economia

Partirà a settembre con Centralcom il progetto di banda larga per le aree di Orvieto e Baschi

mercoledì 26 luglio 2006
di laura
Fa parte del pacchetto Centralcom il progetto di accesso alla connessione veloce per le aree industriali di Orvieto e Baschi. Firmata la convenzione per la sua esecuzione, i lavori dovrebbero partire concretamente, con il cosiddetto sistema Wireless di tipo Iperlan 2, all'inizio di settembre. E' quanto è stato tra l'altro annunciato questa mattina, in sede di conferenza stampa, dal Consorzio Crescendo. L'obiettivo strategico, per l'agognata e attesa banda larga, sarà la ex Caserma Piave, sulla cui torretta - che si trova in posizione ottimale sia rispetto a Orvieto che a Baschi - sarà posta l'antenna necessaria per l'attivazione del sistema. Non un vero e proprio cablaggio, dunque, ma un sistema misto che sfrutta le onde elettromagnetiche. La posizione dell'antenna sulla ex caserma Piave si prefigura inoltre talmente felice che, se altri Comuni del Comprensorio dovessero, come si spera, in un secondo tempo aderire al progetto, potrebbe essere sfruttata la stessa antenna. L'adesione del Comune di Orvieto alla Società “Centralcom” Spa per la realizzazione, gestione ed erogazione di servizi di comunicazione elettronica attraverso banda larga sul territorio della Regione Umbria, è avvenuta con appositi atti istituzionali nel Consiglio Comunale del 31 gennaio 2005, con la sottoscrizione dell'aumento di capitale di Centralcom per un importo pari a € 86.274,51, da versarsi alla Spa con l'accensione di un apposito mutuo. Il "cablaggio regionale a banda larga” promosso dalla Regione Umbria e dalle Amministrazioni Comunali dei principali centri della regione ha inteso rispondere alla necessità di una matrice pubblica locale nel rispetto dei contenuti del nuovo Codice delle Comunicazioni Elettroniche (Decreto Legislativo n. 259/2003), che riconosce a Regioni ed Enti Locali un ruolo di governance delle infrastrutture per la comunicazione elettronica. Il pacchetto Centralcom potrà disporre di fondi CIPE, fatto che dovrebbe renderlo competitivo sul mercato. Centralcom Spa, società a capitale pubblico cui ha dato l'avvio la Regione Umbria, è infatti assegnataria di fondi CIPE, destinati alla realizzazione del progetto regionale di connessione veloce internet per 4.000.000,00 di Euro, di cui 1.000.000,00 di Euro da destinare al territorio del Comune di Orvieto. Per la realizzazione del progetto hanno aderito a Centralcom spa partner pubblici locali tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale che è passato dagli iniziali 550.000,00 Euro a 1.078.431,37 Euro secondo le seguenti quote: Socio    Quota   Capitale in aumento Regione Umbria    51 %    550.000,00 Perugia     14 %    150.980,39 Terni      11 %    118.627,45 Città di Castello      8 %      86.274,51 Foligno       8 %      86.274,51 Orvieto           8 %      86.274,51 Totale                1.078.431,51 “Tecnicamente – spiegò l'assessore Germani nel Consiglio Comunale del 31 gennaio 2005 - con un'unica antenna e con un raggio di 5/6 km sarà possibile cablare l’intera area: la fibra ottica corre lungo due dorsali dell’A1 e, attraverso ponte radio, fino all’obiettivo finale. Il collegamento fra le città terrà conto della FCU e si interfaccerà con la Direttissima Firenze-Roma all’altezza di Orte. Il progetto esecutivo dell’opera è in fase di elaborazione. Relativamente allo specifico della nostra realtà, nel Centro Storico sono stati già messi in opera i cavidotti in fibra ottica; inoltre con un milione di Euro si realizzeranno altri lavori nel Centro Storico, nell’area dell’Ospedale, nella Zona Industriale e nelle aree artigianali". Mentre il soggetto pubblico si appresta a varare il pacchetto Centralcom, alcuni operatori privati stanno da vario tempo proponendo sistemi WiMax alle aziende già insediate. "Un occhio vigile per non perdere di vista altre preziose possibilità e sinergie - ha affermato questa mattina il presidente del Crescendo Fausto Galanello - va anche al sistema Tetra Wimax". Intanto, questa di Centralcom, sarà finalmente la volta buona? Il digital divide - ben lo ha ammesso questa mattina Sviluppumbria - fa da freno allo sviluppo quanto e forse più dell'inadeguatezza delle strutture viarie. L'autostrada di internet è necessaria almeno quanto il casello nord o la seconda fase della Complanare.

Questa notizia è correlata a:

Da semplice esecutore a promotore di sviluppo. Parte con determinazione il nuovo corso del Consorzio Crescendo