economia

"Siamo pronti ad investire nella Piave"

sabato 22 maggio 2004

"Esiste una cordata di circa venticinque - trenta imprenditori del settore commerciale che sono pronti a fare forti investimenti per trasformare la ex caserma Piave in un grande centro commerciale". Parla Romolo Pelliccia, commerciante storico della città e già presidente della Confcommercio che, in questa intervsita  ad orvietonews illustra nel dettaglio il progetto di cui si sta facendo portavoce.

Di cosa si tratta esattamente?

Si tratta di un'idea che è allo stato embrionale, ma nemmeno troppo e che ha già trovato d'accordo una trentina di imprenditori del settore commerciale interessati ad un possibile investimento per trasformare la ex caserma in una quella che, in fin dei conti, è una delle sue destinazioni finali più naturali e semplici vale a dire un grande centro commerciale con la grandissima potenzialità di rilanciare alla grande non solo il centro storico, ma di rappresentare un formidabile volano di sviluppo per tutto il territorio.

Un intervento di questo tipo presuppone comunque investimenti non trascurabili....

Da parte dei commercianti interessati al progetto c'è una disponibilità a valutare ovviamente l'aspetto economico della vicenda che è comunque centrale. E' evidente che la struttura debba essere riqualificata. In alcuni casi gli investimenti dei privati potrebbero anche essere recuperati con sconti sugli affitti che verranno pagati al Comune, proprietario dell'immobile, una volta avviato il centro.

Quali sarebbero i vantaggi per la collettività di un'operazione del genere?

Innanzitutto non sarebbe affatto necessario un ulteriore esborso economico da parte del Comune che ha già stanziato un milione di euro per costituire la società Risorse per Orvieto. In questo caso il grosso dell'operazione di riconversione sarebbe infatti a carico dei commercianti e degli altri imprenditori. Poi si deve focalizzare l'attenzione sul fatto che questo progetto consentirebbe una volta per tutte di superare il perenne conflitto tra la grande distribuzione e piccoli esercizi commrciali. In questo caso sarebbero le attività già esistenti a mettersi insieme in un progetto complessivo con un potenziale enorme in grado di esercitare un potere attrattivo gigantesco a livello di centro Italia. Abbiamo studiato iniziative analoghe realizzate nel cnetro Italia e devo dire che ci sono grandi margini di sviluppo.