economia

Nessun contenzioso tra il Comune e Eurochocolate, nessuna antitesi tra vino e birra.

sabato 17 dicembre 2005
Nella seduta di Consiglio Comunale del 16 dicembre, il Vice Sindaco e Assessore al Turismo, Carlo Carpinelli, ha informato relativamente allo stato della vicenda delle sponsorizzazioni della 13^ edizione di Umbria Jazz Winter.

“Poiché mi ero impegnato verso il Consiglio a dare informazioni corrette e puntuali al riguardo – ha affermato il Vice Sindaco, Carlo Carpinelli – e poiché secondo notizie di stampa si dice addirittura che con l’Architetto Eugenio Guardaci, il patron di Erurochocolate, sarebbero volate parole tanto forti che il Comune avrebbe deciso di fare causa all’associazione perugina, mi preme al contrario dire in questa sede che, tra me e l’Architetto Guarducci i rapporti non solo sono stati perlomeno cordiali, ma sicuramente impostati alla massima correttezza e alla massima serenità. E’ vero che, ovviamente, essendo le cose andate avanti ed essendosi verificati dei problemi indipendenti dalla nostra volontà, io ho detto che mi riserverò di verificare i nostri rapporti successivamente”.
“Mi preme puntualizzare al Consiglio Comunale – ha aggiunto Carpinelli - che non solo non esiste allo stato attuale nessun contenzioso, ma soprattutto non esistono neanche scorrettezze e contrapposizioni verbali tali da dover motivare o giustificare un’azione in tal senso. Preciso, inoltre, che l’eventuale sponsorizzazione di Eurochocolate sarebbe stata di 15.000 Euro e non di 20.000 e solo questo dato è eloquente per evidenziare l’entità della cosa rispetto al budget di 700.000 Euro dell’intera manifestazione. Pertanto, al di là delle polemiche stimolate, la cosa è di per se stessa ridimensionata”.

“C’è un altro aspetto, forse un poco più capzioso – ha proseguito il Vice Sindaco - quello di contrapporre il vino alla birra. Questo problema non è mai esistito! Nel momento in cui si è evidenziata una possibilità, noi abbiamo detto che qualora ci fosse stato un soggetto che voleva essere lo sponsor principale, l’entità dell’intervento andava da 60 mila a 80 mila Euro – mentre la cosa è stata automaticamente esagerata ad 80.000 Euro. Era una opzione, sarebbe stato un elemento aggiuntivo, tanto è vero che sul bilancio questa somma non è stata inserita. Pertanto rinvio al mittente, cioè a tutti coloro che intendessero mettere in antitesi vino e birra, queste affermazioni che probabilmente sono frutto di una interpretazione capziosa, perché nel momento in cui si era presentata la possibilità di sponsorizzazione da parte della birra, personalmente io ho interpellato il Consorzio del Vino chiedendo se erano interessati a sponsorizzare Umbria Jazz Winter. In caso affermativo avremmo rinunciato a qualsiasi altro tipo di sponsorizzazione. Non c’era un interesse da parte dei nostri produttori ed allora abbiamo continuato la verifica su un altro sponsor, che era rappresentato dalla birra Pilzner. Lo ripeto, è cambiato il management e il nuovo non si è sentito in grado di assumere l’impegno. Ripeto, questi soldi non erano stati previsti in bilanci.o In conclusione, rispetto a un pezzo significativo e importantissimo della nostra economia che è la vitivinicoltura, non metteremmo mai in antitesi vino e birra, almeno come concezione da un punto di vista economico e dell’immagine. Ed allora, visto che gli articoli di stampa di questi giorni hanno evidenziato ‘Birra sì e vino no noi diciamo ‘Vino sì e vino sì’”.