economia

Risparmio e sviluppo: di notevole interesse i temi trattati nel Convegno A.G.I.O.

lunedì 16 gennaio 2006
di laura
Sono usciti stimoli e imput per eventuali nuove proposte che possano contribuire allo sviluppo del territorio orvietano dal Convegno dell’A.G.I.O. su “Riforma del risparmio e ruolo delle banche locali per lo sviluppo del territorio orvietano". Buona e qualificata la presenza del pubblico e davvero interessante, per tutti ma specialmente per i giovani presenti (gli alunni delle ultime classi dell’istituto per Ragionieri) una vera e propria lectio magistralis - accessibile, precisa e appassionante - sull’attuale sistema del credito da parte dell’onorevole Mauro Agostini, che è stato relatore alla Camera sulla recente riforma del risparmio. Dopo il saluto del presidente dell’A.G.I.O. Moreno Nazzaretto e del sindaco di Orvieto Stefano Mocio, sono iniziati, coordinati da Piero Ubaldini, i lavori veri e propri, con gli interventi dell’onorevole Agostini e dell’assessore regionale all’agricoltura Carlo Liviantoni. “Tardiva” è stata definita da Agostini la legge sul risparmio, sancita da poche settimane e solo da alcuni giorni operativa, il cui iter è cominciato oltre due anni fa sulla scia di alcuni grossi scandali societari, quali Cirio e Bipop-Carire prima, e lo spaventoso default di Parmalat poi. Con grande competenza e chiarezza l’onorevole Agostini ne ha spiegato l’assoluta necessità, che agli albori aveva visto anche un tentativo legislativo by partisan, dettata soprattutto dall’atipicità tutta italiana delle modalità di emissione e di mercato delle obbligazioni societarie, e di formazione e di controllo delle governance societarie. In poche e semplici parole, spesso il risparmiatore italiano medio-piccolo – proprio come Parmalat ha mostrato – non era consapevole e adeguatamente informato sul fatto di acquistare obbligazioni ad alto rischio; e tutta una serie di figure intrecciate, di collusioni poco opportune e di commistioni di interessi non garantiva la necessaria trasparenza e correttezza all’interno degli organi societari e delle società di revisione dei bilanci. Con la nuova legge, secondo l’onorevole Agostini qualche passo avanti si fa – ad esempio nell’autorità garante per la concorrenza del mercato, o nell’introduzione nei board societari del consigliere di minoranza - ma restano aperti altri interrogativi e si creano altre criticità: si allunga per esempio, anziché ridurre, la permanenza negli strumenti di controllo e, cosa grave, viene riconfermata la legge modificata nel 2001 sul falso in bilancio; in sostanza il falso in bilancio in Italia è stato depenalizzato. Dal punto di vista dell’accesso al credito da parte dell’impresa, Agostini ha messo in evidenza come, pur essendo uno strumento di consulenza, la banca non lo sia ancora abbastanza e come, tra banche, non ci sia, per le esigenze dell’imprenditore, una vera concorrenza e competitività. Secondo Agostini, che in passato è stato anche direttore generale di Sviluppumbria, ci vorrebbe anche, da parte del credito nel rivolgersi al mondo imprenditoriale, una semplificazione, che apporti consulenza specifica di finanza d’azienda e sostenga le imprese non solo negli eventuali momenti di crisi, ma anche nella fase di sviluppo per rendere questo sviluppo solido. L’intervento dell’assessore Liviantoni ha invece focalizzato l'attenzione su quali saranno le politiche e gli strumenti per la seconda fase del Patto dello Sviluppo, tema intrecciato, senza ovviamente dimenticare le specificità dell’Umbria, a quelle che saranno le azioni dei nuovi fondi comunitari e il nuovo Piano di sviluppo rurale, impegni in agenda per i prossimi mesi. Sottolineato, da Liviantoni, anche l’interesse per il territorio orvietano, definito “parte non solo importante, ma fondamentale del sistema Umbria”. Da sottolineare tra gli interventi quello del presidente della Cassa di Risparmio avvocato Guariglia, del presidente della Banca di credito cooperativo del Trasimeno-Orvietano dottor Tomassoni, del vicepresidente del patto integrato 2000 V.A.T.O, che con i suoi progetti sia pubblici che privati è stato un motore di sviluppo importante per l’accesso ai fondi comunitari. Molto soddisfatto dell’incontro il presidente Moreno Nazzaretto, sia per i temi di rilievo che ha sollevato e discusso, sia per la presenza delle classi intervenute. “E’ importante – ha affermato – che queste questioni comincino ad avvicinarsi, e in modo qualificato, al mondo giovanile”.