economia

Tra i fiori all'occhiello del Crescendo l'avvio la banda larga e la nuova fioritura del tessile

lunedì 18 dicembre 2006
Se ne parlava da tanto e, tra i fiori all'occhiello del nuovo corso del Crescendo, c'è l'arrivo della connessione veloce, elemento ormai imprescindibile per ogni minimo sviluppo. Non è più “il futuro”, come a volte si continua ad affermare con un qualche lapsus linguistico, ma un irrinunciabile presente, un gap e un ritardo che non può più tollerare attese, pena l'esclusione da ogni processo in atto non solo economico, ma anche sociale e culturale. “Sulla interconnessione a banda larga – afferma il presidente del Consorzio Crescendo Galanello - va sottolineato che proprio in questi giorni si è dato corso alla installazione di un primo pezzo di rete telematica a servizio delle aree industriali di Bardano e Baschi; entro il prossimo mese di gennaio andrà a gara pubblica la concessione per la erogazione della connettività “veloce” e dei relativi servizi agli operatori economici di tali aree. Nello stesso tempo è stata predisposta una convenzione tra Crescendo, Centralcom/Regione, Comunità Montana e Comune di Orvieto per un progetto più ampio, a totale carico del Consorzio, che punta, entro la prima metà del prossimo anno, alla estensione di questa rete pubblica su tutto il territorio dell’Orvietano e degli altri 4 Comuni del Tuderte ricadenti nella Comunità Montana del Monte Peglia (Todi, Collazione, Fratta Todina e Monte Castello di Vibio), con l’obiettivo di riportare entro tale progetto anche altre ipotesi e percorsi avviati nella zona dell’Amerino”. Molta la soddisfazione anche per la nuova fioritura del tessile, settore tradizionale del manifatturiero orvietano, dopo le angoscianti vicende che hanno a lungo segnato la crisi e la definitiva dismissione della ex Mabro – poi MCO. “Per quanto riguarda il complesso immobiliare ex Mabro, di proprietà del Crescendo – afferma Galanello - i cui lavori di ristrutturazione erano stati completati a fine 2004, in questi mesi sono stati definiti i contratti di locazione, con quattro nuove aziende, che interessano l’intera struttura di circa 6000 mq. Si tratta di due aziende operanti nell’ambito della così detta new economy, che si aggiungono a quella già in attività presso la nostra struttura nello stesso settore, e di altre due aziende operanti in settori più tradizionali del legno e del tessile-abbigliamento ma a forte contenuto innovativo sia sotto il profilo tecnologico che su quello della qualità delle produzioni. L’insieme di tali progetti, che saranno attivati già dall’inizio del prossimo anno, prevedono un’occupazione stabile e qualificata che, complessivamente, sarà di circa 80 unità nell’immediato e intorno alle 200 a medio periodo”.

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