economia

Finalmente i turisti. Piuttosto confortanti i dati

domenica 27 marzo 2005
Nonostante il tempo non proprio incoraggiante e la Pasqua di marzo che, generalmente, registra sempre un afflusso minore rispetto alla cadenza aprilina, finalmente i turisti sono arrivati, stanziali o di passaggio, a scegliere la formula di soggiorno più consona ai gusti o alle possibilità economiche.
A fare la parte del leone sono gli agriturismi dell’intero comprensorio, che quasi completamente registrano il tutto esaurito e, comunque, nessun calo rispetto allo scorso anno. Buon segno per un territorio che, su questa premiata formula, e su tutto quello che vi è connesso in ambito di cultura ambientale o agroalimentare, ha tanto investito. Come sempre nel periodo pasquale, maggiore, in queste strutture, la presenza di italiani; la tendenza si inverte invece in estate, quando – comprensibilmente se consideriamo il carattere molto marino o montano del nostro popolo - gli agriturismi sono frequentati quasi esclusivamente dagli stranieri.
Anche gli alberghi lasciano registrare dati piuttosto positivi: non un tutto esaurito ovunque, tuttavia presenze confortanti e generalmente non in calo, miste di italiani e stranieri ma con gli italiani prevalenti.
Vincente la formula camper, con l’area apposita di Orvieto Scalo al completo e il consueto addensamento nei parcheggi di Via Roma e di Piazza Cahen.
Centro storico, itinerari e monumenti sono ovviamente percorsi e visitati con continuo e consistente afflusso, premiando i tesori e la bellezza della città e, soprattutto, il lavoro straordinario di chi – vigili urbani e forze pubbliche, ma anche guide e personale di musei e monumenti – ha dovuto intensificare la propria attività.
Resta da vedere come andrà il commercio, specie quello artigianale, di certo attraente e prezioso, ma in ogni caso, dopo le inevitabili necessità, ultimo bene di consumo del turista.
Finale, curioso particolare: si è registrato molto lavoro anche nei vivai. Non dobbiamo dimenticare, infatti, le presenze della seconda casa, quella di evasione dalla città, dove, un po’ per l’attesa primavera e molto per la pausa di tempo a disposizione – un week-end lungo – gli impianti e le operazioni di giardinaggio fervono.