economia

Vigneti chiavi in mano. Nuove proposte CRO per l'agricoltura

sabato 26 febbraio 2005
"Vigneti chiavi in mano" è il nome della nuova linea di prodotti bancari per l'agricoltura messa a punto dalla Cassa di Risparmio di Orvieto. I vari e possibili pacchetti sono stati presentati, nella Sala degli Affreschi della sede centrale, dal Presidente Giovanni Guariglia e dal Direttore Generale Bruno Pecchi, con la presenza al tavolo del Presidente della fondazione Torquato Terracina.
Quattro prodotti diversificati che, con condizioni di grande vantaggio, creano una linea completa, in cui viticoltori e agricoltori possono trovare risposta a ogni tipo di bisogno o di scelta rispetto alla loro attività.
Si passa dai finanziamenti e dai mutui a tasso variabile per il reimpianto o l'impianto di nuovi vigneti o per l'acquisto di macchinari e attrezzature, a quelli destinati all'anticipo sulla liquidazione delle uve conferite alle cantine vitivinicole, al più generico "Conto miglioramento", una normalissima apertura di credito molto più flessibile, destinata non specificamente alla viticoltura ma all'attività agricola in generale.
Sia il Presidente Guariglia che il Direttore Pecchi hanno sottolineato quanto la Cassa voglia raccordarsi al territorio, cercando di lavorare a prodotti bancari legati alle naturali vocazioni del luogo, quali sono in questo momento soprattutto il vino e il turismo: per questo la banca è sponsor del Consorzio Vini Orvieto ed è entrata con un suo rappresentante nel Consiglio di amministrazione di Orvieto Promotion.
Di fronte all'apprezzamento dei Presidenti dell'Unione agricoltori, della CIA e dell'associazione degli industriali, ma anche alla sollecitazione ad investire in altri settori, il Direttore Pecchi ha affermato che la Cassa è solida e ha desiderio di rapportarsi quanto più è possibile ai bisogni locali e reali, è quindi pronta a recepire ogni istanza, purché centrata su progetti significativi e logici, e a costruire prodotti finanziari ad hoc.
Che la Cassa intervenga per stimolare due settori ritenuti in crisi - "ma cosa di questi tempi non lo è?" ha sottolineato Pecchi - non deve meravigliare, a detta del Presidente Guariglia, perché è proprio quella di aiutare i settori in crisi, ma comunque in linea con la vocazione di vino e turismo di qualità del territorio, la funzione di una banca locale.