economia

Confcommercio: 'Traffico orvietano e scelte non ponderate danneggiano gli operatori'

giovedì 26 aprile 2007
"I lavori nel parcheggio di via Roma sembrano paralizzare il centro cittadino da ormai diverse settimane e scoraggiano gli arrivi dal comprensorio ma non solo, gli stessi imprenditori non residenti sulla rupe ma che lì hanno la loro attività fanno fatica a raggiungerla. Varie testimonianze in merito possono confermare lunghe code di automobilisti infuriati che decidono di tornare indietro e turisti che probabilmente non parleranno bene della loro esperienza in città. L'enorme spazio dell'ex Caserma Piave non è poi così sufficiente ad accogliere la mole di persone che arriva ed è eccessivamente decentrato rispetto al borgo". Lo afferma Confcommercio raccogliendo le numerose proteste arrivate dai commercianti in merito al caos che sta attraversando il centro storico. "Abbiamo più volte proposto la realizzazione di un ulteriore piano del parcheggione di Orvieto Scalo - afferma il presidente Giuseppe Santi - evidenziando anche che una buona segnaletica rappresenta una modalità fondamentale per accompagnare coscientemente il visitatore e permettergli di assaporare l’intero patrimonio cittadino, senza condurlo automaticamente al Duomo. E' impensabile poi favorire una via piuttosto che un’altra, ma sarebbe ideale segnalare che entrambe portano al Corso come avviene effettivamente. Al di là delle varie proposte non prese in considerazione - continua Giuseppe Santi - ciò che lamentiamo principalmente è una mancanza di concertazione, programmazione e messa a sistema. I vari tavoli di discussione che l’Amministrazione dava ad intendere sarebbero nati e proseguiti, sono stati bolle di sapone". "E’ necessario - continua Santi - pianificare puntualmente ogni effetto sul commercio e sul turismo che ogni scelta può procurare. Ci impegniamo a concretizzare proposte all’ATC in merito all’adeguamento del servizio offerto quotidianamente dal Pollicino che effettua trasporto diretto da Piazza Cahen a Piazza Duomo: non si può innanzitutto non comprendere che è necessario differenziare un biglietto turistico dal biglietto residenziale. Se il biglietto generico ed applicato a tutti dura un’ora, specie in questa fase di ristrettezze e considerando le modeste dimensioni del centro storico, il visitatore sarà naturalmente portato a fare un giro breve e frettoloso nella cittadina a discapito degli operatori". "Orvieto ha vissuto un passato glorioso - conclude il presidente di Confcommercio - ma scelte non ponderate stanno lentamente creando troppi problemi, preoccupazioni disagi e nervosismi. La nostra economia non può non puntare sul turismo ed è un errore grossolano non utilizzare gli strumenti di programmazione che servono per essere efficienti e rimanere competitivi.