economia
L'Umbria come stile di vita tra bellezza e cose buone: questo il messaggio nella prima iniziativa dello Spazio Umbria alla BIT di Milano
venerdì 22 febbraio 2008
L’Umbria come stile di vita, dove convivono il bello e le cose buone. Lo stile di vita è uno stile “slow”, a misura umana, fuori dalle frenesie della globalizzazione, e gli ingredienti quelli peculiari: il paesaggio, la natura (di cui ora si sottolinea la valenza ambientale ed ecocompatibile), l’arte e la cultura. E in tutto questo, radicato nel territorio e nella tradizione, ma reinventato attraverso le risorse della modernità e dell’eccellenza produttiva, l’universo dell’enogastronomia: il vasto paniere dei prodotti tipici, meglio se certificati, accanto ai due pilastri del vino e dell’olio.
È stata questa l’idea di Umbria che è emersa ieri sera, nella prima delle grosse iniziative promosse nello “Spazio Umbria” alla Borsa Internazionale del Turismo, che si svolge in questi giorni alla Fiera di Milano. Nel salotto dello stand, completamente rinnovato rispetto agli anni scorsi e concepito in forma circolare a mo’ di piazza o agorà, intorno alla quale ruotano i diversi spazi espositivi a suggerire un’offerta compatta e un’idea di sistema complesso e integrato, il giornalista Osvaldo Bevilacqua ha animato un dibattito al quale hanno partecipato alcuni importanti protagonisti di questa filosofia umbra del “bello e del buono”: l’amministratore unico dell’Azienda di Promozione Turistica, Stefano Cimicchi, l’assessore all’Agricoltura e Foreste della Regione Umbria, il segretario generale della Fondazione “Symbola” Fabio Renzi, il Presidente dell’Associazione Nazionale delle Città del Vino e di “Res Tipica” Valentino Valentini, il coordinatore regionale delle “Strade del Vino e dell’Olio” Avelio Burini e il presidente della “Strada regionale dell’olio” Giuliano Nalli.
“I nostri prodotti nascono dal nostro stile di vita - hanno ribadito l’amministratore unico dell’Apt Stefano Cimicchi e l’assessore umbro all’agricoltura -, è su queste ricchezze, e sulla nostra capacità di esprimere qualità alta, che si fondano la nostra difesa del passato e la fiducia nel futuro”. Valentini ha sottolineato il dovere di “mettere a sistema le grandi risorse a disposizione”, mentre Burini ha messo in luce la vitalità e la forza del tessuto imprenditoriale umbro: “È anche per questo – ha detto – che i nostri territori esprimono benessere”. E di tutto questo si parlerà in tv alla vigilia di Pasqua, il Sabato Santo, giorno in cui – ha annunciato Osvaldo Bevilacqua – la trasmissione “Sereno Variabile” dedicherà la sua puntata all’Umbria.
Ad esprimere le eccellenze dell’Umbria su vari versanti, sono presenti a Milano Renzo Arbore, presidente di “Umbria Jazz”, e Carlo Pagnotta, direttore artistico della manifestazione, che presenteranno domani in anteprima l’edizione 2008 della manifestazione con i giornalisti Guido Barlozzetti, Vittorio Franchini e Franco Fayenz; l’architetto Gae Aulenti, ideatrice del progetto della nuova aerostazione di Sant’Egidio; Eugenio Guarducci, presidente di “Eurochocolate”, che accompagna personalmente, in grembiule da cioccolatiere, le dimostrazioni e le degustazioni della “Scuola del Cioccolato Perugina”. Nello stand umbro è transitato brevemente anche Vittorio Sgarbi, reduce dalla inaugurazione a Perugia della Mostra del Pintoricchio, che sarà al centro di una iniziativa coordinata dal presidente del Comitato Scientifico della mostra Vittoria Garibaldi.
“Sono queste le motivazioni, le sensazioni di legame con il territorio, di cui è alla ricerca anche il turista del vino”, ha commentato il presidente delle “Città del Vino” Valentino Valentini, presentando con il presidente del Censis Servizi Fabio Taiti il sesto rapporto annuale dell’“Osservatorio sul Turismo del Vino”: “Le Strade del Vino – ha detto – devono mantenere questo elemento identitario, aldilà della dimensione”. “Il mercato del ‘turismo del vino’ ha ancora un enorme potenziale da esprimere – ha affermato Taiti -, per diventare un elemento portante del turismo ‘tout court’”.
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