economia

Nuove prospettive per il tessile orvietano. Con GR.INT.A. tornano a lavorare le dipendenti dell’ex Mabro

martedì 22 maggio 2007
di davidep
Serviva grinta, la stessa che anni fa spinse i sindacalisti a issare sui cancelli dell’ex Mabro le bandiere dei diritti delle tante lavoratrici che si ritrovarono disoccupate di fronte alla chiusura dell’azienda. O forse serviva Gr.Int.A. Occorreva, cioè, la scesa in campo di un nuovo gruppo internazionale specializzato nella produzione di abbigliamento maschile di alta qualità per dare nuove prospettive di lavoro a quelle donne. Sta di fatto che il gruppo societario dell’italo-francese Alessandro Caluggi, ha rilevato lo stabilimento manifatturiero di Fontanelle di Bardano e da qualche settimana una sessantina delle ottantadue lavoratrici sono tornate a cucire giacche da uomo di altissima qualità per i grandi marchi internazionali. Con le dovute cautele del caso, appare quindi evidente come le prospettive di crescita del tessile manifatturiero orvietano si facciano discretamente più rassicuranti. Nell’incontro con la stampa, avvenuto stamattina, il proprietario della società Gr.Int.A., distributore del marchio Guy La Roche sotto varie etichette mondiali che già vanta i punti vendita di Parigi, Lille, Bordeaux, Strasburgo e a breve anche a Milano, ha illustrato come dopo un primo investimento di circa 600 mila euro e il necessario impiego di altri 200 mila euro, l’azienda si trovi in una fase si positiva ripresa. “Per poter creare collezioni di qualità – ha detto Caluggi – è necessario raddoppiare la superficie, così da realizzare un adeguato show room ed investire in macchinari un più moderni per le lavorazioni”. Per l’amministratore delegato Fabio Betti, la vera sfida sembra essere la creazione di un pantalonificio e, perché no, l’ideazione di un marchio legato alle peculiarità del territorio orvietano. Alla conferenza hanno preso parte il anche il neo assessore allo sviluppo economico, Pier Paolo Vincenti, il presidente del Consorzio Crescendo Fausto Galanello che ha insistito sull’importanza di una produzione improntata alla qualità più che alla quantità, il direttore di Sviluppumbria Luca Scorsolini e Mauro Meucci dell’Associazione Industriali Orvieto. La visita diretta ai laboratori e la verifica della ripresa della produzione hanno rassicurato il sindaco Stefano Mocio riguardo alla serietà e all’impegno degli imprenditori che hanno scelto di investire su Orvieto. “Abbiamo avuto il merito – ha concluso il sindaco – di aver costruito in questi anni le condizioni per investire in questa realtà, con un settore pubblico legato al Consorzio Crescendo, Sviluppumbria e con un ruolo attivo dell’Associazione Industriali e soprattutto con il know how di tante lavoratrici, nonché con un Sindacato che ha operato stando vicino ai lavoratori e ascoltando le aziende”.