economia

CRO Orvieto, una banca in crescita. Obiettivo del prossimo triennio: il raddoppio

mercoledì 3 maggio 2006
di laura
Dopo il rinnovo delle cariche sociali per il 2006-2008, avvenuto lo scorso 20 aprile in sede di Assemblea degli azionisti - peraltro con la piena riconferma del Cda e del collegio sindacale - il Presidente della cassa di Risparmio di Orvieto spa, avvocato Guariglia, e il Direttore generale dottor Pecchi, hanno illustrato questa mattina in conferenza stampa i risultati del passato esercizio triennale e gli obiettivi prioritari dell'azienda bancaria per il prossimo triennio. “Non con fare trionfalistico – ha dichiarato il presidente Guariglia – ma con spirito di trasparenza e per assolvere alla nostra funzione sul territorio, che è quella di informare gli azionisti minori, ossia i clienti”. Con giusto orgoglio sia il presidente Guariglia che il direttore Pecchi hanno tenuto a sottolineare, dati alla mano, la netta inversione di tendenza prodottasi dal 2003 al 2005 con la nuova dirigenza e la nuova filosofia scelta dal Cda della Cassa, dopo un periodo piuttosto difficile e conflittuale che aveva coinciso con una stasi dell'istituto di credito. La grande svolta è stata quella di passare da un'azione che si limitava a raccogliere denaro a basso costo, reimpiegandolo essenzialmente in titoli di stato (Bot e CCT) a bassa redditività, a un conseguimento dell'utile che ora avviene soprattutto attraverso la classica intermediazione con la clientela, e a un utilizzo dello stesso in investimenti. Non si è così verificato quel drastico calo di reddito a cui la politica dei titoli di stato avrebbe inevitabilmente portato e la banca ha anzi potuto raggiungere incrementi di tutto rilievo, per così dire “normalizzati”, che non sono tuttavia ritenuti ancora ottimali dal direttore generale e dal presidente “perché – hanno dichiarato – si può ottenere di più e la nostra ambizione è grande”. Il balzo in avanti più consistente si è avuto nel 2005, con un incremento dell'utile netto del 7,89% e degli impieghi economici del 15,02%. Una banca protesa verso la crescita dunque, che è in ogni caso fiera delle strategie adottate e dei risultati conseguiti a vari livelli. Gli obiettivi del passato triennio non hanno riguardato, infatti, solo l'aumento della redditività, ma hanno mirato anche alla valorizzazione delle persone e al miglioramento dei rapporti con il territorio. La CRO può così contare, per il miglioramento della professionalità e del clima aziendale, 3.014 giornate di formazione, 2 promozioni di dirigenti, 59 promozioni complessive, 16 assunzioni in ruolo, 32 assunzioni a tempo indeterminato, indice – queste ultime – dell'espansione territoriale verso nuovi mercati che la banca sta perseguendo, non più legati al solo comprensorio orvietano ma ormai protesi anche verso il ternano e il Lazio. Un cambio di rotta anche nel rapporto con il territorio, dove la CRO è un valido partner per le imprese, specie PMI, e nei rapporti con le istituzioni, definiti eccellenti. Regione, Gepafin, Ati Prisma, Capitale e Sviluppo, Comune di Orvieto sono ormai partner consolidati e la Cassa esprime un suo consigliere sia in RPO che in Orvieto Promotion. A tutto ciò vanno aggiunti il servizio di Tesoreria e di Cassa svolto per molti enti pubblici, le convenzioni con i consorzi FIDI, la presenza come socio in Assindustria, sponsorizzazioni di associazioni ed eventi piccoli e grandi, dal Teatro Mancinelli al Consorzio Vini Orvieto, dai principali soggetti sportivi al Ciconia calcio giovanile, al Concorso Ippico di Porano e altre manifestazioni. Gli obiettivi prioritari del nuovo triennio non riguardano più la valorizzazione del personale e il rapporto con il territorio, ormai considerati insiti nell'ordinaria cultura di impresa, ma si concentrano su un forte aumento della redditività, delle masse intermediate e delle quote di mercato e nel potenziamento della rete commerciale. Per quest'ultimo obiettivo si prevede di arrivare, nei prossimi tre anni, ad almeno 45, forse 47 sportelli complessivi, puntando sul consolidamento nei capoluoghi provinciali di Terni e Viterbo e su un netto sviluppo nella zona nord-est di Roma, dove in una quindicina di comuni i dati economici, il forte sviluppo demografico, la bassa concentrazione di sportelli bancari e l'assenza di importanti banche locali tracciano per la Cassa uno scenario molto favorevole. “Puntiamo al raddoppio – hanno affermato Pecchi e Guariglia – solo allora potremo cominciare ad accontentarci. Un'azione – hanno concluso – che ha anche un risvolto sociale. La banca, in virtù della scelta di crescita per i prossimi anni, ha assunto nel 2005 13 persone a tempo indeterminato, altre 11 ne ha già assunte nel 2006 e fino al 2008 è previsto l'ingresso di altri 20/30 dipendenti."