economia

Un successo Fiori di Bio a Porano. Convegno di alto spessore, Mostra-mercato piacevole e di qualità

lunedì 21 novembre 2005
E’ stato di alto spessore il Convegno “Agricoltura biologica e produzioni tipiche: il contributo della ricerca per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità” che si è svolto a Villa Paolina di Porano il 18 novembre, con l’intervento di esponenti autorevoli del mondo scientifico e di quello politico-istituzionale.
Ed è stata un successo, complessivamente, l’intera manifestazione “Fiori di Bio", organizzata dal Comune di Porano in collaborazione con la Multiservice snc di Luca Puzzuoli, con il sostegno di Regione dell'Umbria, Provincia di Terni, Istituto di Biologia Agroalimentare e Forestale di Porano, Camera di Commercio di Terni, Cassa di Risparmio di Orvieto, Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Gal Trasimeno Orvietano, Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana, Banca del Trasimeno Orvietano.
Anche la Mostra Mercato di prodotti biologici e di artigianato locali nel centro storico di Porano, infatti, installata da venerdì 18 a domenica 20, ha riscosso, soprattutto la domenica, un buon afflusso di pubblico, premiando gli operatori e gli artigiani, sia umbri che del vicino Lazio, che, con i loro stand, hanno offerto, con un’ambientazione davvero piacevole e curata, garbo, informazioni e degustazioni ai visitatori.

Molto soddisfatti della manifestazione sia Luca Puzzuoli di Multiservice che il Sindaco di Porano Enrico Brugnoli, per l’occasione nel doppio ruolo di Sindaco e di ricercatore IBAF.

”Non posso che essere molto fiero dello spessore del Convegno – dichiara Enrico Brugnoli – che ha permesso di approfondire, fuori dal contesto puro della ricerca e con un approccio e un linguaggio a tutti accessibili, temi di grande importanza per la sinergia che in parte già esiste, e che in parte va perfezionata e sviluppata, tra ricerca, mondo istituzionale e imprese in questo settore così importante per tutto il territorio italiano e, in particolare, dell’Umbria e del nostro specifico territorio, che della filiera ambiente, turismo, produzioni biologiche e certificate ha fatto, e sempre più intende fare, un motore importante di sviluppo.”
“Tutti gli enti e le associazioni sono stati presenti – continua il sindaco Brugnoli -dalla Regione, con l’assessore Liviantoni e la vicepresidente del Consiglio Regionale Gilioni, alla Provincia con la vice presidente Loriana Stella, alla Comunità Montana con gli assessori Meffi e Fringuello, al Comune di Orvieto con l’assessore Tonelli, l’Arusia con Adolfo Orsini, la CIA con Trivellizzi, Qualivita con Mauro Rosati e, quel che fa ugualmente molto piacere, sono stati presenti anche molti operatori del settore, da Vincenzo Vizioli dell’AIAB (presidente Associazone Italiana per l'Agricoltura Biologica, ndr) agli operatori locali.”
Devo ringraziare con vera gratitudine anche il ramo scientifico e degli addetti ai lavori – dichiara ancora Brugnoli – perché non sono da poco presenze come quelle della dottoressa Ida Marandola (Direttore Generale del Consiglio per le Ricerche e la sperimentazione in Agricoltura, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ndr) o di Alcide Bertani (CNR-IBBA, Milano, Coordinatore Dipartimento Agroalimentare CNR ndr) e di Francesco Pennacchi, Preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia; e naturalmente devo ringraziare la generosa presenza dei miei colleghi ricercatori, intervenuti con relazioni molto interessanti. Soprattutto la tavola rotonda del pomeriggio è stato un modo concreto e positivo di scambiare esperienze e semi per il futuro tra enti, ricercatori e operatori economici.”
“Approfitto dell’occasione – conclude il sindaco Brugnoli – per fare appello alla Regione affinché ancor più e ancor meglio trovi il modo di fare sistema, così che il nuovo Piano di Sviluppo Rurale che, anche in vista dei nuovi finanziamenti comunitari dovrà essere varato, scaturisca da una concertazione generale anche a partire dalle esperienze e dai risultati della ricerca”.

E questa esperienza – chiediamo al sindaco Brugnoli – dato che si è parlato di primo convegno, si ripeterà?
“Me lo auguro, potrebbe diventare un appuntamento divulgativo dei risultati della ricerca CNR –IBAF rispetto a questa filiera, anche se i temi, ovviamente, per non essere ripetitivi dovrebbero un poco cambiare, magari accentrandosi anche intorno al discorso relativo all’ambiente, che al biologico è strettamente legato.”