economia

Valorizzare la ceramica artistica. Appello per il rifinanziamento di ACTA2

giovedì 26 maggio 2005
Valorizzare la produzione ceramica a tutti i livelli è, come gli stessi ceramisti hanno recentemente sottolineato con azioni volte a sensibilizzare sull’argomento, atto doveroso e imprescindibile per Orvieto, che ne vanta un’antichissima e diffusa tradizione, e che vi ha sempre ravvisato un’opportunità importante sia culturale che economica.
Ne ha preso atto, nell’ultima riunione, il Consiglio Comunale cittadino, approvando all’unanimità un ordine del giorno presentato dai capigruppo della maggioranza con l’intento di spingere al rifinanziamento del Progetto ACTA2 in favore dell’artigianato artistico ceramico. Con la legge 188 del 1990, infatti, lo Stato ha assunto l’impegno di valorizzare, attraverso una serie di iniziative, la produzione di ceramica artistica e tradizionale e, con la successiva legge 273 del 2002, sono stati impegnati fondi per il finanziamento della 188. E’ stato allora che il Polo Ceramico di Faenza, su indicazione dell’Associazione Italiana delle Città della Ceramica – di cui Orvieto fa parte e ha come attuale rappresentante il consigliere Fausto Vergari - ha elaborato il progetto denominato ACTA, finalizzato appunto a valorizzare la produzione della ceramica artistica e tradizionale. In Umbria, per promuovere il marchio istituendo centri territoriali in zone omogenee per ubicazione e per caratteristiche, è così nato a Deruta il Centro di Promozione della Ceramica, volto a promuovere per i comuni di Deruta, Gubbio, Gualdo Tadino e Orvieto l’artigianato della ceramica attraverso l’organizzazione di mostre, la partecipazione a esposizioni e fiere in Italia e all’estero, il supporto alle aziende relativamente all’acquisizione del marchio, l’organizzazione di corsi di formazione professionale. Nel 2004 il Polo Ceramico di Faenza ha presentato un successivo progetto denominato ACTA2 , non finanziato dal Ministero per le Attività Produttive, che ha deciso di concludere il progetto ACTA al 30 aprile 2005 compromettendo, quindi, il lavoro già svolto.
Al momento i Comuni di Deruta, Gubbio, Gualdo Tadino e Orvieto hanno definito un protocollo d’intesa per dare continuità alle iniziative intraprese, garantendo la copertura finanziaria fino al 31 dicembre 2005, ma è evidente – come ha sottolineato l’assessore all’Economia e all’Artigianato Carlo Tonelli - che la continuità delle iniziative viene seriamente compromessa se il Ministero delle Attività Produttive non sosterrà nuovamente il progetto.

Nel documento che verrà inoltrato al Ministero delle Attività Produttive, si chiede di reperire i fondi per il finanziamento del progetto il cui importo è stato ridotto a 820.000 euro e di assicurare continuità di finanziamento alla legge 188/90 per il triennio 2005-2006-2007, così da tutelare lo sviluppo e la promozione del settore della ceramica artistica e tradizionale, che rappresenta parte essenziale ed unica al mondo del patrimonio culturale del Paese e riveste interesse economico nazionale.
“Il protocollo – ha aggiunto l’Assessore Tonelli - non è l’unica azione in atto da parte del nostro Comune affinché questa antica tradizione torni a vivere; l’Assessorato ha avviato infatti una serie di contatti con i vari ceramisti e gli artigiani artistici in genere, per rilanciare la ceramica e l’artigianato artistico che nella nostra città vanta una lunga tradizione. Un’azione, questa, che si concretizzerà in un nuovo progetto di valorizzazione del nostro territorio che, relativamente al comparto della ceramica, vedrà nel Centro di Documentazione in fase di istituzione presso Palazzo Simoncelli un punto di sintesi significativa”.