comunale – ha concluso il Sindaco – c’è la massima disponibilità a riflettere sugli interventi da fare in forma combinata fra il PUC e il piano delle Opere Pubbliche. E’ importante sottolineare, inoltre, l’integrazione fra le funzioni previste nella Piave e quelle del pianoro, riconoscendo al centro storico il ruolo di motore di sviluppo, che dovrà affermarsi attraverso proposte di marketing. Il ‘Laboratorio di Partecipazione’ per la rifunzionalizzazione della caserma Piave e quello del PUC2 favoriranno il confronto costante fra residenti e associazioni di categoria. In questo senso l’Amministrazione Comunale è pienamente disponibile al confronto con modalità e strumenti adeguati: il Tavolo Interassociativo, già attivo in Comune per altre tematiche, si riunirà quanto prima per dare una veste di unicità agli interventi pubblici e privati, di cui si terrà conto nel documento sulle destinazioni d’uso che verrà approntato nelle prossime settimane”.