economia

Possibile via libera ai grandi centri commerciali

venerdì 17 settembre 2004
La giunta guidata da Stefano Mocio potrebbe far cadere l'"embargo" che dura da quasi dieci anni nei confronti degli hard discount. E' infatti dal 1996 che l'amministrazione comunale vieta la nascita di centri di grande distribuzione commerciale nel territorio, ma nello stesso periodo si è anche assistito a due fenomeni che adesso mettono in evidenza i gravi errori di impostazione che soggiacevano a quella scelta.

In primo luogo, l'intenzione di tutelare i piccoli esercizi commerciali dalla concorrenza dei grandi centri non è più praticabile da quando esiste la liberalizzazione delle licenze. Ciò che sta accadendo ad Orvieto è, a tal riguardo, eloquente. I nuovi centri commerciali di medie dimensioni che stanno sorgendo in questi mesi allo Scalo sono infatti il risultato dell'accorpamento di più licenze commerciali acquisite dallo stesso imprenditore. In questa maniera si possono mettere insieme più licenze ed aprire un'attività media che costituisce un concorrente temibile nei confronti del piccolo negozio non meno del grande discount.

Il secondo elemento su cui riflettere è legato alle dimensioni che ha ormai assunto nell'Orvietano il fenomeno del pendolarismo commerciale. Ci sono settori, come l'extra alimentare e più precisamente l'abbigliamento, che vede ben il 35 % degli acquisti complessivi effettuati sulla piazza di Viterbo ed il fenomeno riguarda anche altre categoria merceologiche, seppur con dimensioni più ridotte. Ciò significa che mentre le città intorno ad Orvieto come Viterbo, Perugia, Terni ed ora anche Attigliano, iniziavano ad occupare posizioni dominanti nel settore della grande distribuzione, i consumatori orvietani hanno continuato a portare furoi città e nelle tasche dei commercianti perugini, viterbesi e ternani un flusso di denaro difficilmente stimabile, ma coprensibilmente elevatissimo.

Questa incontestabile realtà è anche la dimostrazione di come siano state del tutto inutili le strategie messe in campo finora a favore dei piccoli negozi nel tentativo (fallito) di proteggerli dalla concorrenza dei grandi che è soprattutto una concorrenza basata sui costi. Adesso la giunta presieduta dal sindaco Stefano Mocio intende porre rimedio ai gravi errori commessi nel passato che tanta competitività commerciale hanno fatto perdere alle attività e all'economia orvietana. L'assessore al Commercio Massimo Frellica riconosce il parziale fallimento della strategia attuata dalle giunte Cimicchi: "Ancora non è stato deciso nulla di definitivo in merito alla possibilità di aprire alla grande distribuzione, ma questa è un'ipotesi alla quale intendiamo lavorare seriamente in totale sintonia con le associazioni di categoria.

La possibilità di accorpare licenze esistenti infatti riduce le possibilità di tutela del piccolo commercio e poi esiste il fenomeno dell'esodo verso altre realtà che non possiamo negare considerando le dimensioni economiche che ha assunto. Inutile negarlo, i grandi supermarcati di Viterbo sono frequentati ogni mese da centinaia e centinaia di orvietani. Per questo motivo intendiamo rilanciare il progetto del centro commerciale dell'Amerina una volta superate con una nuova progettazione le questioni sulle quali si era incentrato il parere negativo del Tar dell'Umbria".

Dal punto di vista politico continua dunque la progressiva presa di distanze del nuovo sindaco dalle scelte ritenute sbagliate, compiute dal suo predecessore.

Dopo aver fatto carta straccia della convenzione per la gestione del palazzo dei Sette, aver "silurato" un funzionario comunale poco gradito, aver minacciato di uscire dal sistema del Servizio idrico integrato e dall'Ato, adesso Mocio si appresta a buttare a mare anche le scelte di "protezionsimo" politico in campo commerciali che hanno avuto come unico risultato quello di perpetuare il nanismo delle imprese commerciali orvietane e favorire la fuoriuscita di milioni di euro verso i colleghi viterbesi e non solo. "Vogliamo valutare se i commercianti sono disponibili ad avere un ruolo di primo piano nel centro commerciale che potrebbe sorgere" aggiunge l'assessore.